La voce di un uomo

Lezione di democrazia


Potrei dire 10, 100, 1000 parole sull'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America, ma non sarebbero mai abbastanza. Ciò che è accaduto è senza dubbio un evento storico. Ma se forse il risultato era scontato, certo scontate non erano le parole dell'altro candidato alla presidenza, John McCain. Ciò che ho letto sul giornale ieri mattina mi ha davvero quasi commosso. Abituato ad una pseudodemocrazia tutta all'italiana, dove i politici rivali non perdono occasione per insultarsi*, non avrei mai immaginato di poter leggere parole simili:"Cari amici, siamo arrivati alla fine di un lungo viaggio. Il popolo americano ha parlato, e ha parlato chiaramente. Poco fa ho avuto l'onore di chiamare il senatore Barack Obama e di congratularmi con lui. Il solo fatto che abbia vinto merita il mio rispetto per la sua abilità e perseveranza. Questa è un'elezione storica, riconosco il significato speciale che ha per gli afroamericani, per l'orgoglio speciale che devono provare stanotte. Anche se abbiamo percorso una lunga strada dalle vecchie ingiustizie che un tempo macchiarono la nostra reputazione, il loro ricordo ha ancora il potere di ferire. Invito tutti gli americani che mi hanno sostenuto a unirsi a me non solo nel congratularsi con Obama ma nell'offrire al prossimo presidente la nostra buona volontà e il più grande sforzo per unirci. Quali che siano le nostre differenze, siamo tutti americani. Spero che Dio ispiri il mio ex rivale e il mio futuro presidente."Tratto dal discorso di McCain ai suoi sostenitori nella notte elettoraleMi permetto, in questa sede, di lodare il candidato sconfitto per queste sue parole, augurandomi altresì che un giorno tutto questo possa accadere anche in Italia.*Tanto per citare una notizia fresca fresca di oggi: ecco cos'ha detto il Presidente del Consiglio italiano riguardo all'opposizione: «L'opposizione si è lamentata? Se uno vuole la laurea del coglione, io non ci posso fare niente. Sapete che vi dico: io mi sono rotto e dico tutto quello che penso. Ecco, loro si sono presi la laurea del coglione, pensano di stare ancora in campagna elettorale. Se hanno anche il torto di non aver sense of humor, peggio per loro. Dio ci scampi dagli imbecilli»