Piazza delle Erbe

In nome del Dio del Buongusto
oh tu, spirito immondo di Alba Parietti
esci dal corpo di questa donna!

– Hai provato con l'omeopatia?
– ?
– Tanti uomini in piccole dosi.
(Parigi, Cédric Klapish)

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«Siamo sempre stati lussuriosamente rispettosi e rispettosamente lussuriosi»
(Paul Newman a proposito del suo rapporto con Joanne Woodward)

Caro Pupi Avati,
ieri sera ho visto Il papà di Giovanna. Non le dirò che Silvio Orlando e Alba Rohrwacher sono straordinari, non le dirò che il film invece, a fronte di una bella storia, mi è sembrato un po' tirato via, specie nell'ultima parte, insomma non scriverò una recensione, ché tanto, in qualche modo, l'ho già fatto. Piuttosto, quello che volevo chiederle è: come fa? Lei per primo ha creduto in un Abatantuono “serio”, lei è riuscito a far recitare Massimo Boldi, Nino D'Angelo, e adesso persino Ezio Greggio. Ma soprattutto i suoi cast sono sempre ricchi di sorprese, di camei che non t'aspetti, un po' sacchetto della tombola un po' amici di Gianni Minà imitato da Fiorello: stavolta abbiamo nientemeno che Serena Grandi, Gianfranco Iannuzzo, Chiara Sani e addirittura Edoardo “permettetechemipresenti” Romano. E sono tutti e quattro perfetti nei loro piccoli ruoli secondari.
Chapeau.

Piazza delle Erbe

Novecento chilometri in tre giorni, qualche centinaio di anzianotti da autogrill, una cinquantina di autovelox, una decina di caffè, poche ore di sonno, tre letti, un paio di probabili multe, due città, una persona che sarà proprio il caso di tornare a trovare.

Fottendosene (ops!) del fatto che il ddl Carfagna non è ancora operativo, Alemanno ha deciso di far multare prostitute e clienti in quanto (sic!) «l'attività di meretricio produce gravi situazioni di turbativa alla sicurezza stradale, a causa di comportamenti gravemente imprudenti, in violazione del Codice della strada, di soggetti che, alla guida dei propri veicoli, sono alla ricerca di prestazioni sessuali». Insomma, la prostituzione non va combattuta perché le donne sono sfruttate e calpestate nella loro dignità, il problema è un altro: qui, come diceva l'avvocato di Johnny Stecchino, la più grave delle piaghe è il traffico. E la città che dice? Per cominciare pare che il picchiator cortese abbia perso un elettore: il primo puttaniere multato ha dichiarato «Col cazzo (beh sì insomma...) che lo voterò un'altra volta!». E se ci riprendessimo l'Italia a colpi di ormone frustrato?

Il regalo più bello è una telefonata inaspettata e interminabile da parte di qualcuno che è stato capace di sorprendermi. Ma forse, parafrasando il Poeta, il regalo più bello è quello che non ho ancora ricevuto.

Certo mi scoccerebbe un sacco se questo post fosse l'ultimo a causa di un buco nero. Mi scoccerebbe anche essermi sbattuto così tanto in ufficio nelle ultime settimane senza riuscire a vedere il lavoro finito, e mi scoccerebbe parecchio non festeggiare il mio imminente compleanno. Ma soprattutto, mentre il sito di Repubblica mi rassicura che non c'è stata nessuna fine del mondo (sic!), mi scoccerebbe, per una volta, che Stephen Hawking avesse ragione. Vorrei tanto che perdesse la scommessa: io il bosone di Higgs vorrei che lo trovassero. Che poi, dove cacchio si sarà cacciato? E soprattutto, che cacchio è esattamente?

E poi arrivano weekend come questi, in cui urli al tuo capo che dice cazzate, in cui un tecnico Infostrada ti risponde (e risolve problemi) in due minuti all’ora di pranzo del sabato, in cui finalmente conosci la sciura charlie e vi ritrovate a far l’aperitivo poco lontano da un albergo che ti aveva accolto in un tuo vecchio viaggio della speranza lavorativa, scoprite che via Sardegna sarebbe mica brutta per viverci, mangiate in una trattoria d’altri tempi in cui nulla si prende sul serio e in cui, dopo una cert’ora, chitarra alla mano, si va di Ma mi e L’uselin de la comare (La balilla no, troppo volgare, sic!). E così, complice il Dolcetto, piano piano Montemerlo confondi col Pincio, il Naviglio col Po…

Andare al supermercato nel bdcdP, qualunque esso sia, è sempre foriero di incontri. Un po’ come andare al cinema, o al bar, o in posta, o dal divuddaro. «Il paese è piccolo e la gente mormora» diceva il mattomattomatto di Passirano Marmorito (Giorgio Faletti, cabarettista e paroliere, Dio lo abbia in gloria!), e in effetti son sempre signore gabole se vuoi noleggiare un porno e i tuoi colleghi sono lì davanti a discutere che mappazza d’essai vedere quella sera. Comunque, tornando a bomba (chissà perché cacchio si dice così), stasera ero al supermercato quando ho incontrato una delle F. della mia vita, l’unica F. che dopo mesi e mesi di duro pasturo mi ha rifiutato clamorosamente, così, tiè. Sono passati anni, ho avuto altre F. (e altre iniziali) più importanti, sono passate persone, cose, animali, piante, città. Io ho qualche capello brizzolato in più, lei è… esattamente uguale. E se la guardo bene, ma proprio bene bene bene, mi chiedo: ma io, che cazzo ci ho trovato all’epoca?