Piazza delle Erbe

bruce 1.1


Io, come la maggior parte di quelli della mia generazione, il Boss l’ho conosciuto nel 1984 con Born in the Usa. È stato il primo cantante straniero “serio” che abbia considerato, e poi quel disco (in realtà soprattutto I’m on fire e Dancing in the dark) mi ricorda la mia sfigata adolescenza senza donne, della quale non ho nessun rimpianto ma a cui, magari dopo qualche bicchiere, riesco a guardare con una specie di tenerezza. Detto questo, ieri Springsteen era a Milano e io ho avuto la fortuna (perla rara di quest’anno) di acquistare i biglietti via internet, due mesi fa, mezz’ora dopo l’inizio della prevendita. 80 carte ma Bruce mica viene tutti i giorni... (beh, oddio, il 25 giugno è di nuovo qua). Comunque, alla luce di questo concerto e ben lungi dal voler fare una recensione, vi metto a parte delle seguenti considerazioni:avrà l’aria un po’ bolsa da vaccaro con troppi capelli in testa per la sua età (nessuna invidia, giuro!), ma quell'uomo è sempre un grandeavrà anche dovuto leggere i cartelli che gli hanno incollato per terra, ma almeno è uno dei pochi artisti stranieri che si sforza di parlare in italianoadoro Little Steven, specie da quando somiglia a Danny De Vito; però dovrebbe rassegnarsi alla sua calvizie e lasciare la bandana al mefistofelico nano di casa nostrami piace moltissimo anche Max Weimberg, quel flippato impiegato del catasto che suona la batteria da dio; per non parlare poi di Clarence Clemons, che con quel sax può dire quello che vuole (ehm, solo una cosa: qualcuno può dirgli con gentilezza che le audizioni per i comprimari di Starsky & Hutch si sono chiuse da un pezzo?)i concerti di Springsteen attirano frotte di gayi vigili di Milano hanno un senso dell’umorismo che neanche il nano di cui sopra: vedendoci esitare nell’attraversare la strada, uno ci ha chiesto se volevamo essere presi per manoprolificano le donne bioniche. Ora vabbè che è l'omo che add'a puzza', però com'è possibile che la ventenne e la quarantenne (entrambe peraltro molto belline) che mi sono ritrovato accanto profumassero anche dopo essersi agitate per due ore e mezza di concerto?la differenza di età in una coppia comincia finalmente a essere considerata una minchiata, o forse era solo un fortuito caso astrale se ieri sera ne ho viste così tanteil romanticismo non era proprio il perno della serata ma, quando è partita She’s the one, ho pensato che su di lei ci stava proprio beneP.S.: ho cambiato titolo al post per due motivi: primo, per le fondamentali integrazioni che mi sono venute in mente dopo qualche bicchiere di Pelaverga; secondo, perché ho scoperto che la Datch fa vestiti. Miiiiiii, come sono antico!!!