Rivotorto

Povertà evangelica


La povertà assoluta richiesta al Papa da San Francesco prima, e da Santa Chiara poi, è in sostanza l’unica richiesta che il Papa ha fatto difficoltà ad accettare, evidentemente perché non è la norma per l’uomo e si può vivere solo a certe condizioni, come quelle di non avere famiglia e di poter comunque usare del necessario (che è un diritto umano).Schematizzando si potrebbe dire che il necessario progresso dell’umanità deve nascere dalla preghiera dei consacrati, che però devono anche essere occupati nel lavoro, e dal lavoro dei laici, che però devono anche pregare.La vedova lodata da Gesù sebbene avesse gettato nel tesoro del Tempio solo pochi spiccioli, aveva dato a Dio non tanto gli spiccioli, ma la sua stessa vita: non che la disprezzasse (infatti Gesù ha anche detto di amare gli altri come noi stessi, che rimaniamo il termine di paragone del nostro amore, che è l’amore di Dio in noi), ma si è offerta come primizia, cioè come la cosa più preziosa che aveva.Evidentemente non aveva figli a carico, altrimenti si sarebbe offerta a Dio usando gli spicci per i figli, e la sua sarebbe stata ugualmente gradita.E’ come l’elemosina: si può fare come i farisei, cioè per farsi vedere e sentirsi approvati da qualcuno, o si può fare di nascosto, magari dando a intendere che non si è fatta. Si può fare per un motivo giusto o per un motivo sbagliato, e si può fare per amore o come forma di investimento, con rendite non necessariamente in denaro, ma in gratificazioni.