"Come vedi sono qua:monta su, non ci avrannofinchè questo cuore non creperàdi ruggine, di botte o di età.C'è una notte tiepidae un vecchio bluesda fare insieme,"Urlavamo le canzoni di Luciano e quelle di Patty…in qualunque posto ci trovassimo…il mio stereo al massimo…e tre voci femminili che cantavano a squarciagola…"in qualche posto accosteròe quella là sarà la nostra casa,ma credo che meriti di piùma intanto son qua ioe ti offro di ballarci su:"Guidavo sempre io…mi piaceva anche allora…decidevo i ritmi da tenere in auto…decidevo dove fermarmi e perché…E sorrido pensando a tutte le volte che l’ho fatto in strade deserte, d’accordo con Rita…Inchiodavo, lei scendeva e tiravamo fuori “coattamente” Viviana, seduta dietro…ogni volta che diceva “stupidaggini”…salvo poi non riuscire più a ripartire perché eravamo piegate in due dalle risate…"è una canzone di cent'anni almeno.Urlando contro il cielo."Sì…sì…Urlavamo!Urlavamo contro il cielo la nostra gioventù sfrontata…i nostri bicchieri di troppo…Urlavamo contro i nostri uomini di passaggio…Contro le amicizie di un istante…"Non saremo delle starma siam noi, con questi giornifatti di ore andate perun weekend e un futuro che non c'è.Non si può sempre perdereper cui giochiamocicerte luci non puoi spegnerle.Se è un purgatorio è nostro perlomeno.Urlando contro il cielo"Urlavamo la nostra gioia di vivere…le nostre incazzature…Abbiamo pianto qualche volta…ci siamo allontanate e ritrovate…"Fantasmi sulla A quattordici.Dai finestrini passa odor di mare, diesel,merda, morte e vita."Niente morte…niente merda…niente diesel…Quella era una delle nostre serate…avevamo deciso di andare ad Otranto a bere qualcosa…Era Primavera…la temperatura mite ci invitava ad abbassare i finestrini…c’era odore di campagna sveglia…nessuna macchina sulla strada…nessun faro…nessun lampione…solo Notte…Il silenzio attorno e noi che lo rompevamo con il nostro fragore…"Il patto è stringerci di piùprima di perderci."Non ci sentiamo più adesso…voi due sparse per l’Italia…ed io qui…Dove allora non c’ero…"Forse ci sentono lassù.è un pò come sputare via il veleno."Spensi i fari mentre l'auto continuava a camminare.Spensi il motore sulla Maglie-Otranto.Spensi lo stereo.Spensi le vostre risate.Vi feci scendere dall’auto.Veloci!Scesi anch’io.Rapida.“Zitte! Guardate là!”
Post N° 237
"Come vedi sono qua:monta su, non ci avrannofinchè questo cuore non creperàdi ruggine, di botte o di età.C'è una notte tiepidae un vecchio bluesda fare insieme,"Urlavamo le canzoni di Luciano e quelle di Patty…in qualunque posto ci trovassimo…il mio stereo al massimo…e tre voci femminili che cantavano a squarciagola…"in qualche posto accosteròe quella là sarà la nostra casa,ma credo che meriti di piùma intanto son qua ioe ti offro di ballarci su:"Guidavo sempre io…mi piaceva anche allora…decidevo i ritmi da tenere in auto…decidevo dove fermarmi e perché…E sorrido pensando a tutte le volte che l’ho fatto in strade deserte, d’accordo con Rita…Inchiodavo, lei scendeva e tiravamo fuori “coattamente” Viviana, seduta dietro…ogni volta che diceva “stupidaggini”…salvo poi non riuscire più a ripartire perché eravamo piegate in due dalle risate…"è una canzone di cent'anni almeno.Urlando contro il cielo."Sì…sì…Urlavamo!Urlavamo contro il cielo la nostra gioventù sfrontata…i nostri bicchieri di troppo…Urlavamo contro i nostri uomini di passaggio…Contro le amicizie di un istante…"Non saremo delle starma siam noi, con questi giornifatti di ore andate perun weekend e un futuro che non c'è.Non si può sempre perdereper cui giochiamocicerte luci non puoi spegnerle.Se è un purgatorio è nostro perlomeno.Urlando contro il cielo"Urlavamo la nostra gioia di vivere…le nostre incazzature…Abbiamo pianto qualche volta…ci siamo allontanate e ritrovate…"Fantasmi sulla A quattordici.Dai finestrini passa odor di mare, diesel,merda, morte e vita."Niente morte…niente merda…niente diesel…Quella era una delle nostre serate…avevamo deciso di andare ad Otranto a bere qualcosa…Era Primavera…la temperatura mite ci invitava ad abbassare i finestrini…c’era odore di campagna sveglia…nessuna macchina sulla strada…nessun faro…nessun lampione…solo Notte…Il silenzio attorno e noi che lo rompevamo con il nostro fragore…"Il patto è stringerci di piùprima di perderci."Non ci sentiamo più adesso…voi due sparse per l’Italia…ed io qui…Dove allora non c’ero…"Forse ci sentono lassù.è un pò come sputare via il veleno."Spensi i fari mentre l'auto continuava a camminare.Spensi il motore sulla Maglie-Otranto.Spensi lo stereo.Spensi le vostre risate.Vi feci scendere dall’auto.Veloci!Scesi anch’io.Rapida.“Zitte! Guardate là!”