Persa Nel Buio

....La Terra Rossa....


L'asfalto grigio scorreva velocemente sotto le ruote della mia autoche sembrava inghiottirlo ingordamente,cosi' scorrevano anche i miei pensieri,ritornai indietro nel tempo molto indietro...."Alzati Stellina che andiamo al mare.....o non vuoi venire?"quella voce calda e amorevole era del mio Papa',io di scatto scendevo  dal mio lettinopronta per infilare il mio costumino giallo che si legava suifianchi con dei laccettini rossi come le margheritineapplicate sul costumino, mia madre aveva gia' preparatoun'infinita' di cibarie, panini imbottiti con frittata strafarcita,frutta di ogni genere, termos con caffe' bollente,piu' che al mare sembrava di andare chissa' dove....Mentre ricordavo mi scappo' il primo sorriso,mi giunsero alla mente quei film anni 60,dove si vedevano numerose famiglie meridionali che si recavanoin spiaggia con cocomero sottobraccio,e quei tempi mi ricordavano proprio quei film....... L'auto era sempre stracarica, credo che fosse la cosa che odiavodi piu' aiutare a portare tutte quelle cose, anche se a me venivanoassegnate le piu' leggere cioe' il bastone dell'ombrellone ed il mio asciugamano, mentre loro mi seguivano con tavolino da pic nik,sdraio, cibarie, materassino ecc.....Mio padre adorava arrivare in spiaggia per primo,in effetti se non ricordo male la mattina alle 7 eravamo lė,con tutta la spiaggia a disposizione i miei riuscivano anchea litigare per la decisione del posto dove piantarel'ombrellone, una volta deciso il posto,( era sempre mia madread averla vinta) iniziava un vero e propriorituale, piantare l'ombrellone, ecco questa era una cosaa cui mio padre dedicava tutta la sua pazienza,tutti coloro che piantavano gli ombrelloni ci mettevano all' incirca30 secondi, mio padre no gli servivano almeno quindici minuti,lui lo piantava proprio l'ombrellone, infatti il nostro era l'ombrellone piu' basso,almeno tre quarti era piantato nella sabbia,c'e' da dire pero' che era una soddisfazione pero' vedereil suo sorriso, quando per un soffio di vento,gli altri ombrelloni volavano, mentre il nostro non si muovevaneanche se lo prendevi a martellate.I miei ricordi si annebbiarono alla vista del panorama che cambiavai vasti terreni rossicci, e interminabili piantagioni di ulivi,mi indicavano che stavo arrivando a destinazione..........