Rivotorto

Volontà di Dio


Nella Chiesa occorre più parlare di grazia che di privilegi.L’essere cristiani, infatti, è una grazia, ed è un privilegio solo nella misura in cui è una grazia.Ma nella Chiesa anche la mancanza di qualcosa può essere una grazia, in quanto finalizzato alla chiamata alla santità.Ad esempio: come è una grazia poter annunciare nel mondo il Vangelo, così come fanno alcuni predicatori di fama, è una grazia anche il poter testimoniare Cristo nel nascondimento e nella semplicità.Gesù ha vissuto ambedue le cose, e per noi poco importa la fama, se questa non è rivestita di povertà, cioè di nascondimento al mondo per dare gloria solo a Dio.Infatti l’unica vera fama, quella che conta, quella dell’amore, del ringraziamento, dell’onore, della lode sincera, dell’adorazione, va a Dio.Per noi ciò che conta è solo fare la volontà di Dio, che si può pienamente attuare attraverso la grazia. E che a volte consiste nel perseguire una strada “sprivilegiata”, e questo è il privilegio a cui si è chiamati.Come Marie des Vallees, che per fare perfettamente la volontà di Dio, sebbene fosse libera di rifiutarne la proposta senza commettere alcun peccato, scelse di essere posseduta per lunghi anni dal demonio, che le impedì perfino di accostarsi alla Comunione.Ciò che conta, infatti, più che in numero delle Comunioni fatte, è l’amore.Ciò che conta è ciò che sei, non ciò che fai, di dove sei, ciò che hai…