Peterinpanne

A scuola guida dal buon pastore


Nella Bibbia si parla tantissimo delle pecore, ma è logico: Israele era un popolo di pastori. Il che significa che se sei nato e vissuto in città capisci ben poco delle pecore. Io sono nato in un piccolo paese di campagna, il che non fa alcuna differenza. Mi ricordo che da bambino vedevo qualche volta i pastori attraversare con i loro greggi le vie del nostro paese - ma sono ricordi lontani, sbiaditi dal tempo. Se nella Bibbia venisse usata l'immagine o l'esempio delle automobili, tutto sarebbe stato più facile. Ma da quando sono qui in Kenya ho imparato un mucchio di cose sulle pecore - ora sono parte del mio mondo, da quando i miei figli nel "Boys Ranch" e le mie figlie nel "Calabrian Shelter" hanno una pecora a testa (o quasi). Sono dei piccoli pastori e ho imparato da loro come far andare un gregge nella direzione in cui voglio che vada! C'è un sistema che funziona e uno che non funziona. Se il gregge non conosce la strada sarebbe sbagliato mettersi dietro alle pecore e spingerleperché vadano avanti. Non funzionerebbe, anche se il pastore urla e si sbraccia. Quando le pecore sono spinte dal pastore, si disperdono in tante direzioni. Ma quando le pecore conoscono il pastore, lui si mette davanti a esse, le guida nella direzione in cui vuole che vadano, e le pecore lo seguono.Tantissime volte la Bibbia parla di noi e della nostra vita usando l'immagine delle pecore. E per Gesù è usata l'immagine del pastore: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore» (Giovanni 10,11). Anche il profeta Isaia 40,11 ha una bellissima immagine: «Come un pastore egli fa pascolare il gregge | e con il suo braccio lo raduna; | porta gli agnellini sul seno | e conduce pian piano le pecore madri». Nota bene: il Signore ci porta dove Lui vuole che arriviamo non a spintoni, ma ci «conduce piano piano», con gentilezza. E c'è anche quest'altra struggente immagine del Salmo 22, 1-2: «Il Signore è il mio pastore: | non manco di nulla; | su pascoli erbosi mi fa riposare | ad acque tranquille MI CONDUCE».Può darsi che il Signore ti abbia posto in una situazione nella quale devi fare da pastore. Ossia ci sono delle persone che sono poste sotto la tua influenza e che hanno bisogno di andare in una certa direzione, e tu stai cercando di fare in modo che esse ci arrivino. Queste pecore possono essere i tuoi figli, o alcune persone che fanno parte del tuo gruppo in parrocchia, o i tuoi colleghi di lavoro, o alcuni amici che tu stai cercando di motivare perché vadano in una determinata direzione. Se stai cercando di fare il pastore - e chi di noi non lo è? - allora devi andare a scuola dal Buon Pastore, e imparare a condurre «pian piano» le tue pecore, guidandole. Anche se a volte senti impellente il bisogno di spingerle. Mettersi davanti a esse ottiene sempre migliori risultati che spingerle.Se cerchi di "spingere" le tue pecore, finisci col diventare impaziente con esse - ed ecco perché spesso cominciamo a spingerle: perché sembrano non rispondere. Se invece le guidi, sai che devi andare al loro passo, e che hai bisogno di tempo per arrivare dove vuoi che esse giungano. Se spingi, probabilmente ti concentri su quello che fanno di sbagliato. Se guidi, ti concentri su ciò che fanno di giusto e le incoraggi a lavorare in quello che ancora manca. Quando sei dietro al gregge e lo forzi, fai capire che le tue idee sono la cosa più importante. Quando sei di fronte alle tue pecore guidandole, tendi a comunicare l'idea che le esse sono la cosa più importante. Qual è l'atteggiamento in cui più ti ritrovi? Se stai dietro alle tue pecore, brontolando, criticando, obbligando - le stai spingendo, e probabilmente finiranno con lo scapparti via. O stai dando l'esempio su dove e come esse debbano andare, correggendole con affetto e in privato, lodando, incoraggiando e rendendoleautonome? Se è così, allora stai «conducendo pian piano» le tue pecore. E probabilmente esse ti seguiranno.Può darsi che alcune pecore qualche volta vadano per la loro strada, e allora ho visto i miei ragazzi minacciarle col bastone, ma mai picchiarle. Invece, la maggior parte delle volte, noi gregge del Signore - o membri di una famiglia - seguiamo di buon cuore un pastore che sa guidarci gentilmente e con sicurezza. Non ci piace essere spinti. Ci piace essere guidati da chi sa assumersi le sue responsabilità. La meta dove nostri i pastori vogliono che giungiamo è la stessa, sia che essi stiano in fronte guidandoci, sia che essi stiano dietro spingendoci. Quello che è differente è come la pecora risponde. Se hai una pecora che non sta andando nella direzione in cui vorresti che andasse, prova a pensare se una parte del problema non è anche il pastore. Forse è arrivato il momento che tu faccia un po' meno sforzi di spingere da dietro, e che ti impegni di più a guidare le tue pecore con gentilezza, mettendoti davanti e dando l'esempio.