La voce di un uomo

Chiesa e follia


La Chiesa prende posizione netta sul caso Eluana, ma non lo fa esprimendo il proprio parere personale normalmente. No. Ricorre ai ricatti morali verso i giudici della Corte di Cassazione."Togliere cibo e acqua è assassinio". Detto in parole più semplici Se decidi di confermare la sentenza della Corte d'Appello sei un omicida e brucerai all'inferno. Perché non c'è differenza tra accoltellare una persona viva e vegeta e smettere di nutrire una persona ormai cerebralmente morta ed in stato perennemente vegetativo. Questo è ciò che implicitamente è stato dichiarato, perché il sostantivo "assassinio" lascia poco spazio alle interpretazioni. Credo che in merito ad una questione così delicata non sia ammissibile intervenire con affermazioni del genere, sebbene si possa naturalmente essere contrari. Io stesso non sono ancora riuscito a prendere una posizione sulla questione, almeno per quanto riguarda il piano etico; perché se scendiamo nella legalità non ci sono molti dubbi: se Eluana è cerebralmente morta, allora per il diritto ella è morta definitivamente e quindi si può procedere alla sospensione dell'alimentazione forzata. Ed è proprio sul fatto se ella è cerebralmente morta o meno che si gioca, e si è giocata, la partita legale. Purtroppo non esiste una legge sul testamento biologico che consenta ad una persona di esercitare il diritto a non ricevere cure quando non sia più capace di manifestare la propria volontà. Questo complica sicuramente le cose, ma invece che premere perché una legge sia fatta, la Chiesa si limita a ricattare moralmente i giudici della Cassazione, asserendo per di più che si tratterebbe di «eutanasia» (mostrando, così, anche una certa ignoranza in materia). Voglio che sia chiara una cosa: non sto accusando la Chiesa di esprimere opinione contraria a quella espressa dalla Corte d'Appello di Milano, ma trovo riproveboli le parole utilizzate. Trovo disgustoso che di fronte ad una situazione come questa si arrivi a muovere accuse del genere. In fondo Gesù non si è mai trovato di fronte ad una situazione simile, forse egli avrebbe detto che quando non c'è più nulla da fare è giusto lasciar che l'anima possa riposare in pace, o forse no. Ma in ogni caso non c'è traccia di situazioni del genere nella Sacra Bibbia. Io ho come il sospetto che il caso stia venendo strumentalizzato da questa istituzione e nient'altro. Così come fecero con Welbi, a cui non concessero i funerali (dopo averli concessi a Hitler, il quale, ironia delle ironie, oltre a combinare i crimini che ha combinato, fece anche la stessa identica scelta di Welbi suicidandosi).Ognuno può avere la sua idea, ma di fronte ad una situazione del genere quanti di voi si permetterebbero di dire che sospendere l'alimentazione artificiale è omicidio? Quanti di voi paragonerebbero la cosa ad un uomo che accoltella un altro uomo? Molto pochi, forse nessuno. Perché la sensibilità di qualsiasi uomo è tale che, di fronte ad una situazione del genere, si esprima la propria idea molto cautamente, rispettosi dei sentimenti dei familiari della donna in questione ed anche di lei stessa.Concluderei riportandovi l'articolo 32 della nostra Costituzione, tanto per far capire alla signora Chiesa - che decise, ai tempi, di far bruciare Giordano Bruno in nome del sommo valore della vita umana - che rifiutare le cure e lasciarsi morire (come fece Welbi) è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Carta costituzionale (so che il caso dell'Englaro è diverso, ma è utile sottolineare la differenza tra il principio costituzionale civile ed il principio canonico) Art. 32.La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge*. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.*Le disposizioni di legge in questo senso possono attenere solo alla sicurezza pubblica. Quello che per esempio si verifica per le vaccinazioni obbligatorie o a certi trattamenti in caso di malattie particolarmente pericolose ed infettive (come la meningite).Ma già che ci siamo, ricordiamo anche l'articolo 7. Art. 7.Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.