La voce di un uomo

Precisazione


Avevo scritto un commento di risposta a Pol nell'intervento precedente, ma a quanto pare il mio pc ha pensato bene di non pubblicarmelo (non chiedetemi perché...non lo so). Per questo motivo scrivo questo nuovo intervento per spiegare le ragioni che mi hanno mosso a scrivere il precedente.A decidere se si fa una figura di merda all'estero non sono io, ma la stampa estera. Ed essa ne ha parlato, dando anche uno spazio non indifferente alla questione. Ciò che m'infastidisce alquanto non è tanto la battuta in sé, quanto il contesto in cui la battuta è stata fatta. E' ora che Berlusconi inizi a pensare prima di parlare fuori dall'Italia. Perché se qui si può permettere di dar dell'imbecille a chi non la pensa come lui, non altrettanto può fare altrove. So benissimo che la sua non voleva essere un'offesa razzista, non consapevolmente almeno, e so benissimo che non è un fatto grave che comprometterà gli equilibri (o disequilibri) mondiali o nazionali, ma dovrebbe rendersi conto che la battutina idiota che fa ridere l'italiano medio può risultare offensiva per altre persone. Non è bene limitarsi a sentire solo quello che dicono i telegiornali, dove i pdellini accusano la sinistra italiana di aver creato una "polemica provinciale", perché così non è:Ta Nea (Grecia): Berlusconi su Obama: “E’ bello, giovane e abbronzato” AFP in linea (Francia): Berlusconi descrive Obama: “giovane, bello e abbronzato”La Nacion (Argentina): “Bello, giovane e abbronzato”The Telegraph (Regno Unito): Silvio Berlusconi definisce Barack Obama “bello e abbronzato” The Moscow Times (Russia): La gaffe di Berlusconi al centro dell’attenzione The New York Times (Stati Uniti): Berlusconi sotto tiro per la “battuta” su ObamaE questi sono solo quelli che ho trovato sul sito "Italia dall'estero". Ho poi avuto notizia che il Los Angeles Times ha trasmesso su internet il filmato senza alcun commento. Nel blog politico «The Caucus» replicano i diretti interessati; alcuni educatamente: «Gli americani non hanno bisogno di alcun cittadino straniero che faccia commenti sulla razza del presidente eletto»; «La razza di Obama non dovrebbe essere mai oggetto di alcuna battuta. Serve rispetto». Altri invece se la prendono un po' di più e non si risparmiano: «Vergogna!»; «Vai all'inferno»; «Italia mafia e mandolino».E' sufficiente questo a far capire il motivo per cui ho dato peso alla cosa? Berlusconi può far tutte le battute che vuole a casa sua. E le può fare anche quando ad ascoltarlo sono gli italiani, ma deve pensarci un po' di più quando parla all'estero. La figura di merda c'è stata, e questo mi pare un dato di fatto. Molti la faranno ricadere solo sulla sua persona, ma qualcuno, a cui piace erroneamente generalizzare, deciderà anche di far ricadere la figura di merda sul popolo italiano tutto, che lui teoricamente rappresenta (valga l'esempio di chi, commentando, ha scritto: "Italia mafia e mandolino").Pol, sappiamo tutti che Obama è nero e noi siamo bianchi. E magari qualche battuta sarà scappata a molti, seppur non razzisti. Ma Berlusconi deve capire che quando parla al mondo non è al bar a giocare a carte e deve rendersi conto del peso che le sue parole possono avere, anche se espressione di semplici battute. Questo io contesto, la figura di emme, non la battuta in sé che, per carità, al baretto davanti ad un bianchino passerebbe completamente inosservata.