Piazza delle Erbe

r.


Strano personaggio R. Versione ebrea e meno grassa del tuo amico P., è in giro per il mondo un giorno sì un giorno pure, con idee che non sai come riesce quasi sempre a vendere. Passa a trovarti dopo più di un anno che non lo vedi e, in un inglese che hai imparato a capire, ti racconta di storie e personaggi che sembrano troppo inventati per non essere veri. Mezz’ora d’aperitivo ed è già oltre, e chissà dove va. Tu resti qui, in questo bar che ti vede poco, con un sorriso da cinema e gli occhi sul culo della ragazza che lo accompagna: li vedi uscire e vedi te stesso rimanere, come un pianosequenza con una lunga carrellata all’indietro. Ci starebbe bene un altro Traminer, e magari un toscanello che ammazzi l’eternità di questa pausa pranzo. Ci vorrebbe un tavolo fuori e una primavera che duri un po' più di un paio d’ore. Magari è l’anno buono per andare a trovarlo al suo Paese. Sempre che lui sia a casa.