Pippo Di Vita

Futura Commissione europea: uno scippo all'Istruzione


On. David SassoliPresidente del Parlamento EuropeoRue Wiertz 601047 Bruxelles - BelgiumFoligno, li 30 settembre 2019Oggetto: rettifica del titolo del portafoglio del Commissario Mariya Gabriel, da "Innovazione e Giovani" a "ISTRUZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE E GIOVENTÙ"Gentile Signor Presidente del Parlamento Europeo In qualità di presidente del Comitato Europeo per la Legalità e la Memoria (CELM), apprendo, da un articolo del SIR Agenzia d'informazione, pubblicato on line il 27 settembre 2019, che nella nuova prossima Commissione Europea, della quale il Parlamento Europeo, da Lei presieduto, ne sta esaminando i relativi commissari, gli ambiti dell'istruzione e della ricerca non avranno più un commissario esplicito, ma saranno rappresentati all'interno di un portafoglio, il cui titolo sarà solo quello di "Innovazione e Giovani". Sono anche a conoscenza che oltre 9.200 rappresentanti della comunità scientifica europea hanno sottoscritto una lettera, a lei indirizzata, perché tale sostituzione, di termini e di contenuti, non avvenga, ma che permanga sempre un commissario per l'istruzione e la ricerca. Certamente il CELM non annovera, al suo interno, personalità di altissimo spicco scientifico ma, nel suo piccolo, è un'Associazione che ha per obiettivo, sia sul piano pratico che su quello teorico, la promozione della "Legalità", da una parte, e della "Memoria storica" come ricchezza dell'umanità e in particolar modo dei giovani, dall'altra, intendendo salvaguardare, attraverso il recupero della memoria di fatti e persone, i valori fondamentali della pace, del dialogo tra i popoli, della solidarietà, della giustizia e del rispetto del diverso. Del C.E.L.M., che ha sede operativa a Foligno e sede di rappresentanza a Palermo, fanno parte familiari di vittime della mafia (Andreozzi Francesca nipote di Beppe Fava, Castelbuono Antonio - figlio del vigile Salvatore, Chinnici Giovanni - figlio del giudice Rocco, Costa Michele - figlio del giudice Gaetano), Lo Monaco Vito - collaboratore di Pio La Torre, Mancuso Carmine - figlio del maresciallo di polizia Lenin, Nuccio Francesco - figlio del maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio ucciso nella strage di Ciaculli, e Rizzotto Placido - nipote del sindacalista corleonese omonimo) Ma tra gli altri componenti , oltre ad esponenti della società civile, alcuni di essi fanno parte del mondo della scuola, nella qualità di dirigenti scolastici ed insegnanti. In questo senso, questa eventuale ipotesi paventata, di creare un commissario non più specifico dell'Istruzione, ci crea perplessità, dato che la scuola è, senza alcun ombra di dubbio, il perno centrale della formazione e crescita dei futuri cittadini europei. È sicuramente famosa una frase, forse erroneamente attribuita a Jean Monnet, "Se dovessi ricominciare daccapo, inizierei dalla cultura", che la dice lunga sul fatto che l'Europa unificata non può solo e semplicemente essere costruita sui mercati, sul denaro, sulla burocrazia e sull'economia, perché quella Europa che vollero costruire i padri fondatori, all'indomani del disastro della seconda guerra mondiale, che portava con se uno strascico di morte e distruzione, doveva auspicare e mirare ad una Europa dei popoli, fondata sui valori della solidarietà e della pace, nel rispetto delle diverse culture. In tal senso, negli anni '90, il processo di unificazione ha molto puntato sui giovani e sull'istruzione, ed è famoso, proprio nel 1995, il libro bianco: "Insegnare e apprendere. Verso la società della conoscenza", della Commissione Europea, che rappresenta un punto nodale e di riferimento per quello che successivamente sarà definito, "dimensione europea dell'Istruzione". È evidente che l'istruzione, in Europa non ha e non potrà mai avere un ruolo marginale, ma centrale per la formazione di cittadini europei, tant'è che proprio i giovani studenti vengono definiti, dalle stesse istituzioni europee, "capitale umano", su cui occorre investire e come, se non attraverso la scuola.Senza istruzione non ci sarà occupazione adeguata, non potrà esserci crescita e sviluppo, che portino alla realizzazione di una società europea del benessere e della pace. Nella lettera che il mondo della scienza Le ha inviato, si trova scritto che "senza dedizione all'istruzione e alla ricerca non esisterà una solida base per l'innovazione in Europa, né potremo mantenere la promessa di un elevato standard di vita per i cittadini europei in una forte competizione globale". Per tutto ciò e per quello che la Sua stessa coscienza sicuramente Le suggerisce, Le chiedo, con forza e con tanto vigore, che il Parlamento europeo, come Istituzione rappresentativa dei Cittadini europei intervenga per far si che il prossimo portafoglio, che sarà guidato dalla nuova Commissaria Mariya Gabriel, abbia come titolo "ISTRUZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE E GIOVENTÙ", rendendoci tutti conto, che non si tratta di una semplice formalità nominale e dichiarativa, ma di un cambiamento sostanziale, che segue la direzione che la politica europea, di questi ultimi decenni, ha seguito e su cui ancora deve puntare (giovani, cultura, istruzione e cittadinanza europea). Nel ringraziarLa per l'attenzione che vorrà dare a questa mia nota, con deferenza La saluto cordialmente.Il PresidentePippo Di Vita