Piazza delle Erbe

cavalieri


Mentre il fogliaccio del camerata Feltri apre la prima pagina con la graziosa immagine di un tappo a forma di Berlusconi che, sparato da una bottiglia di spumante, si fionda sul culo a mortadella di Prodi (humour inglese che certo la sinistra non può comprendere...), io, che chissà perché voglio essere ottimista almeno in politica e aspetto a incazzarmi per la clamorosamente stupida caduta del governo Prodi, vi lascio alle parole di uno molto più bravo di me, alla fantastica Amaca di Michele Serra su Repubblica di oggi:I Cavalieri dell'IdealeSI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l'onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c'erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo. Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d'oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell'applauso ai Cavalieri dell'Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.