Ieri, mentre prestavo come sempre la mia opera meritoria, anche se di sabato mattina sarebbe molto meglio rimanere avvoltolati nelle coperte, mi sono guardata intorno, analizzando tutti i miei colleghi e le persone con cui avevo a che fare in quel momento...e, mentre la mia tirocinante si esprimeva come meglio poteva rispetto il suo fisico, elargendo occhiate modello Bambie a tutti gli elementi di sesso maschile presenti nell'area, e riuscendo, con abilità tutta particolare, a posizionarsi sempre nel posto sbagliato, intralciandomi nel lavoro, mi sono immaginata un bestiario. E inizierò dal bradipo stanco, che è il collega più anziano, infartuato, che canta Claudio Villa, il che di prima mattina ti fa impazzì, meglio ancora se lo fa mentre te stai ancora litigando con gli occhi cisposi e la testa nell'acquario, dovuta a litigate per cazzi tuoi o consumo di alcolici la sera precedente, elargendo oltretutto consigli sulle donne cui non piace la fava (testuali parole...) C'è poi la neo mamma-mammifera, viso affilato, che sembra una ballerina dell'opera tanto è diafana, e che si lamenta della pressione bassa quando fa caldo, del caldo quando fa caldo, del freddo quando fa freddo, del rio destino che ci sottrae il tempo a ogni piè sospinto, e ci lascia vecchi vuoti et stanchi.. E, nell'obiettivo fish eye, trovo la mia collega panzerotta, piggy, due uomini all'attivo, e una brutta storia alle spalle, tanto che alla sua tenera età dice che i bambini sono solo un fastidio (sic!), e che ha una tale presunzione che tutto quel che fa lei è giusto, e noi altri siamo solo una congrega di azzeccagarbugli del nostro lavoro, una specie di Dio sceso in terra, l'unica in grado di mettere mano su paziente e riuscire nell'opera di "alzati e cammina"..sua precisa prerogativa è quella di riuscire, ogni giorno, a sfondare un paio di pantaloni, mostrandoci il poco edificante spettacolo dei suoi cuscinetti a buccia d'arancia livello coscia..consiglio spassionato: un rinforzo in quella zona.. Già sarebbe abbastanza per timbrare e uscire da quella gabbia di matti e andare a godere il sole del sabato mattina, e invece giro ancora lo sguardo, e incontro la new entry, ovvero, la gatta in calore, che ogni giorno mi illustra chi è la preda prescelta, anche se la sua specialità olimpionica è "tutto fumo, zero arrosto", dato che si trova sempre più sprizzante ormoni, che non trovano una precisa collocazione, dato che non porta mai niente a compimento, ma si compiace, modello pavone, del suo successo.. Cerco di consolarmi e incontro la coppia che non c'è, ma c'è, una specie di piccola processionaria che si muove in sincrono, discretamente, e che mai vedrai distinta l'una dall'altra, lei ogni riccio un capriccio, lui ogni capello un ringraziamento a Dio perchè ancora ne ha qualcuno.. Poi la coppia che c'è e si vede, lui appartenente ai primati, lei alle gatte semimorte, e non importa che ognuno dei due abbia chi un tot di figli, chi un fidanzato, il loro amore sfida tutto e tutti, ma non vanno nè avanti nè indietro, fanno come i piccioni, tubano e si chiamano per nome, poco importa che la compagna di lui lavori a un tiro di schioppo, loro sono i nostri Romeo e Giulietta.. Vedo poi la luce, il mio collega illuminato, ma non dall'Enel, bensì dalla fede, che rinuncia a tutte le sue pulsioni in nome del buon Dio, perchè lui è destinato a cose superiori, e infatti n
Post N° 185
Ieri, mentre prestavo come sempre la mia opera meritoria, anche se di sabato mattina sarebbe molto meglio rimanere avvoltolati nelle coperte, mi sono guardata intorno, analizzando tutti i miei colleghi e le persone con cui avevo a che fare in quel momento...e, mentre la mia tirocinante si esprimeva come meglio poteva rispetto il suo fisico, elargendo occhiate modello Bambie a tutti gli elementi di sesso maschile presenti nell'area, e riuscendo, con abilità tutta particolare, a posizionarsi sempre nel posto sbagliato, intralciandomi nel lavoro, mi sono immaginata un bestiario. E inizierò dal bradipo stanco, che è il collega più anziano, infartuato, che canta Claudio Villa, il che di prima mattina ti fa impazzì, meglio ancora se lo fa mentre te stai ancora litigando con gli occhi cisposi e la testa nell'acquario, dovuta a litigate per cazzi tuoi o consumo di alcolici la sera precedente, elargendo oltretutto consigli sulle donne cui non piace la fava (testuali parole...) C'è poi la neo mamma-mammifera, viso affilato, che sembra una ballerina dell'opera tanto è diafana, e che si lamenta della pressione bassa quando fa caldo, del caldo quando fa caldo, del freddo quando fa freddo, del rio destino che ci sottrae il tempo a ogni piè sospinto, e ci lascia vecchi vuoti et stanchi.. E, nell'obiettivo fish eye, trovo la mia collega panzerotta, piggy, due uomini all'attivo, e una brutta storia alle spalle, tanto che alla sua tenera età dice che i bambini sono solo un fastidio (sic!), e che ha una tale presunzione che tutto quel che fa lei è giusto, e noi altri siamo solo una congrega di azzeccagarbugli del nostro lavoro, una specie di Dio sceso in terra, l'unica in grado di mettere mano su paziente e riuscire nell'opera di "alzati e cammina"..sua precisa prerogativa è quella di riuscire, ogni giorno, a sfondare un paio di pantaloni, mostrandoci il poco edificante spettacolo dei suoi cuscinetti a buccia d'arancia livello coscia..consiglio spassionato: un rinforzo in quella zona.. Già sarebbe abbastanza per timbrare e uscire da quella gabbia di matti e andare a godere il sole del sabato mattina, e invece giro ancora lo sguardo, e incontro la new entry, ovvero, la gatta in calore, che ogni giorno mi illustra chi è la preda prescelta, anche se la sua specialità olimpionica è "tutto fumo, zero arrosto", dato che si trova sempre più sprizzante ormoni, che non trovano una precisa collocazione, dato che non porta mai niente a compimento, ma si compiace, modello pavone, del suo successo.. Cerco di consolarmi e incontro la coppia che non c'è, ma c'è, una specie di piccola processionaria che si muove in sincrono, discretamente, e che mai vedrai distinta l'una dall'altra, lei ogni riccio un capriccio, lui ogni capello un ringraziamento a Dio perchè ancora ne ha qualcuno.. Poi la coppia che c'è e si vede, lui appartenente ai primati, lei alle gatte semimorte, e non importa che ognuno dei due abbia chi un tot di figli, chi un fidanzato, il loro amore sfida tutto e tutti, ma non vanno nè avanti nè indietro, fanno come i piccioni, tubano e si chiamano per nome, poco importa che la compagna di lui lavori a un tiro di schioppo, loro sono i nostri Romeo e Giulietta.. Vedo poi la luce, il mio collega illuminato, ma non dall'Enel, bensì dalla fede, che rinuncia a tutte le sue pulsioni in nome del buon Dio, perchè lui è destinato a cose superiori, e infatti n