GiulianoPiancastelli

FAENZA, Casa Sangiorgi e gli affreschi di Romolo Liverani


ROMOLO LIVERANI"Casa Sangiorgi e gli affreschi dei fratelli Liverani"Ora sede di Quazàr, Coworking e spazio eventi.https://www.facebook.com/CoWorkingFaenza/Ho avuto la fortuna di diventare un artista noto a livello nazionale, ho fatto videoesposizioni di mie opere al Louvre, ricevuto premi ad Edimburgo in Scozia. L'arte è sempre stato il sangue che mi ha mantenuto in vita. In questo mio blog mi sono spesso preoccupato di segnalare altri colleghi artisti, ma poi ho compreso che un artista vivo, ha sempre più possibilità di far conoscere la propria arte, mentre uno morto...
Ho una grande passione per un artista nato nella mia stessa città natale, anche se in un'epoca diversa...Romolo Liverani. Molto famoso ed apprezzato, presente in aste d'arte, collezioni private, ecc. Ma quando si è così "magici" come lui, parlarne non è mai abbastanza. I suoi affreschi poi mi sconvolgono, mi entrano nell'anima, come quelli di Casa Sangiorgi a Faenza.All’interno del palazzo ci sono vari ambienti affrescati dai fratelli Liverani fra i quali la Sala della Lirica che vi mostro in foto.Questo ambiente era la sala dove Romolo Liverani, che all’epoca risiedeva qui, riceveva e s’intratteneva con gli amici . 
L'edificio dalla facciata anonima e severa, tutta in mattoni a vista come era tipico nelle case con secoli di storia sulle spalle, non fa presagire quello che nasconde al suo interno. E' certamente uno dei tanti edifici in cui i fratelli Liverani hanno dato il meglio.Ringrazio l'Arch. Bianca M. Canepa, per avermi autorizzato a fare questo post.
Il Liverani era l'allievo prediletto di Pietro Tomba nella locale scuola di architettura. Dal 1824 era già attivo come acclamato scenografo nei teatri di Faenza, Ravenna, Senigallia e Lugo. Lavorò in tutta l'Italia settentrionale e centrale presso i più importanti teatri, ma particolarmente in Romagna e a Faenza.  
Straordinario interprete della decorazione faentina dell'Ottocento, proseguì con il fratello maggiore Antonio la tradizione neoclassica inaugurata da Felice Giani arricchendola di stilemi romantici.
Nel 1830 eseguì decorazioni prospettiche nel Palazzo Mazzolani, del 1831 è lo scomparto della Chiesa di San Vitale, del 1837 i decori di Villa Rotonda, nel '39 il convento di San Domenico, nel 1840 decorò lo studiolo di Palazzo Gessi, e del 1842 sono le decorazioni di Palazzo Pasolini Zanelli. Negli stessi anni opera con il fratello Antonio in molti palazzi e case faentine. Nel 1843 fu attivo nelle dimore patrizie di Ravenna.
Verso il 1848 dipinse le lunette dipinte nel Palazzo Laderchi a Faenza raffiguranti le due ville di campagna di proprietà dei Conti Laderchi: villa il “Prato” e la villa di Prada. L'anno 1851 curò la realizzazione del teatrino Perticari di Sant'Angelo in Lizzola. Tra il 1852 e il 1857 eseguì, sempre col fratello, la decorazione della Cappella dell'Immacolata della Chiesa di San Girolamo all'Osservanza di Faenza, dedicandola al padre, morto nel 1848.---------------------------------------------------------Ringrazio il signor Pietro Baccarini che mi ha autorizzato a pubblicare le sue foto. Una parte delle notizie storiche sono state prese da internet