Rivotorto

Realtà


Un Dio cattivo non può esistere, perché Dio o è buono,o quello non è Dio.Si può però concepire per assurdo, cioè solo comecontrario della verità.Per cui non tutto ciò che si può concepire puòesistere.Come può essere? Che la realtà sia limitata e che,perciò, Dio, che non può operare ciò che è assurdo, sia anche lui è limitato?Il contrario: Dio è infinito proprio perché noncontempla l’assurdo. Assurdo, ad esempio, è dire: esisto e non esisto nellostesso tempo.Se esisto tale concetto non aggiunge nulla alla miaesistenza, ma, se mai, “toglie”, cioè ne depotenzia la dinamicità e larealizzazione.E’ un po’ come il male, che non rimpiccolisce Dio, mala “portata” dell’amore di Dio in noi.Spesso ciò che sembra ampliare le possibilità delreale, in realtà limita la percezione del vero reale, e perciò di Dio, che èl’Infinito trascendente.Il paradosso può essere concepito così come può essereconcepito il male. Il paradosso, se così si può dire, esiste, ma come assurdo,così come il male esiste come male, cioè come azione o, meglio, atto, che negal’essenza della Realtà in quanto coincidente sostanzialmente nella Verità. Esiste come atto libero che si sottrae alla verità ecome possibilità di male. Esiste come realtà inesistente nella Realtà.E’ nell’esistente ontologico che nulla è impossibile aDio.E l’esistente non “delimita” le sue possibilità che inDio.Le possibilità della Realtà sono quelle stesse di Dio,in quanto Dio è la Realtà di tutto ciò che è reale.Dio che opera al di fuori di sé, Dio lo fa liberamentee non necessariamente, e se, al di fuori di Dio, si pensa che tutto èassolutamente necessario solo perché esiste, si nega Dio come onnipotente.