Piazza delle Erbe

oublier palerme


La mia città è un vecchio che insegue le donne ma non si ricorda più perché.La mia città è un mobile: sta lì e sembra inerte, mentre ferve il lavoro dei tarli.La mia città è pigra, persino troppo pigra per essere egoista.La mia città non vuole l’alternanza degli uomini o dei partiti, vuole e ottiene sempre l’alternanza dei padroni.La mia città era un caos che non aveva mai preteso di essere ordine; poi la mafia se n’è accorta.La mia città ha pensato di essere diventata furba; la mafia, nel frattempo, lo è diventata davvero.La mia città vorrebbe due martiri da piangere nuovi di pacco: purtroppo o per fortuna non li avrà.La mia città dorme o sonnecchia davanti alla tv mentre i cartelli pubblicitari fuori inneggiano solitari che la città è viva.La sua squadra di calcio è vorrei ma non posso; la mia città è vorrei ma non voglio.La mia città si è arresa senza che nessuno le abbia puntato un’arma contro.La mia città è il ritratto appena deformato dell’Italia.La mia città non è più da tanto tempo la mia città.P.S.: la foto è tratta dal sito www.francobrain.com, se richiesto sono pronto a toglierla, ma mi piaceva troppo.