Rivotorto

Intelligenza e cervello


Il cervello di una persona non corrisponde alla sua intelligenza, ma è il mezzo attraverso cui essa si manifesta concretamente.Ma quanto influisce il DNA sull’intelligenza e sulle qualità cerebrali? Nel senso della “quantità”, poco o forse nulla, perché l’intelligenza è spirituale, per cui, di per se, la sua “quantità” spirituale non si esprime con abilità correlate alla struttura biologica cerebrale, sebbene questa venga chiamata in causa, e questa è talmente complessa e malleabile quasi da “trascendere” la propria struttura concreta, per cui se la persona a cui appartiene fosse messa in condizione di sviluppare le sue qualità cerebrali fino a vette che non potrebbe immaginare, lo potrebbe fare.Il DNA può contare nell’impedire un normale funzionamento del cervello, cioè in caso di anomalie, ma ben poco sulla qualità dell’intelligenza. Le qualità intellettive che si esprimono concretamente, che sono spirituali, “adoperano” il cervello un po’ come, fatte le dovute differenze, la grazia “adopera” la materia dei Sacramenti.In ogni caso il nostro corpo, per cui anche il nostro cervello, è adatto a esprimere noi stessi e la nostra vocazione, che è come un iceberg, in gran parte invisibile ma in parte visibile, qui ed ora, concretamente.Le qualità cerebrali, perciò, pur essendo in relazione con l’essenza dell’intelligenza, non si identificano con essa. Molto schematicamente si potrebbe dire che l’inaudita complessità biologica del cervello si adatta a quello che la nostra anima è chiamata a esprimere corporalmente qui ed ora.Si potrebbe così, con un esempio grossolano, immaginare le capacità cerebrali di ognuno come una grande villa, con delle strutture base, ma che va completamente arredata.Ad esempio potremmo immaginare che il genere femminile abbia una villa al mare, che presuppone un futuro particolare sviluppo, e il genere maschile una villa in campagna.A livello personale la struttura varia nella disposizione e nel numero delle stanze e delle pertinenze, ma l’arredamento, che rende interessante e vivibile l’enorme villa a cui nulla manca e, anzi, ha del superfluo, dipende dall’ambiente. Cioè dai gusti personali, dai regali degli amici, dalla cultura del proprio popolo, dal come si dispongono mobili e suppellettili, ecc.