Peterinpanne

Dietro a ogni croce c'è sempre una benedizione


No. 231 - Dietro a ogni croce c'è sempre una benedizione(Filippesi 4, 4)"Questo posto è interessante da visitare, ma non ci vivrei proprio!"Così, più o meno, mi dicevano molti dei visitatori quando venivano aManila. E posso capirli. La baraccopoli in cui vivevamo cresceva adismisura, si affollava di gente sempre nuova e di problemi semprediversi. Alcuni visitatori trovavano il fatto eccitante, altriopprimente, altri ancora le due cose insieme. Ma ospiti come Claudioce ne sono stati pochi. Tipo tranquillo per natura, di colpo si ètrovato nella confusione di una baraccopoli della grande MetroManila. Credete che si sia rinchiuso dentro la nostra casa a guardarela televisione e a bere succhi di frutta? Neanche per sogno! Uscivacon noi ogni volta che poteva. Voleva conoscere quei posti e quellerealtà di cui gli avevo scritto in qualche lettera. Assaggiava cibinuovi. Certo, magari gli sarà costato adattarsi a quell'ambiente, maaveva deciso di non lamentarsi delle circostanze, e di trarre ilmassimo profitto possibile da quella nuova situazione.Credete che san Paolo, il più grande missionario che ci sia maistato dopo la Madonna, si sia trovato sempre in situazioni di suogradimento? Quante volte è finito in prigione! Ed è da lì che hascritto la lettera ai Filippesi, dove al capitolo 4, versetto 4, hascritto: «Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora,rallegratevi». (Hmm... nella fetida cella di una prigione di allora,incarcerato per aver fatto qualcosa di giusto e buono - vi parelogico?). Rileggete, prego: «Rallegratevi nel Signore, sempre; ve loripeto ancora, rallegratevi». No, Paolo non è andato fuori di testa -è andato invece da Gesù Cristo e ha trovato il modo di esserecontento in una difficile situazione. Forse anche tu adesso haibisogno della stessa forza interiore di Paolo.Nei versetti 11 e seguenti della stessa lettera Paolo ha scritto:«Ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; ho imparato adessere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto,in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza eall'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza».Paolo si troverà pure in una difficile situazione, ma sta facendoquello che faceva Claudio - approfittava di ogni occasione perricavare il massimo possibile da quella esperienza, dal momento cheDio aveva permesso che finisse in quel posto. Per prima cosa, Paolousa il tempo che ha a disposizione in galera per scrivere una letterameravigliosa ai cristiani di Filippi, che tanto amava. Una letterache ancora adesso tocca i nostri cuori. Se non fosse stato per lefrequenti prigionie di Paolo, adesso ci mancherebbe quasi metà delNuovo Testamento. In secondo luogo, Paolo benedice Dio per il fattoche la sua prigionia ha motivato altre persone a prendere il suoposto nell'annunciare Gesù. Ha guardato al bene che Dio ha saputoricavare da un disastro. Filippesi 1, 12 e seguenti dice: «Desideroche sappiate, fratelli, che le mie vicende si sono volte piuttosto avantaggio del vangelo, al punto che in tutto il pretorio e dovunquesi sa che sono in catene per Cristo; in tal modo la maggior parte deifratelli, incoraggiati nel Signore dalle mie catene, ardisconoannunziare la parola di Dio con maggior zelo e senza timore alcuno».In terzo luogo Paolo, ha usato la sua prigionia come un'occasione perannunciare Gesù ai soldati e ai guardiani, una categoria di personeche difficilmente avrebbe potuto avvicinare se fosse stato libero.Questo mi fa ricordare alcune persone che ho conosciuto - malatiterminali - che hanno usato il periodo della loro degenzaall'ospedale per irradiare Gesù!Magari adesso vivi una situazione che non ti piace proprio perniente... il posto in cui ti trovi, il fatto che sei da solo o dasola, la malattia, il lavoro, la tua parrocchia. Ma invece dicontinuare a lamentarti, pensa invece al fatto che Dio vuole che tusperimenti la gioia e la serenità che viene dal dire: "Adesso sonoqui, in questa situazione. Magari ci rimarrò più a lungo di quelloche penso. Voglio ricavarne il maggior bene possibile!" Claudio avevacapito che in una baraccopoli di Manila poteva fare esperienze chemai avrebbe potuto fare da altre parti. Ecco perché Dio ha permessoche tu sia in quel posto e in quella situazione. Non lasciare chesiano le circostanze a dominarti, dòmina tu le circostanze!www.incontriconlaparola.com