Piazza delle Erbe

quasi come ciàula


L’aria è pungente, domani nevicherà, ma non t’importa. Chi ti ha accompagnato a quella lagnosissima riunione ha scaricato la batteria dell’auto e sei rimasto mezz’ora ad aspettare. Pfui! In giro ci sono miliardi di volgari cavallette che invadono i negozi. Non ti tangono. Impazzito? No, hai appena guardato l’orologio ed è incredibilmente presto. Hai mezzo pomeriggio libero, due ore che ti sembrano il doppio. Le respiri, vorresti mangiarle. Ti senti emozionato come quel minatore pirandelliano, primo ricordo letterario della tua preadolescenza, che per la prima volta vede la luna. Sì, un altro orario è possibile. Magari in un’altra città.
L'ora esatta © Piazza delle Erbe 2005