Piazza delle Erbe

dieci piccoli indiani


A e B tornano nei loro Paesi, C è ricco, D lo diventerà sposandosi, G e H aprono un locale, I... boh, comunque se ne va. Al telefono E. mi sgrana questo rosario di dimissioni e si capisce che vorrebbe dirmi (e che piange per) altro ma io non so più ascoltarla, non stasera, non così, e il telefono rende solo falsamente più facile la situazione. Penso solo che da mesi vorrei andarmene anch'io e non ci riesco. Penso allo sconfortante dialogo avuto qualche settimana fa in un sushi bar milanese con una sconosciuta. Lei lavora nella moda ma a vederla non diresti, ha la mia età ma ne dimostra di più, è in pausa pranzo mentre io aspetto di infilarmi al cinema. Mentre scorrono i piatti sul nastro trasportatore, tra un miso e un sushi il discorso finisce sulla mia voglia di cambiare. «A Milano il lavoro c'è! Tu di cosa ti occupi?» Glielo dico. «Ah, beh, sì, in effetti è un periodo difficile» Vado, comincia il film.