Piazza delle Erbe

don’t throw it (in the w.c.)


Ci sono giorni in cui mi sento una poesia di cui ci si vergogna, scritta su un foglio di carta ora appallottolato, in cima a un cestino che nessuno vuole svuotare. Ogni tanto il foglio viene ripescato, disteso, riletto. Un giorno con tenerezza, l’indomani ridendo, il giorno dopo con pudore, un altro ancora con disgusto. Ma è un attimo: riappallottolato, il foglio torna in quel cestino che, per un motivo o per un altro, nessuno vuole svuotare.