PESI LEGGERI

Post N° 239


CLICKE il mio sguardo del pomeriggio scrutava il lago,perdendosi fra la foschia e l'indaco delle onde.Il pensiero era oltre,avvertiva l'odore, inebriante e fertile, della terra scura e baganta, pronta per accolgiere la speranza, la vita rigogliosa , la nascita di un germoglio. L'aria umida, intorno le piante sullo sfondo, quel grigio d'autunno che ti penetra le ossa. Quante volte da piccola uscivo e godevo la barriera della nebbia,camminavo e tutto perdeva il limite,era sempre senza fine, orizzonti, muri, tutto stava nella mia testa, e tutto volava, s'alzava, vibrava intorno a me.Oggi la stessa sensazione,"aver perso  quel limite",una quieta onnipotenzacapace di congiungere lago e cielo con due dita.