Creato da bellicapellidgl3 il 19/11/2014

Pettino Pensieri

Oggi è un giorno perfetto per volare

 

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Qui e ora

Post n°24 pubblicato il 22 Aprile 2015 da bellicapellidgl3

 

 

Tra pochi giorni è il mio compleanno.

E non me li sento davvero tutti questi anni alle spalle, sulle spalle o forse sì, ci sono mattine in cui mi pesano addosso come un macigno, perché ho questo senso di sospeso con cui convivo da sempre, questo mio vivere sull’onda di una aspettativa che mai ho messo a fuoco davvero.
I luoghi che avrei già voluto vedere, le persone che avrei voluto dentro di me e in cui sarei potuta entrare, le parole che avrei potuto dire e sono rimaste lì, congelate, ferme; le donne che sarei potuta diventare. I libri che avrei voluto leggere.

Sono stati belli i miei compleanni, tutti.

Era come fosse sempre sabato, perché il giorno dopo è festa, sempre, tutti gli anni.

Mi ricordo quella casa con quel portico enorme, si riempiva di motorini e minigonne e pacchetti regalo. Io avevo quella camicia rosa, con delle righe verticali, mi sentivo felice e nuova ed era arrivata la primavera.
E i miei amici erano tutti lì, per me, sotto quel patio che profumava di ginestre.

Oggi quella casa non esiste più e nemmeno quella camicia. E forse nemmeno quella giovane donna piena di aspettative, che fingeva noncuranza quando iniziava un lento e di sottecchi sbirciava quel ragazzo, sperando che la invitasse a ballare.

Oggi c’è questa donna, la guardo e sento di essere più indulgente con lei che in passato.

Perché ho capito.

Ho capito che forse la parte più bella della mia vita è proprio qui e ora, ho smesso di essere sempre sporta in avanti, distratta a guardare cosa mi sta per riservare il futuro, facendo l’errore imperdonabile di lasciarmi sfuggire il bello che sta accadendo qui e ora. 
Finalmente ho capito di essere stata amata in molti modi, anche se non erano sempre quelli che avrei voluto io, oggi sarei più benevola verso tutto quell’ amore che mi è stato offerto. Saprei accoglierlo diversamente.
Ho imparato che non esiste un amore “senza se e senza ma”, ma non per questo perde il suo enorme valore.
Ho imparato a prendere, senza pretendere, senza irrigidirmi perché qualcuno non mi dà qualcosa che non possiede.
A riconoscere cosa posso aspettarmi da ciascuno, così da poter fruire del meglio.
Ho smesso di guardare la mia immagine riflessa negli occhi degli altri, sforzandomi di essere quello che loro credevano di vedere e perdendo parti di me. Forse le più luminose.

E per quest’anno il mio compleanno voglio trascorrerlo in mezzo alle persone che amo, quelle che mi fanno sentire me, senza giudicarmi, quelle di cui conosco il tocco amorevole.
Le persone che mi fanno ridere. E a volte piangere.
Perché poi è tutta lì la magia dei rapporti veri.
Scelgo loro per ballare sui tavoli e ricordarmi che tutto il bello è proprio qui e ora.

Oggi sono questa, mi mancano pezzi, è vero, come tutti.
Pezzi di cuore ricresciuti malamente.
Pezzi di occhi e di mani.
Ma mi alzo al mattino col desiderio di mettermi un vestito leggero.
Ascolto chi mi parla in modo pieno, riesco a vedere l’essenza e a scremare i fronzoli.
Mi scopro a sorridere mentre cammino e a cantare mentre guido.
Riesco a commuovermi davanti alla limpidezza.

E so di essere più bella.

Ho mostrato a mia figlia per la prima volta il Colosseo. Le ho spiegato che in tutto il mondo quello è il simbolo di Roma, della nostra città. Chiunque guardi il Colosseo, così elegante e fiero, sa cosa sta guardando.
E lei, con la sua innocenza disarmante di bambina, lo ha osservato attentamente, in silenzio. E poi, un po’ contrariata dalle bizzarrie dell’adulto, ha commentato:

” Ma è tutto rotto…”

Allora ho provato a guardarlo attraverso i suoi occhi.
Sì, ha ragione. E’ tutto rotto.
Ma è proprio questo che lo rende se stesso. Nella sua maestosa meraviglia.

 

 

Commenti al Post:
Koheleth
Koheleth il 24/04/15 alle 02:13 via WEB
Allora innanzitutto auguri! :) Ricordo che la prima volta di fronte all’immagine del Colosseo ebbi la stessa reazione di tua figlia “Ma è tutto rotto…”. Poi come scrivi tu uno impara a trovare l’essenza e a scremare i fronzoli, che le cose vanno cercate per sottrazione e spesso è più facile trovarle quando manca qualcosa come nel Colosseo, nella Pietà Rondanini o nell’umanità degli altri. Personalmente non ho mai avuto un buon rapporto con i miei compleanni, quand’ero giovane perché “futili ricorrenze”, adesso perché mi ricordano impietosi che nel contrasto tra gli anni che mi sento e quelli un po' più numerosi che dice la carta d’identità, la carta d’identità ha sempre ragione. Buon venerdì (e buon compleanno!). K.
 
RospoRosso
RospoRosso il 30/04/15 alle 13:50 via WEB
sei grande! :)
 
rasfla
rasfla il 06/05/15 alle 12:59 via WEB
post molto bello e profondo...intimo direi... lo ho letto solo ora... tanti auguri anche se in ritardo...ma forse non valgono piu'... F.
 
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