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Poesie di Pablo Neruda che mi hanno colpita di più

Post n°1 pubblicato il 09 Maggio 2012 da extremesperanza
 
Foto di extremesperanza

Amare è breve, dimenticare è lungo.    E' il tuo cuore che distribuisce nel mio petto i doni dell'aurora.   Perchè tu possa ascoltarmi le mie parole si fanno sottili, a volte, come impronte di gabbiani sulla spiaggia.   Per il mio cuore basta il tuo petto, per la tua libertà bastano le mie ali.   Dalla tua bocca arriverà fino al cielo ciò che stava sopito nella mia anima.   Qui io ti amo.   Tra i pini scuri si srotola il vento.   Brilla fosforescente la luna su acque erranti.   Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.     Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.  E poichè io ti amo, i pini nel vento cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.    Nessuno arresta il fiume delle tue mani, gli occhi dei tuoi sogni, beneamata, sei tremito del tempo che trascorre tra luce verticale e sole cupo, e il cielo chiude su te le sue ali portandoti, traendoti alle mie braccia con puntuale, misteriosa cortesia.    Per questo canto il giorno e la luna, il mare, il tempo, tutti i pianeti, la tua voce diurna e la tua pelle notturna.   E che vuota andavi per il mondo come una giara di color frumento, senz'aria, senza suono, senza sostanza! Invano cercai in te profondità per le mie braccia che scavano, senza posa, sotto la terra: sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi, nulla, sotto il tuo duplice petto sollevato, appena una corrente d'ordine cristallino che non sa perchè corre cantando.   Perchè, perchè, perchè, amore mio, perchè?

 
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