Piazza delle Erbe

memorabilia


Sono tornato. Le ultime fantozziane ventiquattr'ore sono passate tra neve, pioggia e requiem per un computer (il mio), ma adesso sono pronto a ricominciare. E si comincia da quello che è appena finito, naturalmente.Fra le cose che ricorderò della vacanza in Messico e Guatemala:la fregola di sgranocchiare le chapulinasil caffè del Cafè del Jardin di OaxacaV., T. e B. che sono stati molto più che compagni di viaggioi colori e le persone di San Cristoballe farmacie col pupazzo del dottor Simi e la musica a pallaquando a Mitla ho scoperto che ho la testa dura anche nel senso proprio del terminela modella russa che ho fotografato di nascosto ad Agua Azuli riti in chiesa a San Juan Chamulai cavalieri ubriachi di San Andrés Larráinzaril Cañon del Sumindero, bellissimo anche sotto la pioggia di straventoLivingstone che è già quasi Giamaicascoprire che topes e vibradores in America Centrale non sono quello che potrebbero sembrarele strane rondelle di wurstel fritte mangiate a Ticull'iguana che non s'è mossa di un millimetro finché non ho smesso di fotografarlafare il bagno al lago e al mare sapendo che da qualche parte c'era chi lavorava sotto la nevenon leggere nessun giornale o sito internet di informazione per tre settimanei bambini in canoa lungo il Rio Dulcel'ostello di Merida un po' convento un po' comunela colazione al mercato di ChichicastenangoL'eleganza del riccio di Muriel Barberyil tramonto a El Rematel'alba a Playa del Carmen.Cercherò di dimenticare:la delusione nello sgranocchiare le chapulinasla polizia doganale del Belizeil ragazzo morto sotto un camion all'ingresso di El Rematel'arroganza della guida di Lol-Tuni turisti italiani e statunitensiquelli che a 40 anni dicono ancora che vogliono “mettersi” con una personaquelli che a 40 anni prendono una pillola prima e una dopo i pastiquelli che hanno paura della caghettaquelli che «i Rolling Stones non si sono mai evoluti» e poi vanno a vedere Laura PausiniL'ombra del vento di Carlos Ruiz ZafónPlaya del Carmen.