Rivotorto

Pastori che pasciono se stessi?


I Pastori della Chiesa (non tutti, sia chiaro) non parlano più del peccato “dalla cintola in giù”, della purezza, della santità del matrimonio, come se lo dessero per scontato: tanto ne parla il catechismo.Ma se bastasse questo, non occorrerebbe parlare neanche dell’accoglienza verso i poveri e della giustizia sociale, che tanto ne parla il catechismo.Il fatto è che se l’uomo viene formato al vero senso dell’affettività, e di conseguenza ad un corretto uso della propria sessualità, lo si forma al rispetto verso se stesso e gli altri, perché l’affettività tocca l’intimità più profonda dell’umano.Di fatto, come dimostra la società moderna, permessivismo morale e liberismo economico a vantaggio di pochi privati che comandano anche sui governi, vanno di pari passo.Lgbtq e liberismo vanno insieme, così come vanno insieme i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, di cui nessuno parla più.Non si parla più di peccato e, di conseguenza non si parla più di grazia, ma senza questi concetti perde di significato anche il concetto di misericordia. Per questo più si parla di solidarietà più aumentano le ingiustizie.Ormai la maggior parte dei Pastori si è unito al coro dei “laici”.Ma perché i “laici” dovrebbero credere ai valori di “zitelloni” che dicono le stesse cose che loro hanno sempre creduto come “laici”?Per questo questa forma di “apertura” verso il mondo “evangelizza al contrario”, cioè non porta nessuna vera conversione, ma, al massimo, porta dei fedeli a mollare tutto. Un vero scandalo.