Creato da Piazza_delle_Erbe il 30/01/2007
Piazza delle Erbe
... visto dall'alto mi sembrava un paradiso in mezzo a quei sentieri, di tutto mi aspettavo tranne che una spiaggia di carabinieri...
Messaggi di Febbraio 2007
Post n°14 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Tag: Berlusconi, br, Bucchi, destra, Diliberto, manifesto, politica, Porta a Porta, Prodi, satira, schifo, sinistra, terrorismo, Vauro Le parole di Diliberto mi hanno ricordato una fantastica vignetta di Vauro pubblicata sul manifesto nel 2003 e che campeggia insieme ad altre perle del suddetto e di Massimo Bucchi dietro la mia scrivania: ci sono due finanzieri che guardano un Berlusconi incazzato su cui svolazzano intorno delle mosche. Uno dice «È intoccabile!» e l’altro «Esagerato, fa solo un po’ schifo!». Scherzi a parte, cos’avrà mai detto di terribile il buon Diliberto? Una cosa che, condivisibile o meno, pensa un tot di italiani. Esattamente come un tot di italiani pensa che sia Prodi a far schifo e, più che legittimamente, esercita il suo diritto di opinione (ricordiamoci che siamo in democrazia!). Le solite lagne insorgono con frasi tipo «Ma un parlamentare deve misurare le parole!»: allora, primo: a destra nessuno dice «Prodi fa schifo» ma il tono è identico, basta aprire le orecchie e leggere i giornali; secondo: dire che certe cose fomentano l’odio è una grande idiozia e nessuno che sia sano di mente, se pensa o sente qualcuno di autorevole dire «Berlusconi fa schifo», si sente autorizzato a metter mano alla pistola per conto di una frangia estrema (di sinistra o destra che sia). I motivi sono ben altri, più tragici e profondi, e banalizzare così il pericolo del ritorno della lotta armata può solo peggiorare le cose. Semmai, una critica fondata si può fare al nocciolo vero del discorso di Diliberto, il quale sostiene di non andare a Porta a Porta (miodio!) per protagonismo ma per dimostrare di essere diverso e migliore del nano pelato. Qualche dubbio, non sul fatto che sia migliore (ci vuol poco), a me sorge. P.S.: giusto per capirci, anch’io penso che Berlusca faccia schifo parecchio… |
Post n°12 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Tag: Andy Summers, cd, dischi, Grammy Awards, musica, Police, Red Hot Chili Peppers, reunion, Sanremo, Stewart Copeland, Sting, tour «Cosa manca ai Grammy Awards per somigliare a Sanremo?» mi chiedevo tra uno sbadiglio e l’altro guardando la cerimonia di premiazione. La risposta, quasi ovvia, è stata «Pippo Baudo». Non faccio lo snob, ma il fatto è che lì come qui, a parte un paio di artisti l’anno, la musica quella vera, non quella “da mangiare”, è assente. Ci sono i nomi, le mise, gli scandaletti per segaioli, le band che hanno azzeccato un album e continuano a clonarlo ![]() |
Post n°11 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Post n°10 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Siamo sempre pronti a sbertucciare gli integralisti di ogni religione tranne la cattolica, eppure bisognerà pure che qualcuno smetta di cercar pagliuzze negli occhi altrui e si accorga della trave nei propri. Giorno dopo giorno ci ritroviamo circondati da teocon e teodem (due facce della stessa medaglia, talebani di destra e talebani di sinistra, con la Binetti – grazie a Rutelli - a fare la donna per tutte le stagioni) pronti a strepitare contro il riconoscimento giuridico delle famiglie nel senso più ampio e umano possibile, quelle regolate da matrimonio come quelle fatte da conviventi, quelle allargate, quelle costituite da persone dello stesso sesso che (oddio!) magari si amano anche sul serio e non scopacchiano a destra e a manca come vorrebbe il più classico stereotipo gay. La chiesa dà man forte e il papa, come si dice, ci mette il carico. Qualcuno obietta: fa il suo mestiere, che altro dovrebbe dire? Può darsi. Ma il governo serio di uno stato laico avrebbe il dovere di fare spallucce e decidere in modo autonomo. E comunque, cosa c’è di cristiano in una chiesa che, dietro la burocratica elencazione di cosa è peccato e cosa no, ha perso ogni contatto non solo con i fedeli, ma anche con la realtà? Brucia ancora il silenzio assordante su Catania all’Angelus di domenica scorsa (il telegramma suona come una riparazione tardiva), e brucia ancora la vacua omelia durante la messa funebre del povero Raciti.
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Post n°9 pubblicato il 07 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Post n°8 pubblicato il 07 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Stamattina tornavo da una trasferta di lavoro. Combattuto tra la stanchezza che mi faceva premere sull’acceleratore e la voglia di rimandare ancora un po’ il ritorno a casa, mi godevo la strada quasi sgombra con l’unica compagnia dei brani casuali del mio ipod. E poi a un certo punto è partita una canzone che non sentivo da secoli, la voce storta e un po’ incrinata di quel mito di Jannacci che mi commuove sempre, anche quando canta canzoni divertenti. Questa canzone, che invece racconta quanto sia difficile comunicare tra padri e figli, si intitola Parliamone; l’album è Guarda la fotografia, l’anno il 1991. Secondo me è bellissima, ed è di quelle che se non ti scappa la lacrima vuol dire che sei proprio un asino. Appena arrivato, per prima cosa ho cercato il testo su internet: niente di niente. Così, come facevo da ragazzino (gasp, incredibile ma vero internet esiste solo da una decina d’anni), mi sono messo a trascriverla e ora è tutta vostra: ![]() Va che è un bel fatto c’è in giro della brutta gente, sai che più che parlare straparla e non dice quasi niente mai Io se rinasco, rinasco ricco, ricco e senza casini alto quasi 3 metri, un po’ bianco un po’ nero e non vendo neanche accendini Stupida storia che è questa nostra vita e c’è chi non se la gioca neanche a una brutta partita ma se mi toccasse parlare a un ragazzo che soffre la prima volta d’amore o a un caro amico che si sta spegnendo per via del cuore… Giovane uomo, lo so che non è facile la prima volta che si soffre d’amore il dolore è terribile e le parole, Madonna, le lacrime proprio non servono chiedo scusa ma sono tuo padre, non son mica un mobile E tu vorresti bruciare le carte, la faccia, le scarpe ma che brutto far finta, vederti soffrire mentre stai così male ma se ho rispetto per questo tuo grande dolore che ti brucia dentro ho anche rispetto per questa mia, mia funzione di mobile Parliamone questa volta davvero Muoion le storie specie se parlan d’amore sai vive per sempre chi si è spento di crepacuore sai Ma com’era bella, com’era dolce la nostra vecchia canzone ma tu non mi amavi e io che volevo buttarti giù dal balcone E tu vecchio mio, lo so mi sembra impossibile, ci si scherzava ma adesso non c’è più niente da ridere Ma stringi ‘sta mano, stringi almeno due dita chissà magari qualcosa di me passa nella tua vita No gli occhi no, quegli occhi non chiuderli che ti vengon le rughe, magari, e mi scappa da piangere Dai non far scherzi ma sento che le tue dita mi rispondono lasciami perché è inutile insistere Parliamone anche se è troppo tardi |
Post n°7 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Insomma si torna a giocare domenica come se niente fosse. È morto un uomo, e non è il primo. Abbiamo visto scene di guerra fuori dal Cibali ma chissenefrega. Forse Matarrese sarà deferito, forse una testa cadrà e tutto il resto del circo continuerà a fare il bello e il cattivo tempo, esattamente com’è successo con Moggi e Calciopoli. Anzi, se Matarrese aspettava di poter finire in tv un giorno sì e uno no, basterà che si metta d’accordo con Lucianone. Si gioca a porte chiuse e tv accese perché lo spettacolo dei miliardi in ballo non si può fermare; si gioca a porte chiuse e tv accese per allontanare ancora di più la brava gente dagli stadi e farla rincoglionire davanti a una pay tv.
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Post n°5 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da Piazza_delle_Erbe
Leggendo il giornale, scopro (Dio, dovevo essere proprio distratto quella sera al cinema!) che il nuovo divertente film di Lars von Trier Il grande capo è stato vietato ai minori di 14 anni a causa di una «scena esplicita e chiaramente rappresentativa di un rapporto sessuale poco coerente con l'intero contesto narrativo e di carattere molto spinto e gratuitamente volgare». Ora io, giuro, non l'ho vista. E con me neanche i due amici che mi accompagnavano. Ma se anche fosse, ragioniamo: quale under 14 andrebbe a vedere un film di von Trier?!? E poi, ma con che arroganza uno che non è un critico cinematografico né uno che fa cinema può decidere cosa sia in un film «coerente con l'intero contesto narrativo»? Comunque, faccio un appello: quelli di voi che hanno visto il film, hanno capito a cosa si riferisce la commissione di censura? Spiegatemelo, grazie. Restando in tema, oggi è un tripudio di articolesse su quanto sia immorale e censurabile la quarta puntata di Hannibal Lecter (quinta, se ci mettiamo anche il bello e dimenticato Manhunter di cui Red dragon è un inutile remake). Qualcuno di questi scribacchini talebani ha visto il film? Naturalmente no. Antico vizio italico, parlare senza conoscere. Dico, vai prima al cinema e poi smerda quanto vuoi: a quel punto ne avresti tutto il diritto. Io, che il film non l'ho visto, aspetto a dare un giudizio e, per intanto, lascio la (saggia) parola a uno, che nel bene e nel male, è tra i più grandi produttori e distributori di cinema in Italia, Aurelio De Laurentiis: «Secondo me la censura è antidemocratica, andrebbe abolita. ![]() |
Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 22:00
Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 21:57
Inviato da: raba_rama
il 01/02/2010 alle 21:46
Inviato da: keelreturn
il 08/06/2009 alle 10:24
Inviato da: Toxic_Edition
il 28/01/2009 alle 13:54