La voce di un uomo

L'Antiberlusconismo


Sono in molti a sostenere che l'antiberlusconismo in realtà non serve a nulla; che i cittadini sono stanchi; che bisogna pensare soprattutto agli interessi dei cittadini e in fondo poco importa se Berlusconi fa i suoi. Come potete immaginare io non sono d'accordo con quest'interpretazione, perché non può esistere il bene dei cittadini se esso contrasta col bene del suo governante (è un bene per i cittadini sapere che potranno subire dei torti, anche molto pesanti, senza poter ottenere giustizia perché i magistrati saranno privati quasi totalmente dello strumento delle intercettazioni? Io credo di no).Ad ogni modo utilizzo questo post per riportare alcune parole di Antonio Di Pietro (unico politico ancora, secondo me, ad opporsi allo strapotere di Re Silvio, l'unico baluardo che ancora si frappone al potere assoluto di B.) tratte dal suo ultimo libro "Il guastafeste" scritto con la collaborazione di Gianni Barbacetto: I suoi sostenitori apprezzano la sua combattività nei confronti di Silvio Berlusconi, con cui lei non ha mai avuto un rapporto dialogante, a differenza di altri leader del centrosinistra. I suoi detrattori, al contrario, le rimproverano di avere per Berlusconi una vera e propria ossessione, che diventa a loro dire il tratto caratteristico della sua politica. Dica la verità, lei è ossessionato da Berlusconi?Il destino ha voluto che io mi sia trovato a fare politica proprio nel periodo in cui la scena è stata occupata da Silvio Berlusconi, per cinque volte candidato alla presidenza del Consiglio, per tre volte vincitore delle elezioni. Non è dunque colpa mia se di lui dobbiamo parlare, se a lui dobbiamo opporci. Impossibile non misurarsi con questa presenza ingombrante nella situazione italiana.   Io con Berlusconi ho dovuto avere a che fare per motivi di lavoro, quando ero magistrato, poi per motivi personali, quando sono stato imputato, infine, oggi, per motivi politici. L'ho conosciuto bene, ho avuto modo di rendermi conto di chi è davvero. Conosco ormai bene la sua vita, la sua storia personale, la sua storia imprenditoriale, la sua storia giudiziaria, la sua storia politicia. Sono convinto che sia un'anomalia italiana. Come si fa a non occuparsene, come si fa a non denunciarla?   Non sono io ad avere la mania di Berlusconi, è Berlusconi che da quindici anni è dentro le istituzioni italiani in modo anomalo, essendo in pieno e radicale conflitto di interesse. In nessun altro Paese civile al mondo, sarebbe permesso a un imprenditore, concessionario del sistema televisivo, e con gravi problemi di giustizia, di fare pure il presidente del Consiglio. In Israele e perfino in Colombia, i leader politici di quei Paesi, Olmert e Uribe, sono stati messi in discussione quando la magistratura si è dovuta occupare di loro. Da noi, invece, a fare scandalo non è chi va sotto indagine, ma chi, come me, pone un problema morale e istituzionale. Olmert, primo ministro d'Israele, dopo essere stato indagato si è dimesso, dichiarando di «essere fiero di vivere in un Paese dove il primo ministro può essere messo sotto processo». Da noi Berlusconi dice invece che i giudici sono suoi avversari politici e li tratta come tali. Peraltro, pure truccando le carte. Infatti, in tutti questi anni, ogni volta che ha dovuto giocare una partita giudiziaria, è sempre ricorso a qualche legge ad personam che gli permettesse di rivoltare il tavolo al momento opportuno. Da ultimo, si è pure fatto fare una legge apposita - il lodo Alfano - per diventare praticamente intoccabile. Addirittura voleva scegliere come giudice costituzionale Gaetano Pecorella, che era stato il suo avvocato nelle aule di giustizia e il suo costruttore di leggi ad personam in Parlamento. E Berlusconi si è pure permesso di minacciare la Consulta, nel caso dichiari incostituzionale il lodo Alfano. Di fronte a tale scempio di legalità e democrazia, non credo proprio che si possa restare zitti e fermi a  guardare. Altro che ossessione. L'antiberlusconismo quindi, aggiungo io, è un dovere di chiunque abbia a cuore la democrazia e la libertà, i valori della nostra Costituzione (non solo antifascista, ma antitotalitarista in generale). Per questo, finché ci sarà Berlusconi ad occupare la scena politica italiana e finché si comporterà in questo modo, io resterò sempre un antiberlusconista e sosterrò sempre chi lo sarà.