PESI LEGGERI

Post N° 270


(...) Eppure i ventenni crescono amando il pianeta come un animale ferito, e si sentono colpevoli di ciò che non hanno fatto, responsabili di quello che vedono. Ci vuole più di una vita di un uomo per capire le conseguenze delle sue azioni, fosse altro che per questo ha senso figliare. È troppo facile chiudere la questione definendo i ventenni omologati figli unici, che si drogano, bevono, si stordiscono e uccidono. Sono poco diversi da colombi che volano in una stanza di specchi: sbattono per istinto. Spreco di ciò che di più caro ha una nazione, l’identità che si salva al supermercato si tutela con leggi, si ammira a tavola e si confronta con l’alterigia di chi si sa superiore.(...)Sandro F.