Rivotorto

Carità


Consacrarsi a Dio, di per se, è più che mettere su famiglia, e comporta una grazia di stato e grazie attuali superiori, ma alla fine è la carità quello che conta. Così farsi poveri, di per se è più che subire la povertà (e l’essere comunque bisognosi), ma se si offrono le rinunce della povertà a Dio con carità superiore di chi ha rinunciato all’agiatezza per offrirsi a Dio, si è più santi di chi si è fatto povero. Anche il dolore che sbagli di valutazione, che spesso causano dei rimpianti umani, può essere offerto a Dio con più carità di chi si offre senza fare sbagli, e perfino il peccato può diventare occasione di carità. Il non peccare di per se è la via migliore rispetto al peccare, ma il peccato può essere occasione di un ravvedimento che comporta più amore di quello di chi non pecca, così come dimostra il buon ladrone sul Calvario con Gesù.