Creato da Piazza_delle_Erbe il 30/01/2007
Piazza delle Erbe
... visto dall'alto mi sembrava un paradiso in mezzo a quei sentieri, di tutto mi aspettavo tranne che una spiaggia di carabinieri...
Messaggi di Aprile 2007
Post n°55 pubblicato il 11 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Manifestare il proprio disgusto di fronte alle gravi dichiarazioni di Bagnasco è un atto responsabile cui non dovrebbe esimersi nessuna persona con un minimo di onestà intellettuale, che sia di destra o di sinistra, pro o contro i Dico. Imbrattare i muri di una chiesa, che è un luogo di culto e spesso anche un’opera d’arte, è da coglioni. E le minacce di morte fatte da qualche cretino, oltre a essere stupide e molto pericolose, generano un’inevitabile (?) quanto generalizzata e inutilmente generosa solidarietà nei confronti di un personaggio altrimenti inqualificabile. E io, che mi ritrovo a sostenere il motto andreottiano «Chi pensa male fa peccato ma spesso indovina», la butto lì: ma, in questo momento, a chi fa comodo tutto ’sto casotto?
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Post n°53 pubblicato il 10 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
Ti irriterà, ma questo non è grave: che male potrà mai farti la lettura di una lettera? Vado via due giorni, decido quasi all’ultimo momento, caccio alla rinfusa due cose in uno zaino minuscolo, torno indietro un paio di volte (la ricarica dell’ipod! il cibo per il gatto!) e poi via. 50 km e mi appare nitida la visione del bello quanto interminabile librone che avrei voluto tanto continuare a leggere e che invece è rimasto a prender polvere sul comodino. Di tornare indietro non se ne parla ma appena arrivo a destinazione decido che comprerò un libro, uno di quelli che leggi in poche ore, che può farti compagnia nella pigrizia del mattino o in un viaggio in treno (se avrai voglia di prenderlo o se lo prenderai). La silhouette sfocata di una donna mi guarda dalla copertina di Stanza 411 di Simona Vinci. La Vinci l’ho amata molto ai tempi di Dei bambini non si sa niente, ho continuato a leggerla negli anni, solitamente non mi delude. Dalle note di copertina non si capisce molto ma il dorso è sottile e, appena lo prendo in mano, so già che quel libro sarà mio. Che dire? Due ore di grande partecipazione, e dolore, e immedesimazione, ora con lui, ora con lei. Perché la storia è questa: una lunga lettera in cui la protagonista racconta e si racconta, spiega e si spiega la storia d’amore che in quella stanza d’albergo è nato, si è consumato, è morto. Doloroso, disturbante, folgorante. Lettura consigliata soprattutto agli uomini, anche se continueremo lo stesso a non capire un cazzo delle donne. P.S.: vabbè, ho rubato il titolo a De Gregori, ma che splendida canzone è? |
Post n°52 pubblicato il 09 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Post n°51 pubblicato il 05 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
Mi stupisco continuamente della tanta insipienza della gente che mi circonda e che, per mille e più motivi, dovrebbe saperne molto più di me. Mi stupisco di quanto sono bravo e veloce, sul lavoro, a fare il burattinaio di parole, per citare il Poeta. Ma mi stupisco anche sempre più spesso a cercarne il senso. Mi stupisco di come, allo stesso tempo, io riesca a restare senza parole di fronte alle cose che contano davvero (ma forse, è vero, contano più gli sguardi, i gesti, le emozioni). Mi stupisco del fatto che forse sto, dopo mesi, per riveder le stelle. E quello che lo diceva è un altro Poeta, per qualcuno (molti) decisamente più grande. Forse solo diverso, sicuramente altrettanto vero.
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Post n°50 pubblicato il 04 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Post n°49 pubblicato il 02 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
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Post n°48 pubblicato il 01 Aprile 2007 da Piazza_delle_Erbe
Frughi per anni tra carte, giornali, internet alla ricerca del suo nome. Pensi le cose peggiori, perché al giorno d’oggi non si può sparire senza lasciare traccia. Nei giorni più bui hai persino pensato di ingaggiare un investigatore privato. Poi, un giorno, mentre sei su Google alla ricerca di tutt’altro, t’imbatti nel nome di lei e poi ancora nel nome di lei e in quello di lui (sì sempre lui), e poi ancora nel nome di lei, il nome di lui e il nome di quel progetto che un tempo era stato anche tuo e che credevi morto e sepolto. Non una foto, ma sei curioso e inquieto. Lei è la prima donna che ti ha spaccato il cuore, ed è stato anche il tuo primo vero amore del genere che, come dice il Poeta, spezza le vene delle mani/mescola il sangue col sudore se te ne rimane... Ma poi lei ha scelto lui, senza un senso, a dispetto di tutto il male che lui vi aveva fatto. Frughi ancora, niente foto. Ma continui a leggere, non riesci a fermarti, e sembra d’improvviso il 1996. Lei sempre idealista dura e pura, così dura e pura da sfidare gli incontri e le amicizie pericolose, una che se pensasse fosse utile alla Causa ascolterebbe Cesare Previti con la stessa attenzione che riserva a Gino Strada. E lui, lui sempre in lotta disperata (e sacrosanta) con chi lo ha impunemente derubato di qualcosa che oggi ne farebbe un uomo ricco (o forse più ricco). È tutto così uguale che controlli le date, pensi che qualcuno, a mo’ di pesce d’aprile, abbia messo su internet tutta questa roba che sembra venire da così lontano... E il dubbio che ti assale è: possibile che tutto sia rimasto uguale, tutto tranne te?
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Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 22:00
Inviato da: missmarch
il 12/10/2010 alle 21:57
Inviato da: raba_rama
il 01/02/2010 alle 21:46
Inviato da: keelreturn
il 08/06/2009 alle 10:24
Inviato da: Toxic_Edition
il 28/01/2009 alle 13:54