Piazza delle Erbe

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Se si sorvola sull’imbarazzante somiglianza fisica con Mr. Bean, Zapatero è un mito, è quello che la sinistra italiana al potere potrebbe essere e non sarà (probabilmente) mai, attaccata com’è ad abiti talari e partiti da zerovirgola. La sua ultima idea, un po’ retrò ma chissà forse utile a salvare gli spagnoli dall’appiattimento anglofono (anche se loro, come i francesi, sono molto più legati alla propria lingua), è quella di salvare le parole in disuso, spesso inutilmente rimpiazzate da termini inglesi. Qualche giorno fa, Repubblica, cogliendo la palla al balzo, ha proposto una specie di sondaggio tra i lettori, selezionando però alcuni fra i lemmi più inutili del nostro lessico. Ma d’altra parte, visto l’andazzo, più che ridare vita a parole inusuali, forse dovremmo provare a ridare un senso a quelle più comuni: la sventata disinvoltura con cui si usano termini quali libertà, liberismo, terrorismo, emergenza, uso criminoso, mi fa molta più paura di scorregge mediatiche quali killeraggio e trend negativo.