Persa Nel Buio

...Camminando...


Dopo circa tre settimane, feci il punto sulla mia situazione,era giunta l'ora che mi trovassi un lavoro,i pochi soldi che avevo presto sarebbero terminati,ed io non sapevo ne' che tipo di lavoro cercare,ne' dove andare.....Fu' cosi che decisi di andare a trovare Monica,passai da lei nel tardo pomeriggio,mi accolse con il suo solito entusiasmo,e mi invito' a sedermi su un divano di velluto blue elettrico,tutto in quella casa era blue,ma nessun blue era simile all'altro,le poche cose che non erano blue,erano nere, era un contrasto che non mi dispiaceva,ma del tutto particolare.Fu nel blue di quella stanza, che Monica,riusci' a tirarmi fuori l'inverosimile,mi sfogai come mai mi era successodopo quella " Notte"....e quella sera tra gli occhi umidi di Monica,che in silenzio mi faceva sfogare,capii di aver trovato un'amica......Fu lei a consigliarmi dove rivolgermi per il lavoro,fu sempre lei a darmi delle indicazioni utili per orientarmi per un certo tipo di attivita, e fu' nuovamente lei ad abbracciarmi forte sussurrandomi "Sono felice che tu sia qui' "......Il giorno seguente, mi alzai di buon'orae cercai nell'armadio qualche cosa che potesse andare beneper un eventuale colloquio di lavoro,provai e riprovai alcuni abiti, ma lo specchio sembrava dire "NOO questo nooo!"a qualsiasi cosa che indossavo,e che poi toglievo lanciandolo sul letto,alla fine optai per un Tailleur con pantaloni nero,sotto la giacca infilai una camicia color perla,una catenina d'oro bianco e giallo semplice ed eleganteadorno' il mio spoglio collo,e gli orecchini finissimi dello stesso oro,si intravedevano tra i miei lunghi capelli ricci,ero soddisfatta....Il ticchettio dei tacchetti delle mie scarpe,sembrava attirare l'attenzione dei pochi passanti,mi vidi riflessa su una vetrina di un negozio di borse,mi distrasse l'ombra della commessa aldilla' del vetro,una ragazza poco piu' giovane di me,con un paio di jeans anonimi,ed una polo nera opacizzata dalla polvere dei cartoniche stava rompendo, la osservai attentamente,immagginandomi lavorare in un posto simile...Mi distrasse un bimbo che piangevaper un giocattolo rubatogli dal fratellino,cosi' prosegui per la mia strada, tra negozi e bar, per arrivare all'agenzia di lavoro che mi aveva consigliato monica,gli occhi dei passanti si posavano su di me,e questo mi imbarazzava non poco,incrociai donne anziane, e notai che tutte erano vestite di nero,con abiti di vecchia generazione, una donna sui 50 portava a spasso le sue molli carni,stretta in un abito rosso, con delle balze gialle che erano un pugno in un occhio.Ci misi poco a comprendere, che per quella gentel'apparenza contava ben poco, erano tutti incredibilmentesemplici, e per me che venivo da una grande citta del nord era una novita' assoluta.Per quel motivo , arrivata innanzi l'entrata dell'agenzia,non ebbi il coraggio di entrare,dopo aver visto dentro ragazze della mia eta'in tuta a cercar lavoro,io mi sentii una datrice di lavoro, vestita in quel modo,non una che cercava un lavoro,e quindi me ne tornai verso casa,ci sarei tornata l'indomani........Camminando velocemente,per arrivare piu' in fretta possibile a casa,distratta da un venditore ambulantedi pesce appena pescato,che urlava a squarciagola,in dialetto stretto qualcosa del tipo"Gente guardate che pesce..."mi venne spontaneo sorridere collocandola stessa scena , nella citta da cui venivo,mi sembrava poter vedere le ragazze sghignazzare,aggiungendo "che Terrone! "...In quell'attimo mi scontrai controun uomo di 40 anni circa,che sarebbe diventato il mio sogno ricorrente,per i tre mesi successivi...........