Creato da Piazza_delle_Erbe il 30/01/2007

Piazza delle Erbe

... visto dall'alto mi sembrava un paradiso in mezzo a quei sentieri, di tutto mi aspettavo tranne che una spiaggia di carabinieri...

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Messaggi del 16/05/2007

quel gran pezzo dell'ubaldo

Post n°77 pubblicato il 16 Maggio 2007 da Piazza_delle_Erbe
 

immagineIl vescovo Ubaldo nel 1155 difese Gubbio dalle truppe di Federico Barbarossa; oggi, paragonandosi a lui, il segretario generale della Cei Betori spende i suoi 15 minuti di notorietà ergendosi a difesa della cristianità contro i nuovi barbari ovvero «il nichilismo e il relativismo etico attuali». Parole sante (ops!), peccato che poi la lingua batta sul solito dente avvelenato: i nuovi nemici della cristianità sono l'aborto, l'eutanasia, la negazione della dualità sessuale e della famiglia basata sul matrimonio. Stica! E i vecchi nemici, chessò intolleranza, razzismo, egoismo, violenze, sfruttamento della povera gente, culto del denaro…? Un colpo di spugna li seppellirà.

 
 
 

oublier palerme

Post n°76 pubblicato il 16 Maggio 2007 da Piazza_delle_Erbe
 
Tag: Palermo

immagine

La mia città è un vecchio che insegue le donne ma non si ricorda più perché.
La mia città è un mobile: sta lì e sembra inerte, mentre ferve il lavoro dei tarli.
La mia città è pigra, persino troppo pigra per essere egoista.
La mia città non vuole l’alternanza degli uomini o dei partiti, vuole e ottiene sempre l’alternanza dei padroni.
La mia città era un caos che non aveva mai preteso di essere ordine; poi la mafia se n’è accorta.
La mia città ha pensato di essere diventata furba; la mafia, nel frattempo, lo è diventata davvero.
La mia città vorrebbe due martiri da piangere nuovi di pacco: purtroppo o per fortuna non li avrà.
La mia città dorme o sonnecchia davanti alla tv mentre i cartelli pubblicitari fuori inneggiano solitari che la città è viva.
La sua squadra di calcio è vorrei ma non posso; la mia città è vorrei ma non voglio.
La mia città si è arresa senza che nessuno le abbia puntato un’arma contro.
La mia città è il ritratto appena deformato dell’Italia.
La mia città non è più da tanto tempo la mia città.

P.S.: la foto è tratta dal sito www.francobrain.com, se richiesto sono pronto a toglierla, ma mi piaceva troppo.

 
 
 

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