Piazza delle Erbe

del perché di piazza delle erbe


Finimmo in quella piazza fighetta e modaiola perché ci assicurarono che lì si poteva tirar tardi. Eravamo in mille ma sembrava ci fossimo solo noi due. Ridemmo e scherzammo come se ci conoscessimo da mesi, noi che ci rivolgevamo la parola da 24 ore. Come fosse la cosa più normale, parlammo di una bambina e di come sarebbe stata, a chi avrebbe potuto somigliare e come l’avremmo comunicato al tuo fidanzato di allora. Pensammo insieme allo stesso nome e ci sembrò un segno. Scherzavamo ma qualcosa nei nostri occhi diceva che sotto sotto avremmo fatto sul serio. Quando m’inventai il blog, era finita da pochi mesi. Ho pensato spesso di cambiargli il titolo: quel luogo sembra lontano, tu sei lontana, quella bambina non nascerà. Volente o nolente, però, io ormai sono Piazza. Uno che nel frattempo ha fatto altri disastri, uno a cui tocca sempre spiegare un sacco di cose, uno che oggi compie un anno di blog. Il vino è di quelli che ti piacerebbero; l’ho anche aperto bene, ché dai e dai ho anche imparato a togliere la capsula come si deve.Prosit, ovunque tu sia.P.S.: cin anche a tutti i bloggamici, quelli veri, che cominciano a essere tanti. E naturalmente cin a te che gioco ad aspettarti sulle scale e dico torna quando vuoi...