Piazza delle Erbe

è la new economy, baby!


Squilla il telefono. Penso che sono passate le otto e mezza di sera e non può essere nessun rompicoglioni... Lo è. «Buonasera sono G.N. (cognome e nome, come i carabinieri!) della Telecom». Cazzo! «Le dico subito che questa non è una telefonata a scopo promozionale. È che per la legge sulla privacy…». Smetto di ascoltarlo. Anzi no, come nella vecchia pubblicità Amplifon “sento la voce ma non capisco le parole”. Ma quanti anni ha? Non posso liquidarlo così, ha passato la quarantina di sicuro, e parla anche un discreto italiano. Mi si stringe il cuore. Per un attimo penso con commiserazione a me stesso che, pur avendolo, cerco un nuovo lavoro. Ma è un attimo. Poi mi si stringe il cuore e basta. «Sì, la ringrazio, buonasera»: ho appena firmato la mia condanna a mille telefonate promozionali Telecom, meno male che a casa non ci sto mai.