Piazza delle Erbe

c'è qualcosa di nuovo nell'aria, anzi d'antico


Ascolto e riascolto Twelve di Patti Smith. La signora ha sempre classe da vendere, una voce meno aggressiva ma non meno incisiva, la scelta delle canzoni è imprevedibile e sorprende più di una volta. Però. Però sono cover. È pazzesco come in questo periodo mi imbatto quasi solo in cover o raccolte. Per carità, roba d'eccellenza. Gli Avion Travel che interpretano Paolo Conte. Jannacci che reinterpreta se stesso e se ascolti Bartali in coppia con Paolo Conte (sì, ancora lui, quello che diceva che non avrebbe mai fatto duetti…) e non ti emozioni e non ridi e non vorresti essere lì mentre incidono, sei proprio un asino. Tom Waits col suo triplo disco di scarti di lusso (ho deciso: il secondo, Bastards, è un capolavoro). Tosca che rivisita Gabriella Ferri mostrando enorme coraggio e grande presenza scenica (prima ancora che un disco, Romana è uno spettacolo teatrale). Insomma, belle cose ma nessuna novità. Sarà che è già stato detto – pardon, cantato – tutto? Chi mi sa consigliare qualcosa di totalmente nuovo, che non sembri il clone di Freddie Mercury, un brutto inedito dei Beatles o il Tom Waits de noantri?