GiulianoPiancastelli
FAENZA ARTE...STUDIO D'ARTE PIANCASTELLI...VICTORIAN ART
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
WELCOME TO MY "SECRET GARDEN"
WHERE YOU CAN ADMIRE THE "VICTORIAN ATMOSPHERE" CREATED BY GIULIANO PIANCASTELLI
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
THE LOVER
BY
GIULIANO PIANCASTELLI
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
POLDARK
IL CAPITANO POLDARK
di
Giuliano Piancastelli
L'ARTISTA PIANCASTELLI INVITATO DA SGARBI
PIANCASTELLI invitato da SGARBI
Selezionato dalla EA Edizioni di Palermo, l'artista Piancastelli ha ricevuto numerosi premi da Vittorio Sgarbi e Paolo Levi, due tra i più importanti critici Italiani.
In queste foto, Vittorio Sgarbi davanti al quadro di Piancastelli, all'evento "ECCELLENZE MUSEALI" Palermo.
Sempre lo stesso quadro è stato premiato a Milano al PREMIO INTERNAZIONALE ARTE MILANO
La conduttrice televisiva e attrice Alba Parietti, inaugura il meART di Palermo, ( foto sotto ). Anche il pittore Piancastelli tra gli artisti selezionati. Leggi la notizia cliccando sul link...
http://blog.libero.it/Piancastelli/13521305.html
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
ERALDO BALDINI
Anche lo scrittore di fama internazionale, ERALDO BALDINI, parla della nostra FLOORCASTLES HOUSE. Anche se con alcune inesattezze, l'autore dedica un ampio spazio a Casa Piancastelli.
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
CASA D'ARTE PIANCASTELLI
CASA D'ARTE PIANCASTELLI
Floorcastles House
La casa dell'artista Piancastelli è famosa a livello Nazionale. E' stata pubblicata infatti su riviste a tiratura nazionale come MISTERO MAGAZINE e QUATTO ZAMPE. Radio Montecarlo ( RadioBau ) ha dedicato un intervento radiofonico al Pet Cemetery di questa dimora, e lo scrittore noto a livello internazionale, ERALDO BALDINI, ha dedicato una pagina a questa abitazione nel libro "Fantasmi e luoghi Stregati di Romagna". Se vuoi entrare in questo luogo popolato di arte e misteri, clicca sul link ufficiale della FLOORCASTLES HOUSE...
www.floorcastleshouselocation.it
LIGHTHOUSES IN CORNWALL
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
KATE, THE LADY OF THE LIGHTHOUSE
BY
GIULIANO PIANCASTELLI
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
SET SERVICE.. LOCATION PER IL CINEMA
SET SERVICE...LOCATION PER IL CINEMA
clicca sul link http://locationset.com
Il pittore Giuliano Piancastelli fa parte dei fornitori di Dipinti per set cinematografici, ed è regolarmente iscritto alla Set Service. Se sei un Produttore un Regista o uno Scenografo, e stai cercando dei dipinti per un nuovo set cinematografico...
Clicca sul Link e scegli quello che preferisci...
www.gigarte.com/giulianopiancastelli
THE WAITING... by Piancastelli
Lo Studio D'Arte Piancastelli è stato scelto come Location per Film, Fiction e Cinema, dalla prestigiosa agenzia per location cinematografiche da più di 30 anni leader nel settore.
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
VISIT MY ART STUDIO......PIANCASTELLI
LO STUDIO D'ARTE PIANCASTELLI
A BRISIGHELLA sorge lo "Studio D'Arte Piancastelli", un piccolo lembo di Inghilterra nelle terre di romagna.
Il fascino del passato,che si respira allo Studio D'Arte Piancastelli, ne fa il luogo ideale per poter apprezzare fino in fondo delle opere che nascono con l'intenzione di riproporre atmosfere d'altri tempi.
Lo studio è immerso in un'affascinante giardino al quale si accede attraverso l'antico cancello ricavato dall'inferriata di un convento del seicento, è sorretto da pilastri in mattoni fatti a mano e culminanti in capitelli d'epoca. Penetrati nel giardino, veniamo accolti dai colori seducenti delle camelie mentre l'odore insistente del gelsomino inebria il nostro olfatto. Camminando lungo il viale formato da alti alberi dai rami frondosi, ci imbattiamo nell'anfora Vittoriana giunta da Londra in epoca ormai lontana. Lungo il viale delimitato da vasi di limoni e da cespugli di rose dai colori tenui ma dal profumo coinvolgente, veniamo accolti dalle due alte magnolie, che nel periodo di piena fioritura impregnano il giardino con il loro intenso profumo antico. E poi mughetti, ortensie, la panchina vicino allo stagno, dove tra le foglie delle ninfee dai fiori rosa e gialli, fanno capolino impertinenti pesciolini rossi sempre in cerca di cibo. Oltrepassata la pianta di Calycanthus, che con la sua fioritura espande nell'aria una profumazione molto penetrante, quasi a voler preannunciare con molto anticipo le note dolci e soavi della primavera, giungiamo allo studio che si apre con "Il Salotto di Bacco". Il salotto di Bacco prende nome dalle decorazioni del camino "Monumentale" che domina la stanza, sovrastata dal soffitto che come una corona la arricchisce con le sue decorazioni a "Ramage floreali" diversi per ogni stanza. Ogni ambiente è arricchito dai dipinti di Piancastelli in una sorta di mostra permanente.
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
The painter Giuliano Pancastelli was born in Faenza, Italy on 31 October 1967. He began to paint in 1980, his first picture being entitled "Portrait of a Veiled Woman". He studied at the Gaetano Ballardini State Institute of Ceramic Art in Faenza. He is a painter by profession as well as an art teacher. The photo shows a room in the Pancastelli art studio. He hopes to be able to attract the attention of art lovers in the UK, particularly those who favour a "Victorian atmosphere", as although he is a contempotrary Italian artist, his works are influenced by the Victorian style and era. His work can be divided into 2 parts - paintings in a pre-Raphaelite style and portraits in Victorian style. He paints on wood with Tempera and old colours, creating an intense atmosphere. If you love the works of EM Forster, Wilde and Byron, and the costume dramas of James Ivory then you will love Piancastelli's pictures.
SALOTTO DI BACCO
Decorazioni Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&6
MATILDE DI CANOSSA
Ritratto di Matilde di Canossa
DI
Giuliano Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
BIOGRAFIA PIANCASTELLI
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
THE PICTURE OF DORIAN GRAY...BY PIANCASTELLI
THE PORTRAIT OF DORIAN GRAY
By
Giuliano Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi...
che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
OSCAR WILDE
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
THE LADY OF EILEAN DONAN CASTLE....
THE LADY OF EILEAN DONAN CASTLE
By Giuliano Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
SECRET GARDEN
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
BACK TO BLACK
Amy Winehouse
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
WINTER GARDEN...STUDIO D'ARTE PIANCASTELLI
L'ATTESA (Part. )
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
PRERAPHAELITE ART- PIANCASTELLI -SAINT SEBASTIAN
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
PRE -RAPHAELITE ART
BY
GIULIANO PIANCASTELLI
SAINT SEBASTIAN
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
THE WALK OF LORD FINGAL
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
DIONISO...DI GIULIANO PIANCASTELLI
PAINTINGS BY.....
GIULIANO PIANCASTELLI
DIONISO
Il mito di Bacco a Faenza....( Porta delle chiavi)
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
THE SERVANT...BY GIULIANO PIANCASTELLI
THE SERVANT
BY
Giuliano Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
VICTORIAN ART BY GIULIANO PIANCASTELLI
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
LORD BYRON
By
Julian Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
PRELUDIO DI CHOPIN Op.28 N°4
By
Giuliano Piancastelli
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&66
Post n°161 pubblicato il 24 Luglio 2015 da MalinconieSublimi
LA ROCCHETTA MATTEI "La rinascita" Conte CESARE MATTEI "I frutti di un genio " Chi è dotato di un animo sensibile, non può non rimanere affascinato e commosso davanti a tanta bellezza e genialità, questa è la Rocchetta Mattei. Nemmeno si può rimanere indifferenti davanti alla figura straordinaria del Conte Cesare Mattei. Possiamo solo ritenerci onorati di esser suoi connazionali. Ho imparato ad amare la Rocchetta e il genio del Conte Mattei fin da bambino. Anche se vivo nella provincia di Ravenna, ho sentito quei luoghi sempre vicino, grazie ai racconti di Elda Vivarelli e Elvira Cioni, che è la nipote di quell'Elvira Cioni che per molti anni lavorò alla Rocchetta Mattei, negli anni in cui però il conte era già morto. Chi mi conosce sa quanto amo i luoghi abbandonati, e la rocchetta era splendida anche in rovina, ora che è rinata certamente non ha più quel fascino che l'autenticità degli ambienti e la polvere dell'abbandono dona, ma è certo che senza questo restauro sarebbe scomparsa. ( la fase dei restauri ) La Rocchetta Mattei è una rocca situata sull'Appennino settentrionale, su di un'altura posta a 407 metri sul livello del mare, in località Savignano nel comune di Grizzana Morandi, sulla strada statale n° 64 (Porrettana), in provincia di Bologna. Costruita nella seconda metà del XIX secolo, mescola stili diversi, dal medievale al moresco. ( gli anni dell'abbandono ) Fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore della medicina elettromeopatica, sulle basi della medicina omeopatica. Il 5 novembre 1850 viene posta la prima pietra della Rocchetta, e già nel 1859 è considerata abitabile, tanto che Cesare Mattei non se ne allontana più. All'interno della Rocchetta il conte conduce una vita da castellano medievale e arriva addirittura a crearsi una corte, con tanto di buffone. Il castello voleva essere la sede della nuova medicina mondiale che il Conte divulgò con grande successo in tutto il mondo e ospitava illustri personaggi che arrivavano da ogni dove per farsi curare. La fama della Rocchetta crebbe con quella del Conte e dell'elettromeopatia, nella quale erano riuniti il potere delle erbe con quello dell'elettricità vegetale. Il conte possedeva industrie farmaceutiche in tutto il mondo e da tutto il mondo vennero a farsi curare da ogni tipo di malattia; sembra che, addirittura, ospiti della Rocchetta siano stati Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II. Nel 1925 è visitata in forma ufficiale da S. A. R. il Principe di Piemonte. Persino Dostoevskji cita il Conte ne I fratelli Karamàzov, quando fa raccontare al diavolo di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie a un libro e a delle gocce del Conte Mattei, per non parlare di Sir Arthur Conan Doyle che come il Conte aveva una passione per lo spiritismo. L'insieme di edifici che forma il castello odierno è collocato su un complesso medievale, appartenuto agli imperatori Federico il Barbarossa e Ottone IV e dominio della Contessa Matilde di Canossa. Prima di scegliere come luogo per la costruzione del suo castello la località Ponte, pare che Cesare Mattei avesse visitato diversi luoghi. Il luogo fu preferito per molte ragioni: la comodità dell'accesso, l'isolamento del rialzo roccioso formante un gigantesco piedistallo naturale, la situazione del luogo sulla confluenza dei fiumi Limentra e Reno, le vallate dei quali domina sovrano questo scoglio in faccia al pittoresco gruppo di Montovolo e Monvigese. Lo stile prevalente è il moresco, a cui si aggiunge l'architettura italiana medioevale e moderna. Sopra l'ingresso principale una iscrizione in alto ricorda l'origine e il compimento dell'edificio con le parole seguenti: « Il Conte Cesare Mattei - sopra le rovine di antica rocca - edificò questo castello dove visse XXV anni - benefico ai poveri - assiduamente studioso - delle virtù mediche dell'erbe - per la qual scienza ebbe nome in Europa - ed era cercato dagli infermi il suo soccorso - Mario Venturoli Mattei - compié l'edificio - e secondo il voto di lui - nel X anno dalla morte - ne portò qui le ceneri - con amore e riconoscenza di figlio - il III Aprile MCMVI »
« Finxerat. Haec. Deus. Huc Immissa. Luce. Superne Signavitque. Umbras. Lumine. Ducta. Manus Hisce. Nova. Ex. Herbis. Mundo. Medicina. Paratur Hinc. Vetus. Ella. Fugit. Victima. Strata. Jacet »
Quasi di fronte si trova la scala delle visioni dove una fantasia allegorica nella volta rappresenta la nuova scienza omeopatica che vince la vecchia medicina. Due distici del latinista abate Giordan, nizzardo, amico del Mattei e ospite in Rocchetta, celebrano la vittoria:
Entro un'arca rivestita di maioliche si trovano le spoglie di Cesare Mattei. L'arca non riporta alcun nome, ma soltanto un'iscrizione:
« Anima requiescat in manu dei »
Morì prima del tempo senza aver vista la sala compiuta, che fu terminata dal figlio adottivo Mario Venturoli Mattei. Si esce nel parco e da qui una elegante scala in macigno conduce alla Porrettana. Varie costruzioni minori, destinate un tempo a locali di servizio e oggi trasformate in villette, coronano il corpo principale.
Durante la guerra le truppe tedesche danneggiano gli interni dell'edificio, tanto che, a conflitto ultimato, l'ultima erede, Iris Boriani, non riuscendo a vendere la Rocchetta, la offre gratuitamente al Comune di Bologna, che però non accetta la donazione. Nel 1959 la Rocchetta viene acquistata da Primo Stefanelli che trasforma una delle costruzioni minori, già adibita a padiglione da caccia, in accogliente albergo con annesso ristorante, dal quale accedere all'adiacente ombroso parco, vera oasi di quiete e serenità. Stefanelli si pone l'obiettivo di riparare i danni per riportare il castello nelle originarie condizioni, per farne una meta turistica di notevole interesse. Nel 1989, Stefanelli muore e la situazione precipita: per problemi vari la Rocchetta è stata definitivamente chiusa al pubblico. Si racconta che all'interno della Rocchetta Mattei si aggiri ancora il fantasma del conte. Le ricerche hanno affermato che si tratta di una leggenda inventata da Primo Stefanelli per rendere più turisticamente attrattiva la Rocchetta. Nel 1997 nasce un comitato per la tutela del castello che, nel totale abbandono dei proprietari e delle istituzioni governative, sembrava destinato alla rovina. Vengono promosse molte iniziative al riguardo, una catena umana attorno alla Rocchetta, conferenze e dibattiti, che riscuotono molto successo. Nel 2000 viene istituito un museo sul Conte Cesare Mattei, la Rocchetta Mattei e l'Elettromeopatia in Via Nazionale 117 a Riola di Vergato, sede del Comitato "Archivio Museo Cesare Mattei", il quale continua tutt'oggi nella raccolta di reperti storici inerenti alla vita del Conte Cesare Mattei. Nel 2006 la Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna ha ufficialmente annunciato l'acquisizione della Rocchetta Mattei. ------------------------------------------------------------------ Il Conte Cesare Mattei Nacque a Bologna l'11 gennaio 1809 da famiglia agiata, e crebbe a contatto con i massimi pensatori dell'epoca come Minghetti e Andrea Costa. Nel 1837 fu uno dei fondatori della Cassa di Risparmio in Bologna. Ricevette il titolo di Conte nel 1847 da papa Pio IX a fronte di una donazione terriera in quel di Comacchio che avrebbe aiutato lo stato pontificio a fermare l'avanzata austriaca. Venne nominato Deputato al Consiglio di arruolamento della Guardia Civica Bolognese con il grado di tenente colonnello e capo dello Stato Maggiore, carica che venne poi abbandonata in quanto eletto, nel 1848, deputato al Parlamento di Roma. Nel 1850, dopo la morte della madre a causa di un tumore, decise di ritirarsi dalla vita politica per dedicarsi allo studio della medicina. Acquistò i terreni dove sorgevano le rovine dell'antica rocca di Savignano e il 5 novembre dello stesso anno pose la prima pietra del castello che avrebbe chiamato "Rocchetta", dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859. Andando oltre le teorie di Hahnemann (fondatore dell'omeopatia) elaborò una nuova scienza medica che chiamò Elettromeopatia e nel 1881, benché avversato dalla medicina, iniziò la produzione dei rimedi elettromeopatici esportandoli anche all'estero. Nacque un deposito centrale a Bologna e altri 26 depositi autorizzati in tutto il mondo che crebbero fino a 107 nel 1884, tra i più importanti quelli in Belgio, U.S.A., Haiti e Cina. Negli anni 1887/1888, errate speculazioni finanziarie del nipote Luigi Mattei, predestinato erede e co-intestatario di quasi tutte le proprietà, causarono una gravissima crisi economica alla famiglia. Non riuscendo a far fronte ai debiti e agli altissimi tassi degli usurai, molti beni vennero messi all'asta. La rovina minacciò di sommergere tutto il patrimonio, compresa la Rocchetta. Decise di diseredare il nipote e riuscì a sanare in parte la situazione, coadiuvato dal suo collaboratore Mario Venturoli (1858-1937), che adottò nel 1888 in segno di riconoscenza. Nel 1895, ormai anziano e reso paranoico dalle continue dispute con i medici allopatici, a causa di una incomprensione con la nuora (sospettata di aver tentato di ucciderlo servendogli un caffè avvelenato), cacciò lei e Mario dal castello e in seguito li diseredò. Morì il 3 aprile 1896 all'età di 87 anni. Durante la sua vita trovarono lavoro e benessere tutte le famiglie della zona, e il territorio, povero e poco abitato, conobbe sviluppo e prosperità anche grazie alla costruzione della linea ferroviaria Bologna-Riola da lui voluta. Era sempre caritatevole con i poveri che avevano bisogno di cure ai quali dava i medicinali gratuitamente. Il feretro fu trasportato nella chiesina di Savignano con l'onore della musica di Porretta e circa 2000 persone a seguito. Il 14 aprile 1896 fu celebrato un Ufficio con 60 sacerdoti e più di 6000 persone, che si accalcarono negli spazi intorno alla chiesa per rendergli omaggio. Nel 1904 il Venturoli riuscì a risultare coerede con i nipoti, terminò i lavori alla Rocchetta, rimodernò case e villini e continuò l'attività elettromeopatica. Nel 1906, come espressamente richiesto nel suo testamento, le spoglie vennero portate in Rocchetta e tumulate nella cappella. Nel 1914, nonostante la sua morte, i depositi aumentarono ancora e divennero ben 266 in tutto il mondo. Nel 1937 morì Mario Venturoli e alla conduzione dell'azienda successe la vedova, Giovanna Maria Longhi, che ereditò anche il segreto dei preparati elettromeopatici e ne continuò la produzione. Negli anni della seconda guerra mondiale avvenne il declino progressivo della azienda elettromeopatica e la Rocchetta subì moltissimi danni e saccheggi. Giovanna Maria Longhi e la figlia Iris Boriani si trasferirono così a Bologna. Nel 1956 morì Giovanna Maria Longhi, che lasciò il segreto alla figlia. L'industria elettromeopatica in breve tempo ridusse l'attività fino alla chiusura. Dopo la morte di Iris Boriani, il segreto dei rimedi Mattei passò alla figlia ed erede, Gianna Fadda Venturoli che lo custodisce tuttora. LA LANTERNA DELLA ROCCHETTA, TORNA A BRILLARE Per avere maggiori informazioni sulla Rocchetta Mattei e sulla vita del Conte Cesare Mattei, potete visitare questo sito ufficiale... Vi invito a cliccare mi piace, sulla pagina facebook ufficiale del Museo Mattei. Ecco il link https://www.facebook.com/CesareMattei1809?ref=profile
|
PAINTING BY GIULIANO PIANCASTELLI
-------------------------------------------------------- AL LARGO Poesia di DANIELA D'ANTONI ------------------------------------------------------------ Prendi il largo in balìa di quelle onde a te moleste: non ti stacchi ti culla assieme alla marea... ----------------------------------- Per leggere altre poesie di Daniela D'Antoni clicca sul link...
|
POESIA di Maurizio Mazzocchi Dovrà pur finire m.m. |
Post n°158 pubblicato il 25 Maggio 2015 da MalinconieSublimi
JOHN KEATS Keats-Shelley House in Rome John Keats nacque a Londra il 31 ottobre 1795 da una famiglia di estrazione modestissima. Come tanti artisti non godette il successo in vita, soprattutto in patria. Oggi John Keats è considerato uno dei più grandi poeti del Romanticismo inglese e alcune delle sue opere, soprattutto le odi, hanno raggiunto la fama immortale. Molti scrittori e artisti, come ad esempio Jorge Luis Borges sono stati profondamente influenzati dalla sua poetica. ( Una delle case in cui abitò Keats a Londra )
( Keats House, la casa Londinese in cui abitò dal 1818 al 1820 ) Nella foto sotto, uno dei ritratti più famosi raffiguranti John Keats, dipinto dal suo amico William Hilton
( Roma, Keats Shelley House )
Per un anno le sue condizioni sembrano migliorare, ma la sua salute alla fine peggiora.
( Keats in punto di morte )
( Roma, cimitero acattolico )
La sua ultima richiesta viene rispettata ed è così che sulla sua lapide si legge solo il seguente epitaffio, « Questa tomba contiene i resti mortali di un GIOVANE POETA INGLESE che, sul letto di morte, nell’amarezza del suo cuore, di fronte al potere maligno dei suoi nemici, volle che fossero incise queste parole sulla sua lapide: “Qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell'acqua” » .
( Roma, Keats-Shelley house )
Numerosi sono i casi di "ispirazione artificiosa" o di "lessico preso a prestito" copiato ed incollato con stucchevole banalità. Solo raramente in gioventù, o nelle grandi odi della maturità, Keats riuscì a liberarsi da tale manierismo, riuscendo a raggiungere alte vette poetiche ispirate ad una Weltanschauung davvero personale.
Proprio per questo motivo, produce dispiacere la morte precoce, a soli 25 anni. Morte sopraggiunta proprio nel pieno della maturità artistica. Della Keats-Shelley house è curatore il Dr. Giuseppe Albano, che fa anche parte del consiglio della fondazione "Charles Dickens Museum"...un altro luogo che mi è entrato nel cuore. Ecco il link della bellissima Keats-Shelley House a Roma http://www.keats-shelley-house.org/it |
Post n°157 pubblicato il 14 Maggio 2015 da MalinconieSublimi
THE PORTRAIT OF LORD ANTON Ritratto di Gentiluomo dalle intense atmosfere vittoriane Raramente per un artista è gratificante realizzare un quadro su commissione, perchè ovviamente bisogna andare in contro alle esigenze e ai desideri del cliente, e sacrificare le proprie. In questo caso però devo dire che è stata una esperienza molto gradevole, perchè gli interessi e le passioni del cliente collimavano con le mie. Un dipinto nato per caso, ma in modo molto curioso e affascinante. Era il 9 ottobre del 2008 mentre stavo passeggiando lungo il viale alberato, con al fianco la mia inseparabile bicicletta e avvolto nel mio completo beige. Ho sempre amato passeggiare lungo i viali, specialmente nel periodo autunnale quando le foglie con i loro colori sono una vera esplosione di rossi, arancio, gialli. Da lì a poche settimane il viale avrebbe assunto quei colori che tanto amo. Passeggiavo assorto nei miei pensieri come avvolto in una nuvola grigia, incurante del resto del mondo, perso in chissà quali sogni...come al solito. All'improvviso quella nube fu dissolta da una voce che mi chiamava, riportandomi con i piedi per terra, e svegliandomi come da un torpore. Dall'altro lato della strada un signore distinto dai modi eleganti mi chiese: Ma lei è il pittore Piancastelli? Tempo fa mi sono ritrovato tra le mani un suo vecchio dèpliant, ed ammirando le foto dei suoi dipinti, mi è sembrato di riconoscerla in quei volti. Io rimasi stupito. Certamente fu il complimento più bello che mi fosse mai stato fatto. Quel signore non mi conosceva, ma guardando i miei quadri era riuscito a capire chi ero. Ho sempre desiderato che le mie opere fossero lo specchio della mia anima, e lui indirettamente me lo confermò, lasciandomi senza parole. Mentre mi raccontava di sè rimanevo sorpreso dalle tante affinità. La passione per l'età vittoriana, l'amore per il Regno Unito...visto anche le sue origini inglesi, il sentirsi figli di un altra epoca. Come potevo non accettare di fargli il ritratto? Ho sempre avuto la certezza che nella vita nulla avviene per caso. Senza dubbio in una vita precedente eravamo già amici, da quel momento l'amicizia è ripartita, come se i secoli non fossero passati. Ho sempre ritenuto che l'amicizia vera sia in grado di donarla solo un animale, solo gli animali infatti sono leali e fedeli e ci accettano come siamo...con i nostri pregi e i nostri difetti. Ma a volte anche le persone possono sorprenderci... J.P. |
Post n°155 pubblicato il 06 Aprile 2015 da MalinconieSublimi
WILLIAM BLAKE William Blake (Londra, 28 novembre 1757 – Londra, 12 agosto 1827) è stato un poeta, incisore e pittore inglese. Secondo Northrop Frye, che si dedicò allo studio dell'intero corpus poetico di Blake, i suoi versi simili a profezie costituiscono "Quello che, in rapporto ai reali meriti, è il corpus poetico in lingua inglese meno letto". Altri hanno invece lodato l'arte pittorica di Blake e un critico nostro contemporaneo lo ha proclamato "Di gran lunga il più grande artista che la Gran Bretagna abbia mai prodotto.Considerato un tempo pazzo per le sue idee stravaganti, attualmente è invece molto apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e per la visione filosofica che sta alla base del suo lavoro.
Blake iniziò ad accostarsi all'arte realizzando delle incisioni in cui copiava disegni di antiche rovine greche acquistati per lui dal padre (un'ulteriore indicazione del sostegno che i genitori fornivano alle aspirazioni del figlio), un tipo di attività che allora era preferita al semplice disegno. Grazie a questi disegni - che riproducevano opere di Raffaello, Michelangelo, Maarten van Heemskerck e Albrecht Dürer, entrò per la prima volta in contatto con i modelli classici. I suoi genitori compresero quale fosse la sua indole e decisero di non mandarlo a scuola, ma di iscriverlo invece a dei corsi di disegno. In questo periodo divenne un avido lettore, scegliendo autonomamente gli argomenti che lo interessavano. Iniziò anche ad avvicinarsi alla poesia; i suoi primi lavori lasciano trasparire la sua confidenza con le opere di Ben Jonson e Edmund Spenser. Il 4 agosto 1772 Blake firmò un contratto come apprendista dell'incisore James Basire, che aveva lo studio in Great Queen Street, della durata di sette anni. Alla fine di questo periodo, all'età di 21 anni, sarebbe stato pronto per diventare un incisore professionista.
Rifiutò sempre qualsiasi forma di autorità imposta; nel 1803 fu anche accusato di lesa maestà e di aver pronunciato espressioni sediziose e che rivelavano intenzioni traditrici verso la corona, ma fu in seguito assolto dalle accuse dal tribunale di Chichester.
Alcune frasi famose di Blake:
È più facile perdonare un nemico che un amico. Nessun uccello vola troppo in alto, se vola con le proprie ali. Una verità detta con cattiva intenzione batte tutte le bugie che si possono inventare. Sii sempre pronto a dire ciò che pensi, e il meschino ti eviterà. Le sue massime sono sempre taglienti e profonde. I suoi quadri sono davvero particolari un artista singolare medianico e visionario. Poesia Il Giardino d'Amore Essa aveva cancelli ben sprangati, e lo vidi di tombe tutto ingombro,
|
Post n°154 pubblicato il 26 Marzo 2015 da MalinconieSublimi
Ada Trerè Ciani Scrittrice
Se mi si chiedesse qual' è il difetto più grande, sicuramente risponderei l'ingratitudine. Ed è un difetto che io non ho e non voglio avere. Spesso ci si dimentica di quando non ci "filava" nessuno, ed all'improvviso una persona ci ha teso la mano facendoci uscire dall'ombra. Ci ha aperto gli occhi, ci ha fatto comprendere di valere qualcosa, di non essere un vaso di coccio tra i vasi di ferro, ma di avere qualcosa da dire. Ancor di più certi gesti acquistano valore quando vengono fatti in modo disinteressato, senza pretendere e ricevere nulla in cambio. Certamente in casa mia l'amore per l'arte è sempre stato vivissimo. Ho sempre visto i miei genitori intenti a leggere i grandi classici della letteratura, e certamente mia madre è stata la prima a credere nel mio talento. Senza mai ostacolare il mio voler essere pittore, ma anzi, incitandomi e finanziandomi fin da piccolissimo. Ho iniziato a dipingere a tredici anni e da subito ha creduto in me. ( La signora Ada Trerè Ciani quando era l'insegnante di mia sorella ) Fuori dalla famiglia però se devo dire grazie a qualcuno è sicuramente la maestra e scrittrice Ada Trerè Ciani. Avevo sempre vissuto il mio essere artista, in modo riservato cercando di non attirare l'attenzione. Ma un giorno lei vide un mio affresco, e subito incuriosita venne a visitare casa mia per vedere tutti i miei quadri. Mi portò esponenti dell'arte per comprendere se avevo le qualità per emergere, e visto che i giudizi furono positivi, mi inserì prima in una collettiva nel paese, poi in una mostra a Faenza di un certo prestigio insieme ad artisti già affermati, poi in una personale in cui la mia arte era protagonista assoluta. Scrisse articoli che parlavano del mio talento, commenti su depliant, ma cosa più importante mi insegnò come ci si deve muovere per organizzare un evento d'arte. Ho imparato grazie a lei che bisogna osare, chiedere senza paura, al massimo verrà detto un no!... Ma bisogna rincorrere i propri sogni. Il mio carattere nel tempo è molto cambiato, e come mi definì lei tempo fa....ora sono un carro armato che schiaccia chiunque, per ottenere ciò che vuole. Mi ha insegnato a non avere paura.
*“Mio padre faceva il maiale e mio zio lo aiutava”. *Quando morì la parte di Oriente, Teodosio la diede ad Arcadio con la sua capitale Costantinopoli. A Onorio gli diede la parte di un Accidente. * Le madri spartane dicevano ai loro figli: torna morto o torna vivo! *Tiberio era figlio adottivo di Augusto cioè vuol dire che non era suo figlio fisso. *Il padre di Carlo Magno era Peppino in breve. * Il feudatario si alzava verso le cinque o le sei e cominciava a fare la cacca oppure metteva un guanto e prendeva i falchi. ...e tanti altri.
Ovviamente non ha scritto solo questo libro... tralasciando le sue collaborazioni a varie riviste e altri libri a cui ha dato il suo contributo insieme ad altri scrittori, e il suo ruolo di "memoria storica" del suo paese..con la raccolta di aneddoti e eventi storici avvenuti nella valle del Lamone, mi piace ricordare le seguenti opere... "Quisquicole" "La gaia fattoria ( trilogia per bambini )" "Tipi da spiaggia" "La zia" "La nostra gente" "Quando cantava il ruscello" "Un giardino nel cielo" ------------------------------------------------------------------- J.P.
|
Post n°153 pubblicato il 19 Marzo 2015 da MalinconieSublimi
IL MIO SAN SEBASTIANO a Monreale Da artista indipendente ho sempre rifiutato di partecipare a mostre, preferendo internet per far conoscere la mia arte. Infatti la notorietà che mi ha dato è stata una vera rivelazione. Nonostante riceva inviti a partecipare ad esposizioni dall'america all'europa non ho mai aderito. Ultimamente però ho deciso di iniziare a partecipare con una sola opera, ad eventi di qualità in location interessanti dal punto di vista artistico. E così il mio San Sebastiano ora è in Sicilia, nella bellissima Monreale. ...ospite della Civica Galleria Giovanni Sciortino, in occasione del Premio Guglielmo II dal 21 al 29 marzo. L'invito mi è arrivato da parte del Dott. Salvatore Russo, Critico d'arte prestigioso e già collaboratore del Prof. Vittorio Sgarbi, nell'annuario d'arte contemporanea... http://www.artistiannuario.it/comitato.php ( Salvatore Russo Critico D'Arte ) Ecco un articolo che spiega la manifestazione. A luglio invece le mie opere saranno presenti fuori Roma, presso i castelli romani, nella prestigiosa location Castel Vecchio http://www.locationmatrimonio.it/castel_vecchio.html |
Post n°152 pubblicato il 13 Marzo 2015 da MalinconieSublimi
LONDON Charles Dickens Museum
Dickens vi si trasferì il 25 marzo 1837 (un anno dopo il suo matrimonio), per rimanervi fino al dicembre 1839, insieme alla moglie Catherine e ai tre maggiori dei suoi dieci figli. Inoltre, altre due delle figlie di Dickens, Mary e Kate Macready, ebbero qui i loro natali. Gli anni in cui l'autore occupò questa casa furono per lui molto fecondi anche dal punto di vista letterario: qui venne completato Il Circolo Pickwick (1836) e furono scritti interamente Oliver Twist (1838) e Nicholas Nickleby (1838–39); in questo periodo, inoltre, Dickens lavorò anche a Barnaby Rudge (1840–41). Dickens prese in affitto l'abitazione, che è l'unica "superstite" fra le residenze londinesi in cui egli abitò, per tre anni, a 80 sterline l'anno. Mentre la famiglia Dickens abitava in questa casa, a essa si unirono anche il fratello minore dello scrittore, Frederick, e la sorella maggiore di Catherine, di 17 anni, Mary, che si trasferì da Furnival's Inn per offrire il suo aiuto alla sorella, recentemente sposata, e al cognato (per la sorella non maritata di una sposa non era insolito all'epoca vivere con la coppia di sposi). Dickens si affezionò notevolmente a Mary, che però morì tra le sue braccia dopo una breve malattia, nel 1837. Mary continuò a "vivere" nei romanzi di Dickens, in alcuni dei quali il suo personaggio fu trasposto: in particolare, la morte di Nella ricorda quella della parente dell'autore. Nel 1939 Dickens si trasferì in una casa di maggiori dimensioni, poiché la sua famiglia era cresciuta, il che coincidette con l'aumento della sua ricchezza, dovuto alla sua attività di romanziere.
La cosa che affascina di più in questa casa-museo, è che si ha l'impressione che Charles Dickens sia appena uscito di casa, o che debba rientrare da un momento all'altro. Tutto è rimasto come era ed è una bellissima testimonianza di come era la vita ai tempi di Dickens.
Forse l'oggetto più pregiato in mostra è l'incompiuto ritratto dell'autore, Il sogno di Dickens di R.W. Buss (lo stesso che illustrò, fra l'altro, Il Circolo Pickwick). Il dipinto ritrae Dickens nel suo studio a Gads Hill Place attorniato da molti dei personaggi da lui creati. L'edificio che ospita il Museo fu minacciato da una demolizione nel 1923, ma fu salvato dall'associazione Dickens Fellowship (fondata nel 1902) che lo acquistò sollevandolo dall'ipoteca che lo gravava e lo ristrutturò.
Il museo fu aperto nel 1925, sotto la direzione di un trust indipendente; originariamente si chiamava "Dickens House Museum". ECCO IL LINK DEL SITO... |
PETER J. MARING ART PAINTING BY PETER MARING ( Sagittarius….acryl on canvas 40x50 cm. ) La pittura di Peter Maring è una rivelazione per chi osserva. PAINTING BY PETER MARING E’ un respiro per l’anima l’esplosione di colori accesi e squillanti che mettono in risalto figure, paesaggi e “mondi”.... PAINTING BY PETER MARING ...soprattutto quelli interiori che emergono e chiedono al “pennello” di essere tradotti sulla tela. PAINTING BY PETER MARING Visioni immaginifiche di mondi surreali dove alberi e paesaggi vengono trasfigurati dalla “LUCE” a cui egli affida il compito delicato di metterli in risalto. PAINTING BY PETER MARING Luce che delinea i contorni che egli di proposito sfuma poiché l’anima è così inafferrabile e così poco decifrabile che non accetta contorni. PAINTING BY PETER MARING E’ la tecnica che la mette in risalto, tecnica e colore che attraversano varie fasi della sua pittura e della sua sensibilità interiore. PAINTING BY PETER MARING
PAINTING BY PETER MARING Rimanere incantati dalle sue creazioni è inevitabile.. PAINTING BY PETER MARING
Nelle sue tele ogni cespuglio, ogni foglia, ogni petalo viene affrontato con estrema cura formale, trattato come un micro-cosmo.
PAINTING BY PETER MARING
Una prospettiva di luci, ombre e colori dona profondità alle opere, modellando uno spazio fisico che appare in rilievo.
PAINTING BY PETER MARING
Dalle sue opere ci viene incontro un dolce presagio di serenità, grazie a una luce impalpabile e diffusa, intessuta da un senso di sospensione, di attesa misteriosa, di dolcezza. A suo modo egli è un poeta, dell'atmosfera, delle piante, degli animali, della figura umana, del silenzio.
PAINTING BY PETER MARING PAINTING BY PETER MARING ----------------------------------------------- Julian Piancastelli |
Post n°150 pubblicato il 22 Febbraio 2015 da MalinconieSublimi
London Sherlock Holmes Museum --------------------------------------------------------------------------------
Il Museo di Sherlock Holmes (Sherlock Holmes Museum) si trova a Londra in Baker Street al numero 239, accanto al 221B Baker Street, che era l'indirizzo scelto da Arthur Conan Doyle per la residenza dell'investigatore.
Il museo è gestito dall'organizzazione no profit Sherlock Holmes International Society.In passato, tra il 1860 e il 1936 la casa, in stile georgiano, attualmente occupata dal museo, è stata, come il "221b Baker Street", una pensione. Nei libri di Doyle è scritto che Sherlock Holmes, le cui avventure sono proprio ambientate nel periodo tra il 1881 e il 1904, risiedeva in affitto dalla signora Hudson a questo numero. Il museo comprende tra le altre cose molti oggetti che secondo i curatori sarebbero serviti a Sherlock Holmes per la soluzione di alcuni casi. Al primo piano c'è lo studio di Holmes, che affaccia su Baker Street, dove l'investigatore insieme al suo amico dottor Watson rifletteva sul caso del momento ed enunciava le sue famose deduzioni. La stanza è arredata esattamente come è rappresentata nei numerosi film, con le poltrone di faccia al caminetto e molti degli oggetti personali dell'investigatore, quali la lente di ingrandimento, la pipa, il violino, le attrezzature chimiche, il quaderno degli appunti, ecc. fino al bastone da passeggio. Al secondo piano sono collocate la camera della signora Hudson, sul fronte, e la camera del dottor Watson, sul retro. Anche queste stanze contengono effetti personali, tra cui il diario del dottor Watson con alcune note manoscritte ed estratti del romanzo Il mastino dei Baskerville (The Hound of the Baskervilles). Nelle stanze del terzo piano sono state allestite delle scene tratte dai romanzi con modelli in cera. Tra le scene è degna di nota quella di Holmes e del professor Moriarty, posti vicini nella stessa stanza. ECCO IL LINK DEL SITO...
Arthur Conan Doyle Arthur Conan Doyle nacque in Scozia il 22 maggio 1859 in un piccolo appartamento di Edimburgo, al numero 11 di Picardy Place. Arthur Conan Doyle in età giovanile Suo padre Charles Altamont Doyle era inglese con remote origini irlandesi, mentre sua madre Mary Foley era irlandese. Il cognome composto lo prese dal prozio Michael Conan, noto giornalista dell'epoca. Il giovane Arthur, secondo di dieci figli, iniziò i suoi studi presso una scuola della sua città per poi proseguire alla Hodder Preparatory School nel Lancashire. I suoi studi più importanti proseguirono presso lo Stonyhurst Jesuit College, scuola cattolica di Clitheroe, poi ancora in Austria, in un altro collegio gesuita e infine all'Università di Edimburgo dal 1876, da cui uscì laureato in medicina nel 1885. È di quel periodo la sua prima opera, Il mistero di Satana Valley (1879, racconto del terrore venduto al Chambers Journal) e il suo primo articolo medico, su un sedativo sperimentato su di sé. L'anno successivo vende a The London Society la storia Il racconto dell'americano, su una mostruosa pianta originaria del Madagascar che si ciba di carne umana (con buona probabilità questo racconto è tra le fonti del romanzo del mistero Relic, di Douglas Preston e Lincoln Child). Conan Doyle in età matura Nel 1881 ottenne prima il baccellierato in Medicina, quindi il Master in Chirurgia. Studente brillante trovò il modo per ridurre l'anno di studio a sei mesi, per poter iniziare a fare l'assistente medico: prima per il dottor Richardson a Sheffield, poi per il dottor Elliot a Shropshire, ma soprattutto per il dottor Reginald Hoare a Birmingham. Fu qui che trattato più come figlio che come assistente si appassionò molto alla letteratura e scrisse la sua prima opera. Suoi professori di medicina furono Joseph Lister, professore di chirurgia, inventore e propugnatore del metodo dell'antisepsi, il dottor Joseph Bell, di cui divenne, prima di laurearsi, anche assistente per un breve periodo. Il brillante e freddo dottor Bell, con il suo metodo scientifico e le sue abilità deduttive, gli ispirò in seguito il fortunato personaggio di Holmes, che ha così, almeno nelle origini, un legame con il thriller medico. Il suo aspetto era ingannevole. Dietro ad un comportamento tranquillo, c'era un uomo dalle forti convinzioni, alcune delle quali ritenute eccentriche dai più, come lo spiritismo, ma tutte profondamente sentite. Tutta la vita di Conan Doyle è una lunga serie di crociate molto combattute, delle quali lo spiritismo era solo l'ultima. Nel 1890 mise in guardia il mondo intero contro la tanto decantata cura per la tubercolosi. Nel 1902 difese il governo britannico contro le accuse di cattiva condotta durante la Seconda Guerra Boera. Nel 1903 venne insignito del titolo di baronetto. Nel 1906 sostenne la riforma per il divorzio. Nel 1909 intervenne contro le atrocità in Congo. Nel 1910 difese pubblicamente Oscar Slater falsamente accusato di omicidio. Nel 1914 mise in guardia tutti contro i devastanti effetti del blocco sottomarino. In ogni caso le sue battaglie, a mezzo stampa, furono condotte con intraprendenza e abilità, a prescindere dai vantaggi che se ne potevano ricavare. Alcune battaglie erano impopolari, ma il personale senso di onore era per lui più importante dell'opinione pubblica. Come lui stesso disse in una intervista, ha conosciuto cosa volesse dire essere povero e cosa volesse dire diventare abbastanza influente. Ha affrontato ogni tipo di esperienza umana. Conobbe le persone più influenti ed importanti del suo secolo; ha avuto una lunga carriera da scrittore, dopo un periodo da medico, che gli diede il titolo di Dottore di Edimburgo. Praticò moltissimi sport (boxe, cricket, biliardo, motociclismo, calcio, sci), e fu il primo a introdurre l'abitudine di lunghe vacanze in Svizzera, specialmente per cure termali.
|
Historic buildings in London THE MANOR HOUSE ( Edifici storici a Londra ) La Manor House si trova al numero 21 di Soho Square ed è un edificio nel West End di Londra . Ha origini risalenti al 17 ° secolo, ma l'aspetto attuale risale al 1838. Fu costruita nel 1678 come residenza per aristocratici, ma attraverso la sua storia è stata anche un noto bordello , la sede della Crosse & Blackwell ed ora è un edificio per uffici . Per i successivi 90 anni, la casa fu abitata da un susseguirsi di figure di spicco, tra cui dal 1685, James Grahme , e poi brevemente nel 1691 da suo fratello Richard Graham, Visconte di Preston . Tra il 1772 e il 1775 il numero 21 di Soho Square divenne la sede dell'Ambasciata di Spagna . Ma le case cambiano spesso destinazione nel corso dei secoli, e Manor House divenne addirittura "Il bordello Casa Bianca"
Dopo il bordello, passò alla "Crosse & Blackwell".
|
Post n°145 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da MalinconieSublimi
THE PAINTER George Francis "Frank" Miles ( 22 aprile 1852 - 15 luglio 1891 ) Miles era un artista inglese con sede a Londra che si era specializzato nei ritratti a pastello di dame dell'alta società, era anche un architetto e un appassionato di botanica . Era l'artista capo della rivista Vita . Frank Miles oggi è molto conosciuto per essere stato uno degli amici di Oscar Wilde che aveva incontrato il 4 giugno a Oxford nel 1876, dove Miles aveva legami familiari nei college e molti amici, anche se non era mai stato uno studente dato che era stato educato in casa (invece che a Eton come suo padre e gli zii). Fu Lord Ronald Gower (1845-1916), scultore, uomo politico e critico d'arte, che fece conoscere Miles a Wilde . Gower fece questa descrizione di Wilde: il giovane Oscar Wilde, era un piacevole ed allegro compagno, con i capelli lunghi e la testa piena di sciocchezze per quanto riguarda la Chiesa di Roma. La sua stanza era piena di fotografie del Papa e del cardinale Manning ". Ai primi di luglio, Wilde e Gower furono ospiti per una settimana a casa Miles in Bingham, dove il padre di Frank era un rettore. Lo stesso Gower descrisse Miles come un giovane biondo, alto e dall'aspetto molto piacevole. Tre anni dopo, nel 1879, Wilde e Miles trovarono insieme una casa a Londra, al numero 13 di Salisbury Street allo Strand. Wilde chiamava quella casa "Thames House" per la sua vista sul fiume Tamigi. L’abitazione era trasandata, vecchia e buia. Lillie Langtry ricorda che la casa era "un palazzo molto spettrale. Di quella casa però ora non ne rimane più alcuna traccia. In quel periodo infatti i due amici conobbero Lillie Langtry, un'attrice in cerca di successo dell'epoca, ed entrambi si innamorarono di lei cercando di corteggiarla come potevano,(Oscar arrivò a farle una serenata) mentre Miles le dedicava alcuni dei suoi ritratti. La Langtry all'epoca era povera e chiese quale attività potesse intrampredenre ai due, Miles le propose di dedicarsi alla floricoltura, la sua idea venne però scartata. Nell' agosto del 1880, Wilde e Miles si erano trasferiti al numero 1 Tite Street a Chelsea...ora rinumerata 44, la casa nominata da loro come "Keats House". Miles infatti aveva commissionato ad Edward William Godwin di costruirgli una casa in quella che allora era il N° 1 di Tite street , a Chelsea e vi si era trasferito dalla sua precedente residenza fuori Strand. ( interno Miles-Wilde House ) Oscar Wilde aveva vissuto con lui dopo aver lasciato Oxford nel 1878, ma è chiaro che Miles, che aveva due anni più di Wilde, era di gran lunga il partner dominante. Wilde, anche se ambizioso, non aveva soldi e poche connessioni sociali, mentre Miles aveva sia un generoso assegno dal suo ricco padre e le royalties da suoi disegni, Miles fu in grado di mantenere il suo amico con stile. In un documento della direzione delle Poste di Londra del 1881 Miles figura come l'occupante, ma non viene menzionano Wilde. Nel censimento del 1881 il nome di Miles figura come capo famiglia e descrive Wilde semplicemente come un "pensionante". Se le voci di questo rapporto fisico con Wilde sono vere, allora Miles doveva essere bisessuale come era ben noto per il suo interesse pure per le donne, le "signore della buona società" e le ragazze della classe operaia che spesso usava come modelle per le sue opere. Nell'anno che portò alla sua ultima malattia, Miles fu fidanzato con Miss Gratiana Lucy Hughes (nota come Lucy), figlia di Alfred Hughes 10 ° Baronetto di East Bergholt Lodge, Suffolk. Nel frattempo si era sparsa la voce sui dubbi sessuali di Oscar Wilde, questo era mal visto nel mondo dei cattolici, soprattutto per quanto riguarda il padre di Frank, anche perché indirettamente i dubbi coinvolgevano anche suo figlio che conviveva con lui, a questo punto obbligò il figlio in una lettera a non frequentare più Wilde. Quando Miles rivelò il contenuto della lettera, Wilde pretese di sapere se il suo amico avrebbe ceduto ai desideri del padre. Miles dipendeva dal sostegno finanziario del padre, e quindi non aveva alternative. Wilde lasciò la casa, non appena gli fu possibile imballare le sue cose. Molti furono i dipinti e disegni in cui raffigurò esponenti di spicco della società britannica, compresi quelli raffiguranti Lillie Langtry , Frances Evelyn Maynard (un altra amante di re Edoardo VII), la contessa di Lonsdale, Sir George Sitwell e sua moglie Ida e la principessa Victoria , Principessa Maud e la principessa Louise . Il suo lavoro può essere visto anche nella chiesa di Bingham, Nottinghamshire dove disegnò le vetrate; a Nottinghamshire County Cricket Club dove si può ammirare un suo lavoro del 1875..un ritratto di Richard Daft , capitano del Club, e inoltre al Museo della Città la Galleria Nottinghamshire dove è in mostra un suo paesaggio del 1878 di Cenarth.Grazie alla sua passione per la botanica importò molte specie di piante e coltivò nuove varietà. LA MALATTIA
Lillie Langtry -------------------------------------------------------- Miles the ripper? Thomas Toughill suggerì Miles come possibile sospettato di essere " The Ripper" ( Jack lo squartatore ) nei primi anni del 1970, anche se questa teoria è improbabile, visto che venne rinchiuso proprio nel periodo dei delitti nel manicomio a Bristol. La vita di Miles fu piena di misteri e incontri che segnarono profondamente la sua breve esistenza, che lo portarono a morire a soli 39 anni. Per conoscere le vicende dell'età giovanile di Oscar Wilde, puoi visitare l'altro mio blog in cui si parla di lui... http://blog.libero.it/Floorcastels/13033211.html |
Post n°144 pubblicato il 22 Novembre 2014 da MalinconieSublimi
|
Post n°143 pubblicato il 10 Novembre 2014 da MalinconieSublimi
MARIA TERESA ROSSI PITTRICE "Le magiche atmosfere di una Pittrice di talento"
La sua arte mi riporta alla mente quella dei pittori del passato, quando l'arte sapeva ancora emozionare.
TESTO DI
|
Post n°142 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da MalinconieSublimi
Ringrazio di cuore la scrittrice... ANTONELLA COLCER ....per aver creato due bellissimi acronimi con il mio nome e cognome... ----------------------------------------------- Ecco l'acronimo di GIULIANO... ...a seguire, l'acronimo di PIANCASTELLI... ANCORA GRAZIE ALLA TALENTUOSA SCRITTRICE!... Per aver saputo cogliere la mia anima Vittoriana. J.P. |
Post n°140 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da MalinconieSublimi
|
Post n°137 pubblicato il 19 Settembre 2014 da MalinconieSublimi
IL MAESTRO SESTOLORD... "L'anima misteriosa di un artista d'altri tempi" "IL MARCHIO SESTOLORD" A volte ci sono doni inaspettati, poche righe che possono far tremare il cuore. Essendo un artista sono abituato ad essere giudicato nel mio operato, ma certi giudizi colpiscono più di altri, quando a esternarli è un artista di fama, oltre ad essere uno studioso di Lord Byron apprezzato a livello internazionale. Le sue parole come pietre preziose hanno adornato la mia vanità....e mi permetto di riportarle...
Ringrazio anche il Director Galerie Sestolord Memorie Blu Oltremare, Paris, France.... Francy Petriccione ---------------------------------------------------------------------------------------------------- IL MAESTRO SESTOLORD A servizio dell' arte, la genialità del Maestro Sestolord Cody LaVada - New York, USA Il misterioso Sestolord, i cui capolavori creativi solo recentemente sono diventati accessibili al pubblico per sua stessa volontà, deve essere considerato uno degli artisti più enigmatici dell' era moderna. Al di là del tempo, via via che il suo nome diventa sempre più conosciuto a livello internazionale, la sua influenza continua a crescere e già, nel breve corso di pochi anni, il meraviglioso artista è riuscito a raggruppare un seguito di ammiratori e fan devoti ai suoi lavori e ispirati dalle sue creazioni. Non c'è alcun dubbio che il suo nome, in questa veste, continuerà a vivere e a esistere allo stesso modo in cui gli artisti che ha sempre ammirato sono sopravvissuti. La carriera di Sestolord è avvolta nel mistero e dal momento che alcuni aspetti sono stati svelati, la sfuggente vita di questo artista promettente intriga moltissimo il suo pubblico. L'anonimato sembra essere talmente vitale per lui che la sua essenza rimane viva puramente attraverso le opere che ha creato. Il suo pseudonimo attuale, Sestolord, è nato nel 2010 in onore del suo adorato scrittore, Lord Byron. Per di più, deve molto a Byron, dal momento che si tratta del più recente poeta che ha ispirato Sestolord a creare il suo ultimo libro, da cui è sgorgata l'acclamata mostra che ha proiettato Sestolord nell' occhio del pubblico. Ciò che si conosce è che l'artista è nato a Parigi negli anni ‘60 con origini italiane. Dopo i numerosi corsi che hanno suggellato il suo amore per le arti, la letteratura, la cultura e antropologia presso università che hanno spaziato dalla Francia all'Italia, dalla Svizzera al Sud-Est Asiatico, Sestolord si è laureato in Lettere e Filosofia, confermando il suo talento e le competenze che i corsi gli avevano trasmesso. È membro della “Societè des Gens de Lettres de France” ed è il fondatore di “Identite Unique” – un movimento che combatte la discriminazione in tutto il mondo, come le disuguaglianze di genere. Uno degli amori più durevoli di Sestolord, all' interno del mondo dell' arte, è stato per il poeta Lord Byron. Per oltre 20 anni, Sestolord ha continuato a studiare meticolosamente i lavori, le opere e la vita di Byron, fino quasi a dedicare la sua vita e la sua arte alla memoria del poeta inglese. Sestolord ha prestato molto interesse ai viaggi e alla corrispondenza di Byron, come si evince dalla sua più recente mostra "Ricordi dalle lettere e pensieri di Lord Byron rievocati da Sestolord in grafite". Questa mostra è stata motivata da una serie di disegni ispirati a Byron che costruiscono una chronica dei viaggi italiani del poeta e delle relazioni che ha intessuto durante i mesi del suo soggiorno in Italia. Piuttosto che aderire ai rigidi contenuti biografici, Sestolord ignora tutto ciò che è canonico e concentra le sue energie artistiche nel ricreare le relazioni sociali e interpersonali che Byron sviluppò mentre era in Italia, durante il periodo in cui soggiornó in posti magnifici come Milano, Bologna, Roma, Este, Bagnacavallo, Pisa, Livorno, Albaro e ovviamente la stupenda Venezia. Sestolord permette a chi osserva la sua arte di essere trasportato indietro nel passato e, dal momento che si è avventurato per l'Europa sull' onda del suo sforzo creativo, di viaggiare accanto a Byron. Anche se Sestolord si focalizza sull' atmosfera sociale della vita di Byron, come il suo coinvolgimento con diverse personalità del mondo letterario, come Percy e Mary Shelley, Lady Blessington e Goethe, molto raramente rappresenta figure umane nelle sue opere. Esposizione a Palazzo Albrizzi.. Venezia A dimostrazione di questo, lo stesso Byron non è mai disegnato nei quadri di Sestolord, piuttosto la sua essenza è suggerita e ricreata dalle suggestioni, un frequente fil rouge. Invece di rappresentare deliberatamente i suoi soggetti umani, Sestolord riempie i suoi quadri con oggetti e luoghi che hanno abitato o con cui erano coinvolti: teatri, palazzi, scrivanie, carrozze, oggetti tangibili che sono sopravvissuti a lungo dopo che coloro che li hanno utilizzati sono morti, come succede con le opere d'arte. Le opere d'arte del Maestro Sestolord sembrano certamente permetterci di voltare indietro la pagina e riportarci nel 1700 - 1800, possiamo addirittura sentire Byron declamare le sue poesie. Nel 2011, dopo anni di intense ricerche sulle opere e sui viaggi di Byron, Sestolord ha completato un libro raccogliendo 27 dei suoi lavori ispirati a Byron. È stato un viaggio profondamente personale e introspettivo che ha portato Sestolord incredibilmente vicino alla sua musa. Ha intrapreso gli stessi viaggi che fece Lord Byron, visitando gli stessi paesi e trovandosi nelle stesse esperienze di Byron. In questo modo, il libro è utile non solo come prova del potere immortale dell'amicizia, dell' emozione e del viaggio ma corrisponde a un lavoro biografico che unisce Sestolord a Byron per sempre. Il libro successivamente si è espanso fino a trasformarsi nella mostra di Venezia. Venezia è sempre stata un luogo molto speciale per Lord Byron e Sestolord ha dedicato 6 intere opere al soggiorno del poeta nella sua amata città. In effetti, la città ha dimostrato di essere così coerente nel proseguimento della collaborazione artistica tra i vivi e i morti che è stato proprio a Venezia che si é tenuta l'acclamata esposizione. L'Associazione Culturale Italo Tedesca, che ha sede a Palazzo Albrizzi, ha creato un intimo e magnifico percorso espositivo che illustrasse la stupenda unione tra tre brillanti artisti: Sestolord, Byron e Goethe. Il progetto espositivo é stato chiamato “Goethe e Byron: viaggiatori europei sulle orme del mito classico” e sarà visibile fino al 3 aprile. Comprende due mostre in contemporanea, entrambe ad ingresso gratuito, che mettono in vetrina le meraviglie di Byron e Goethe all' interno del maestoso palazzo di cui Byron un tempo era così appassionato; se si ascolta con attenzione si può quasi sentire l'eco della sua voce risuonare attraverso le pareti. La mostra "Disegnato tutto il giorno - Disegni italiani di Goethe" è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra diversi partner e la Casa di Goethe di Roma. Parallelamente si sviluppa la personale di Sestolord che venera il genio di Byron, reso nelle opere realizzate in grafite. I suoi quadri hanno piccole dimensioni ma grandi e importantissimi obiettivi, dal momento che non racchiudono solo immagini, ma anche idee, personalità, anime e storie. Le loro misure obbligano a prestare attenzione alla loro presenza: lo spettatore deve avvicinarsi alle opere, fissare le linee tracciate che a prima vista potrebbero essere scambiate con semplici schizzi ma che una volta analizzati fioriscono in brillanti lavori pieni di dettagli che completano una chronica dei viaggi e delle avventure del'idolo di Sestolord. Si può arrivare vicini al suo lavoro ed esaminarlo a fondo, leggendo la geografia delle linee come più si desidera. L'esposizione è stata intima e personale, mostrando le 27 opere d'arte tratte dal libro di Sestolord, mentre musica sontuosa era suonata dal vivo all’incedere a palazzo, il clima era davvero molto elegante e riportava in vita Byron e Goethe, risorti dal loro passato. I rappresentanti di ArtTour International erano sul posto per la splendida mostra, estasiati dalle meraviglie che erano state preparate per fare un salto nel passato. I temi toccati dalle opere d'arte spaziano dai viaggi alla conoscenza delle arti, alla letteratura. È stata un' esibizione variegata che ha introdotto senza alcuno sforzo il pubblico al virtuosismo di Sestolord, mentre simultaneamente si è formata un' unione tra il presente e il passato, creando un connubio senza precedenti che permette ad artisti di epoche diverse di essere insieme in una maniera che non si sarebbe mai pensato possibile. Il risultato è stato un viaggio nel passato sostenuto grazie all'etereo mondo dell' arte. Sestolord è rappresentato dalla Galerie Sestolord Memorie Blu Oltremare, che si trova a Parigi. Il Direttore, Francy Petriccione , ha aiutato a rendere possibile la mostra di Sestolord. Il nome della sua galleria ha diversi significati sfuggenti, misteriosi come l'artista stesso. La parola italiana“memorie”è usata per riferirsi ai tempi passati e per sottolineare i collegamenti che Sestolord sente di avere con il passato, soprattutto con le epoche classica e romantica. “Blu” rappresenta da un lato il colore preferito dell' artista, dall' altro é il colore che dovrebbe rappresentare la purezza, l'anima e l'acqua. Infine“oltremare”, si riferisce all' oceano e alla passione di Sestolord per i viaggi; é anche la parola che sta ad indicare l'importanza di superare i limiti fisici e psicologici. É un nome davvero molto dettagliato e specifico per un'attività, con tante sfumature come l'identità di Sestolord. La bravura di Sestolord, comunque, non è confinata al regno dell' arte. No, nel 2011 è stato fondato il marchio “SESTOLORD”, specializzato in collezioni d'abiti di alta moda e gioielleria ispirata ai propri disegni. Ogni pezzo è completato dal logo del marchio, una vasta firma avviluppata fatta dal maestro in persona. Le occasioni per vedere i prodotti sono incredibilmente esclusive e spesso disponibili solo su invito o attraverso appuntamento, dal momento che i prodotti sono altamente ricercati e desiderati. Sembra difficile credere che pochi anni fa il nome di Sestolord fosse rinchiuso nell' oscurità quando nel giro di poco tempo si sta guadagnando così tanta attenzione e acclamazione attraverso qualsiasi forma d'arte, dai quadri, ai libri alle collezioni d'alta moda. Mentre ancora tanto di questo Maestro rimane nascosto nel mistero, una cosa sembra certa: il suo genio continuerà a splendere ancora a lungo in futuro e rimarrà indelebile come i nomi dei suoi idoli. "Palazzo Albrizzi è la sede veneziana dell'Associazione Culturale Italo-Tedesca e hanno chiesto alla Galleria di partecipare in una complessa connessione tra Lord Byron e Goethe attraverso il ruolo artistico e letterario del Maestro Sestolord. Il risultato è un gran successo, un ponte culturale che unisce paesi distanti, punti di vista diversi e epoche lontane. È stato veramente fantastico avere l'opportunità di presentare il libro e le opere del Maestro Sestolord tra le stesse pareti che tanti anni fa ascoltarono la voce di Lord Byron mentre creava, discuteva e leggeva i suoi capolavori!" Giulia Spagnesi, Curatrice della mostra “Ricordi dalle Lettere e Pensieri di Lord Byron rievocati da Sestolord in grafite” MI SEMBRA GIUSTO CONCLUDERE QUESTO POST DEDICATO AL MAESTRO SESTOLORD, CHE INCARNA LA VERA ESSENZA DI LORD BYRON, CON IL TV MOVIE DELLA BBC...BYRON 2° PART -----------------------------------------
|
Post n°136 pubblicato il 12 Settembre 2014 da MalinconieSublimi
Percy Bysshe Shelley...Villa Magni Lord Byron...Castello di Terenzo PORTRAIT OF PERCY BYSSHE SHELLEY ----------------------------------------------------------------------- SCANDALO E GENIO A LERICI. VILLA MAGNI SHELLEY ( Lerici ) Villa Magni è nota per essere stata, quando era di proprietà dei marchesi Ollandini, residenza, dall'aprile al settembre 1822, di Percy Bysshe Shelley. Shelley e sua moglie Mary, erano giunti in Italia attorno al 1820 e si erano stabiliti a Pisa. MARY SHELLEY L'irrequieto poeta si era spinto a cercare altri luoghi nei dintorni; aveva scoperto le colline di Lerici, ne era rimasto estasiato dal paesaggio allora incontaminato, ed aveva affittato una barca con la quale percorrere tutto il golfo della Spezia. Nel corso delle sue escursioni aveva scoperto il suo luogo ideale in quella casa Magni che si trovava appena fuori dal borgo di San Terenzo, con l'uscio direttamente bagnato dall'onda del mare e con alle spalle le ripide pendici del promontorio di Marigola, immerse in un bosco naturale la cui atmosfera era quella di un perfetto e romantico parco, con i suoi splendidi noci e lecci. LA VILLA IN UNA FOTO D'EPOCA La villa era descritta come la "bianca casa sul mare", su cui si affacciava col caratteristico porticato ad archi, costruito proprio sugli scogli, ed isolata a levante dal paese guardava al promontorio che chiudeva la cala a Levante, verso Lerici. L'amico Edward Trelawny descrive la casa scoperta da Shelley come un costruito rustico, con uno spazio a pianterreno senza pavimento, utilizzato per le barche e le loro attrezzature, ed un unico piano superiore, con la sala centrale e quattro stanze; poi un caminetto per cucinare e una veranda affacciata sul mare sopra il portico. E qui Shelley sentiva di poter vivere a contatto con la sua ispirazione artistica. VILLA MAGNI SHELLEY OGGI Gli Shelley si stabilirono in villa Magni nell'aprile del 1822 e qui richiamarono numerosi amici, tutti venuti ad abitare con loro in una sorta di comunità, trascorrendo giornate dedite alla letteratura, alle passeggiate, alle gite in barca. Una vita da artisti totali, estranei ad ogni regola e convenzione sociale, che vivevano già nel mondo dell'utopia predicando l'amore libero. Con Shelley c'erano la moglie, Mary Shelley (figlia di William Godwin e autrice del Frankenstein), il figlio Percy Florence e tutta l'"allegra brigata" di villa Magni, con Claire Clairmont, sorellastra di Mary, Edward e Jane Williams, John Trelawny, e molti altri. INTERNO VILLA SHELLEY Il loro regime di vita era in ogni suo aspetto agli antipodi di quello vigente nel borgo marinaro, per la promiscuità scandalosa e incestuosa - il grande poeta intratteneva una relazione con la cognata e con Jane Williams -, e per l'esibizione di ricchezze, cultura, e per la pratica del nudismo. Era impensabile per le abitudini dei notabili locali il fatto che persone di elevato ceto sociale abitassero una casa senza mobilia, dormissero su pagliericci prestati dagli abitanti, e che alla baia arrivassero continuamente ospiti che si fermavano a dormire nella villa, e che gli abitanti della casa, la coppia di poeti e i bambini compresi, praticassero il nudismo all'aperto.
Il poeta era sempre superiore a questi piccoli fatti della vita, e peraltro sempre generoso e disinteressato. Mary era commossa dal fatto che dopo aver riscosso dalle varie banche i frutti delle sue rendite, tornava con l'enorme borsa piena di monete e la rovesciava sul tavolo dividendola nei mucchietti per amici e familiari, senza nulla tenere per sé, a parte quanto gli serviva per la barca e i libri. LORD BYRON Villa Magni in quel periodo fu un continuo andirivieni dalla spiaggia alla barca, dal mare a casa; e tutto era bagnato e pieno di sabbia. L'arrivo più famoso fu quello, il 13 giugno, della Bolivar di Lord George Byron, che irrompeva nelle calme acque della baia sparando sei colpi di cannone per salutare gli amici. Lord Byron fu ospite degli Shelley a villa Magni, ed in questa occasione, grande nuotatore quale era al contrario di Shelley, effettuò la sua traversata a nuoto da Porto Venere a San Terenzo. Nella vita quotidiana il capitano Roberts impartiva lezioni di vela, e William si sforzava di insegnare a Shelley a nuotare per poter navigare in sicurezza; ma il poeta si sentiva superiore a questa necessità, prendendola in scherzo, anche se recentemente aveva dovuto essere salvato da Byron nel lago di Ginevra mentre stava per affogare. RITRATTO DI LORD BYRON IN ETA' GIOVANILE Mary quando usciva in barca si inginocchiava appoggiando la testa sulle ginocchia di Shelley e si lasciava andare al vento. Shelley ebbe sempre un rapporto complesso con l'acqua e quindi col mare; in un dialogo poetico aveva concluso con il Se non puoi nuotare non ti fidare della Provvidenza; ed anche aveva il bisogno di imbarcarsi per inseguire la morte. In visione una bambina che aveva visto viva era emersa dal mare tendendogli le braccia, ed in mare aveva detto nelle sue esplorazioni, fissando la superficie delle acque, "ed ora fissiamo insieme il gran mistero". Ed altri presagi di morte nel mare venivano dai dialoghi con Claire Clairmont e Jane Williams. Mary Shelley era incinta, il parto si preannunciava difficile, e Shelley le stava vicino, felice davanti a quel mare. Gli Shelley non avevano confidenza con la popolazione locale, della quale diffidavano, considerandola rozza e ignorante, non piacendo loro neppure il suono del dialetto. Quello che loro interessava era il paesaggio del golfo di Lerici, ne godevamo la sua bellezza ma allo stesso tempo presagivano la tragedia romanticamente celata in tale sublime panorama. Durante le uscite in barca Percy compose gran parte del frammento The triumph of life. Mary il 16 giugno rischiò di morire per aborto spontaneo; Percy arrestò l'emorragia immergendola in acqua ghiacciata. Per Mary egli era "troppo bello", non di questa terra, le faceva giungere sinistri e funebri presagi portandola ad esplorare l'irreale. Shelley coltivava sempre i suoi grandiosi progetti, e per questo aveva acquistato una goletta, commissionandone la costruzione. Essa arrivò a San Terenzo il 12 maggio; era il Don Juan, che Shelley ribattezzò Ariel. Come l'Ariel attraccò per la prima volta a San Terenzo, Mary ebbe la visione della morte che si stava insinuando nella loro vita. Contemporaneamente Percy aveva programmato il suo viaggio a Livorno per incontrare Leigh Hunt, giunto dall'Inghilterra per realizzare un progetto il cui ideatore era stato Shelley. Hunt, Shelley e Byron dovevano infatti dar vita al loro nuovo giornale, The Liberal, che avrebbe dato voce alla loro idea di rivoluzione. Il 1º luglio Shelley partì per Livorno incontrandosi con gli amici Byron, che a Pisa era ospite della contessa Teresa Guiccioli, e Hunt. Al ritorno, l'8 luglio, l'Ariel è sorpreso da una tempesta. Il naufragio avvenne a dieci miglia da Viareggio ed i corpi di Percy Shelley, John Williams e del mozzo Charles Vivian furono ritrovati solo dopo dieci giorni. Subito il corpo di Shelley viene seppellito nella sabbia del litorale per poi essere riesumato e bruciato perché nessun corpo che arrivi dal mare può essere seppellito, per evitare il possibile contagio di peste. Ma non sarà un semplice rogo, bensì una pira che ricorda le cerimonie funebri degli eroi omerici, sul litorale di Viareggio. La cremazione avverrà il 15 agosto, alla presenza di George Byron, di Leigh Hunt, di John Trelawny, accorsi a rendere l'ultimo saluto al poeta; sulla pira furono versati incenso, vino e olio secondo la tradizione classica; l'evento è immortalato dal pittore francese Louis-Edouard Fournier. L'ULTIMO SALUTO AL POETA SHELLEY A Villa Magni li attendeva Mary Shelley, reduce dalla gravidanza mancata e dai presagi da tempo percepiti; presagi che in ultimo avevano preso anche lo stesso Shelley, che il giorno prima di naufragare aveva sognato un defunto sotto un velo bagnato per scoprire subito che quell'uomo era lui. Le sue ceneri saranno infine sparse il 21 gennaio 1823 nella parte alta del cimitero protestante di Roma, nei pressi della Piramide di Caio Cestio, simbolo funerario che collegava l'Antichità all'Eternità. Il cuore, che era rimasto intatto, racchiuso in un cofanetto, venne consegnato a Mary Shelley. A Villa Magni restò solo Mary, sino a metà settembre. Quindi partì per Genova; viaggiò portando con sé il cofanetto che racchiudeva il cuore di Shelley assieme a Byron, che aveva lasciato Pisa il 22 settembre 1822 e, presa con sé Teresa Guiccioli, era partito con una vecchia carrozza a quattro cavalli piena di libri, indumenti, alcuni cani, due scimmie. TERESA GAMBA GUICCIOLI A Genova Mary fu raggiunta dalla famiglia Hunt. Trascorse un anno a Genova, "la splendida città che si specchia nelle acque azzurre del Mediterraneo"; nella città era anche Byron, ospite in villa Saluzzo ad Albaro. Infine Mary il 25 luglio 1823 ripartì per l'Inghilterra; Byron invece partiva per la Grecia, da dove non avrebbe più fatto ritorno. IL CASTELLO DI TERENZO Il castello di S. Terenzo è un altro dei luoghi cari a Byron e a Shelley. Un altra meraviglia del golfo dei poeti , così denominato perchè nei secoli furono moltissimi gli artisti che scelsero questi luoghi per trovare la pace necessaria per creare. Ma Byron e Shelley furono certamente quelli che maggiormente lasciarono una traccia indelebile del loro passaggio. Purtroppo tutto questo non è valorizzato come meriterebbe. Ritengo che parlare di Lord Byron sia sempre doveroso e importante, a prescindere da chi ne parla e come ne parla. LORD BYRON Purtroppo però quando il Maestro Sestolord ( grande studioso e ricercatore sulla vita e le opere di Lord Byron ) ha mandato sul posto il Direttore Francy Petriccione, in previsione di un importantissimo evento dedicato a Lord Byron, hanno trovato un amara sorpresa. Durante i vari sopralluoghi per l'organizzazione dell'evento infatti, trovarono sempre una parte del castello di San Terenzo chiusa, perdendo così tempo, viaggi ed esborso di denaro. Nell'ultimo tentativo di sopralluogo poi, hanno avuto l'amara sorpresa di trovare diverse aree delle due terrazze del castello transennato. Quindi, evento revocato. E' molto triste quando una nazione invece di preoccuparsi di promuovere l'arte e la cultura, fa di tutto per ostacolarla!
|
Post n°135 pubblicato il 08 Agosto 2014 da MalinconieSublimi
Maura Salsi ( Pittrice ) "FRAMMENTI DI ANIMA SU TELA" La pittrice Maura Salsi da sempre esprime le sue emozioni attraverso la pittura. Nasce in emilia e manifesta fin da bambina un profondo amore per l'arte e il bello in generale, che esterna realizzando disegni di paesaggi, animali, ecc. Questa passione l'accompagna nel corso della vita, ma il lavoro, la famiglia e gli impegni, non le permettono di dedicarcisi come vorrebbe. La pittura però è una presenza costante, un angolo tutto suo che le permette di esternare la sua interiorità. Quando un grande dolore purtroppo attraversa la sua vita, l'arte diventa quasi una terapia contro la sofferenza, e la porta a creare opere piene di fascino e suggestioni, facendola diventare una pittrice professionista.
Nella sua ricerca del bello e della perfezione, si avvale della collaborazione di valenti maestri.
La sua è un arte che seduce ed emoziona riportando alla mente atmosfere d'altri tempi, ed appassiona collezionisti e amanti dell'arte in generale.
I suoi sono realmente "Frammenti di anima su tela", perchè in ogni sua opera c'è una piccola parte di lei.
La pittrice Maura Salsi realizza anche opere su commissione, cercando di andare incontro alle esigenze del cliente.
Chi fosse interessato a commissionarle un dipinto o a chiedere informazioni sulla sua arte, può contattarla al seguente indirizzo mail....
Mi sembra giusto concludere questo post dedicato all'artista emiliana Maura Salsi, con alcune sue parole..... Il mio desiderio é poter cogliere gli
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: MalinconieSublimi
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 104 Prov: EE |
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
2000...MATTEO EDITORE
LA MIA INTERVISTA SU 2000
Rivista di Arte, Cultura e Spettacolo
http://blog.libero.it/Piancastelli/11388327.html
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
ULTIMI COMMENTI
SAATCHI GALLERY LONDON
MENU
L'ARTE DI PIANCASTELLI NEL MONDO
&&&&&&&&&&&&&&&&&
VISIT MY BLOG...
Floorcastles College
GIGARTE
Le immagini presenti nella Sezione FOTO, nel BLOG e nel Profilo sono state realizzate interamente dal Pittore Giuliano Piancastelli il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione delle foto. La riproduzione anche di sole parti del materiale pubblicato, foto degli interni dello STUDIO D'ARTE PIANCASTELLI o dei dipinti è rigorosamente vietata, senza il consenso dell'autore, pena....Denuncia alla Polizia Postale. Sono consentiti i link da altri siti senza necessità di previo consenso da parte del pittore.
AREA PERSONALE
FAENZA..LOCATION PIANCASTELLI
VICTORIAN LOCATION
Studio D'Arte Piancastelli
OLTRE IL CANCELLO.......
Inviato da: MalinconieSublimi
il 13/03/2023 alle 14:22
Inviato da: Francesco Baruzzi
il 09/02/2023 alle 21:54
Inviato da: MalinconieSublimi
il 13/05/2021 alle 00:04
Inviato da: Daniele
il 12/05/2021 alle 20:37
Inviato da: Anna
il 10/04/2020 alle 15:25