La voce di un uomo

Foibe


Questo intervento è per ricordare tutti quegli italiani che furono vittime dei crimini compiuti dal comunismo slavo di Tito. A migliaia furono gettati in queste fosse profonde scavate nella roccia. Alcuni furono fucilati prima, altri gettati direttamente vivi e lasciati morire di una morte atroce. Tutto questo in nome di un nazional-comunismo (la sola associazione fa ridere, ma questo fu) e in nome di una vendetta per i crimini commessi nei confronti degli slavi da parte dei fascisti. A farne le spese, come al solito, la povera gente, che non c'entrava nulla. Rea solamente, forse, di non essersi opposta al regime di Mussolini, in gran parte per paura delle conseguenze che si rischiavano (ma come diceva qualcuno, nessuno ha «il dovere di diventare eroe»). Quanto accadde nell'eccidio delle Foibe è la lampante dimostrazione di come la vendetta non serva a nulla, non porti ad altro che al massacro tra persone, senza nessun vero fine. Perseguire la vendetta è inutile e soprattutto nocivo nei confronti di chi non ha nulla a che vedere con le cause per cui la vendetta si scatena. Tutte le persone dovrebbero imparare che vi è una netta differenza tra giustizia e vendetta. Entrambe perseguono lo scopo di punire i colpevoli, ma  la prima utilizza dei metodi oggettivi per assicurarsi di non commettere errori, prescinde da sentimenti d'odio personali ed infatti è (o dovrebbe essere) affidata all'arbitrio di un terzo imparziale; la seconda invece è spinta da rancore ed odio e mira ad ottenere più un soddisfacimento personale che una pena "giusta". Gli slavi che uccisero gli italiani lo fecero (alcuni) pensando di fare giustizia, in realtà colpirono solo dei poveri innocenti. Che il ricordo di quest'esperienza serva a tutti. Meditiamo prima di accusare qualcuno. E soprattutto non facciamo di tutta l'erba un fascio. I titini uccisero gli italiani del posto perché, in quanto italiani, sarebbero dovuti essere necessariamente fascisti. Qualcun altro uccise gli ebrei perché sarebbero dovuti essere necessariamente degli aguzzini, delle persone che si erano arricchite a discapito degli altri. Qualcun altro ancora, oggi, ucciderebbe alcune categorie di persone ritenendole responsabili di questo o di quell'altro problema. Mi pare che la storia insegni molto chiaramente come questi atteggiamenti siano sbagliati oltre che inutili. E quale esempio migliore di quello delle Foibe, che riguarda direttamente noi italiani, per capirlo.   NO ALLA VENDETTA, SI' ALLA GIUSTIZIA