Rivotorto

Realtà


Cosa è la realtà materiale in ci siamo immersi, non lo sappiamo compiutamente. Di fatto non è né come siamo portati a immaginarla, né è totalmente diversa da come siamo portati a immaginarla. Noi siamo portati a immaginarla attraverso la nostra esperienza sensoriale, cosa non sbagliata in quanto conosciamo il mondo esterno attraverso i sensi, ma l’esperienza sensoriale da sola non basta, occorre anche l’esperienza della ragione, che si basa su dati che vanno oltre all’esperienza diretta dei nostri sensi, ma che si deduce. Di fatto la materia, cioè il creato in cui i nostri sensi sono immersi anche se ne percepiscono solo una minima parte, ha dei limiti, altrimenti sarebbe onnipotente, cosa che presuppone una ragione personale che possa usare della sua onnipotenza. E di fatto nulla di ciò che appare come realtà materiale e come realtà intellettuale umana, che è superiore alla realtà materiale, basta e spiega se stessa, né l’universo, né la matematica, né il pensiero dell’uomo. E, se non basta a se stessa e non si giustifica da se stessa, vuol dire che è stata voluta da un Principio primo che le ha conferito una certa analogia con lui. Di fatto, sia la realtà materiale, che la realtà spirituale e intellettuale dell’uomo, sono state create da Dio e perciò, in quanto creature, hanno dei limiti. Anche la realtà intellettuale dell’uomo (la fantasia, la matematica, la filosofia…), ha dei limiti, anche se spazia in campi infiniti: limiti di comprensione e di “potenza”. Solo Dio è l’Infinito che trascende infinitamente ogni infinito. Tutto ciò che è creato, perciò, non può che essere logico, compatibile con la Logica divina, che è la Logica della logica. E il mondo fisico, indipendentemente se ricada tutto sotto la logica matematica, come sembrerebbe, o no, è logico. Forse mai pienamente comprensibile, almeno nella sua realtà così com’è, ma è comunque logico e ricade necessariamente sotto la legge della casualità (causa-effetto). Di fatto, il progresso scientifico e tecnologico, che ha portato a tante teorie e perfino che ha esaltato la mente umana, non funziona svincolato dalla logica (inferiore alla Logica increata) e dalla causalità. Così come la logica matematica non funziona quando appaiono contraddizioni, che, infatti, i matematici scartano a priori. E se in matematica, come realtà intellettuale, i paradossi che non sono contraddizioni sono accettati e funzionano, in fisica i paradossi non funzionano affatto o, almeno, sottraggono la materia all’indagine scientifica, che funziona solo quando non ha a che fare con i paradossi e gli infiniti. Riassumendo, perciò, i principi di conoscenza intellettuale dell’uomo riguardo all’indagine della realtà fisica in cui siamo immersi, sottostà si seguenti limiti: incompiutezza e non contraddizione della matematica, legge della causalità, l’esperienza che si ha attraverso gli esperimenti. Anche le manifestazioni più strane della fisica devono passare attraverso queste “forche caudine”, perciò anche la Meccanica Quantistica, che è totalmente regolata, indipendentemente da ciò che è, dalle ferree leggi della matematica. Forse lo spazio fisico e il tempo fisico sono solo delle espressioni che noi percepiamo di una realtà creata che è oltre lo spazio e il tempo, ma che si esprime in spazio e tempo, in materia e tempo, attraverso cui la realtà si rivela a noi e noi possiamo rivelarci nella realtà spazio temporale. Non si può sapere. Ma si può sapere che Dio regge il mondo creato, anche se né la matematica, né la fisica, possono provarlo, anche se la matematica può arrivare a un infinito trascendente, che è l’infinito degli infiniti. Infatti la ragione della logica filosofica può arrivare a provare Dio. Ma se la fisica e la matematica non possono constatare che Dio regge il mondo, possono però ipotizzarlo e presupporlo quasi come una necessità.