Rivotorto

Giovani


Tutti, ma specialmente i giovani, detestano essereingabbiati da chi pensa di sapere tutto di loro. Quante volte si sentono dire:"Tu non sai niente di me"?E hanno ragione, perché l'uomo è un mistero e così facendo proteggono il loromistero.Ma, se da una parte non vogliono essere capiti come si può capire una formulamatematica, dall'altra voglio invece essere compresi, perché voglionocomunicare il loro mistero.E qui occorre l'ascolto per condurli a Dio, che è l'unico che li può capirefino in fondo.E lui, che li ha creati, si “stupisce” di fronte alloro mistero, e perciò alle loro potenzialità di fede e di amore, un po’ comeGesù si stupì della fede del centurione.Quello che noi possiamo fare è trattarli come un mistero: non come sconosciuti,perché i misteri si rivelano, ma nel rivelarsi evidenziano ancora di più ciòche sono.Un po' come Dio, il Mistero dei misteri.