Pioggia Sottile

Cosa farò da grande?


E così siamo arrivati a luglio. Un anno è passato in fretta.. La sezione dei bimbi all’asilo nido si è conclusa con una colorata festa finale.. Quei piccoli hanno lasciato un segno dentro di me, perché tante cose ho imparato da loro e tante ne avrei ancora da imparare… Un bimbo ti mette in contatto con la tua parte più vera, tutto il resto passa in secondo piano. Rivedo me stessa  il primo giorno di lavoro, con i miei dubbi, le mie incertezze… Quanti progressi ho fatto e non solo in ambito lavorativo e umano! Tutte le mie colleghe maestre, dade e cuoche comprese, in qualche modo mi hanno insegnato qualcosa… Lavorare nel sociale è ben diverso dal lavoro impiegatizio! Ed ora cosa faccio? Torno a fare la dada, ammesso di riuscire a vincere l’asta pubblica? E nel caso fortunato fino a quando?A 43 anni suonati, sono stata ragioniera, segretaria, occasionalmente :baby-sitter, rappresentante di libri, barista; dopo la laurea programmatrice ed ora dada in un asilo nido. Credevo che la mia massima aspirazione fosse fare la programmatrice, ora non lo so più. Ripenso ai progressi di quei bimbi, al loro coraggio di adeguarsi ad una situazione nuova lontano dalla loro mamma… Al lavoro splendido che hanno saputo fare le maestre, ai commossi saluti finali delle mamme … Sì, mi piace questo nuovo lavoro.. La soddisfazione di poter essere stata di aiuto a rialzare un bimbo che cadeva, a strappargli un sorriso, a consolarlo o a partecipare alla loro gioia è ben più grande della soddisfazione di aver creato un software in fretta e furia, il più delle volte senza neanche vederne riconosciuti i meriti.So fare molte cose, ma a 43 anni sono ancora una "precaria"! Mah... speriamo di cavarcela in qualche modo, visti i tempi che corrono la parola d'ordine è "adattabilità".