Tartarughe rosa e...

Amanti


Quando ero giovane (è il mio blog, decido io!), prima di mollare l'università, ogni tanto scrivevo qualcosina, senza pretese, intromettendomi nelle vite dei miei amici, che ignari (per loro scelta) venivano a raccontarmi quello che gli succedeva. Queste erano le sensazioni che mi regalava Annalisa ( se la incontrassi adesso, non la riconoscerei nemmeno), parlandomi del "suo" uomo...E' sera. Una brezza gentile corre leggera, sposando i suoni persi nell'atmosfera. Suoni: rumori, melodie, illusioni...E poi una finestra. Nessuna luce arriva da lì, ma dentro con dolce violenza, penetra un raggio di luna. E non serve nient'altro.Nella stanza si diffonde un profumo sottile, raggiunge ogni cavità, abbraccia due corpi intrecciati in un'armonia di sospiri. E' il ripetersi di un rituale ogni volta nuovo.Tocco fugace di chi Vive nell'ombra, baci roventi di chi aspetta in silenzio, carezze sapienti di chi non sa regalare dolore. E parole, delizia di un cuore pulsante... Ci saranno domani? Cosa importa? La vita è in questa notte ansimante di gioia, è nella certezza di un ricordo unico e sempre più nitido, perchè alimentato in ogni gesto.Non un'avventura breve, non un semplice richiamo di corpi...E' solo un'unica, fatale, illusoria attrazione di anime...Ho saputo che Annalisa l'ha mollato, dopo tanto tempo, troppo, secondo me...ed ora ha altro nella sua vita...ora finalmente ha il suo tutto...