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Creato da: Kill_Me_Again il 02/02/2007
Sic Gorgiamus Allos Subjectatos Nunc

 

 

Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 18 Maggio 2007 da Kill_Me_Again
 

Dal Calendario di Pierino Marazzani di effemeridi anticlericali, quest'anno dedicato ai mistatti della Chiesa nel medioevo e ai crimini dell'Inquisizione.
(tratto da http://blog.libero.it/mancuso)

15 maggio 1254
papa Innocenzo IV emana ad Assisi la bolla "At extirpanda" contro gli eretici.

16 maggio 1526
l'eretico Claudio Di Giacomo Artoldi è bruciato a Roma.

17 maggio 1348
i cattolici compiono un grande massacro di ebrei a Barcellona.

18 maggio 1096
grande massacro di ebrei a Worms.

19 maggio 1299
l'eretico Zaccaria di Sant'Agata è processato a Bologna dall'Inquisizione.

20 maggio 1549
l'Inquisizione sequestra tutti i libri posseduti dal pittore eretico di Conegliano Veneto Riccardo Perucolo.

21 maggio 1559
a Valladolid sono bruciati 15 luterani per ordine dell'Inquisizione spagnola.

22 maggio 1392
l'esercito papale pone l'assedio alla città di Viterbo.

23 maggio 1498
rogo del frate eretico Girolamo Savonarola e di altri suoi adepti.

24 maggio 1265
Manfredi di Svevia stende un pubblico appello contro il papato denunciandone i crimini.

25 maggio 1549
l'eretico Ludovico Consalvo Della Rocca è giustiziato a Roma.

 
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Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 17 Maggio 2007 da Kill_Me_Again
 


 
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Post N° 91

Post n°91 pubblicato il 16 Maggio 2007 da Kill_Me_Again
 

Tua madre ce l'ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.

La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.

E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".

E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell'imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.

E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l'ho già regalato
e lo stesso quei due peli d'elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.

Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.

(F.DeAndré - Giugno'73)

 
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Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 15 Maggio 2007 da Kill_Me_Again
 

"Non scherzo. Dico quello che ho trovato. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, si può viverla, si può farsene portare, si possono fare miracoli con essa, ma dirla e insegnarla non si può. Questo era ciò che da giovane avevo più di una volta presentito e che mi ha tenuto lontano dai maestri. Ho trovato un pensiero, Govinda, che tu riterrai di nuovo uno scherzo o una sciocchezza, ma che è il migliore di tutti i miei pensieri. Ed è questo: d'ogni verità anche il contrario è vero! In altri termini: una verità si lascia enunciare e tradurre in parole soltanto quando è unilaterale. E unilaterale è tutto ciò che può essere concepito in pensieri ed espresso in parole, tutto unilaterale, tutto dimidiato, tutto privo di totalità, di sfericità, di unità. Quando il sublime Gotama nel suo insegnamento parlava del mondo, era costretto a dividerlo in samsara e nirvana, in illusione e verità, sofferenza e liberazione. Non si può far diversamente, non c'è altra via per chi vuole insegnare. Ma il mondo in sé, ciò che esiste intorno a noi e in noi, non è unilaterale. Mai uno uomo, o un atto, è tutto samsara o tutto nirvana, mai un uomo è interamente santo o interamente peccatore. Sembra così, perché noi siamo soggetti alla illusione che il tempo sia qualcosa di reale. Il tempo non è reale, Govinda; questo io l'ho appreso ripetutamente, in più d'una occasione. E se il tempo non è reale, allora anche la discontinuità che sembra esservi tra il mondo e l'eternità, tra il male e il bene, è un'illusione."
da: Siddharta (Hermann Hesse)


 
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Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 09 Maggio 2007 da Kill_Me_Again
 

La stampa Usa: "Brasile? Il Papa non lo conquisterà"

«Troppo europeo». È addirittura l'autorevole New York Tymes a definire così Papa Benedetto XVI, «la quintessenza del cattolicesimo europeo», che «non ha molto da dire» ai diseredati del Brasile. D'altronde, «il Brasile è diventato un mosaico religioso», dichiara alla stampa Usa Silvia Fernandes, sociologa dell'università di Rio de Janeiro. Di più, secondo il Washington Post i pentecostali sono più efficaci dei preti cattolici nell'affrontare i temi che più di tutti inquietano le masse sudamericane: la povertà e le diseguaglianze sociali. Insomma, non sarà Benedetto XVI a riconquistare il Sud America alla fede cattolica. Se ne dice sempre più convinta parte della stampa Usa, secondo cui Papa Ratzinger non è in grado di andare incontro alle esigenze dei milioni di fedeli che in Messico, Cile e soprattutto Brasile si rivolgono alle sette pentecostali voltando le spalle al Vaticano.

Il New York Times cita ad esempio le parole del cardinale Claudio Hummes, ex arcivescovo di San Paolo, secondo il quale «l'America Latina rischia di andare perduta» ed è un lusso che la Chiesa di Roma non può permettersi. «Ecco perchè il Papa è qui» ha detto Hummes, uno dei favoriti nel conclave dal quale uscì pontefice Benedetto XVI, «la perdita dell'America Latina sarebbe enorme e potrebbe essere irreparabile».

Ma c'è di più. Un sondaggio realizzato dall'istituto brasiliano DataFol ha registra un dato allarmante per il Vaticano: l'89 per cento della popolazione brasiliana che nel 1980 di diceva cattolica è oggi sceso al 64 per cento. Secondo Philip Jenkins, docente di studi religiosi alla Penn State University, la sfida dei pentecostali sarà la più dura del papato di Benedetto XVI. E una platea fatta soprattutto da giovani che non si sente più coinvolta nella ritualità cattolica e trova negli show di personaggi come Marcelo Rossi un predicatore da seguire. «I preti non sono showman» ha contestato l'arcivescovo Odilo Scherer riferendosi alle coreografiche funzioni di Padre Rossi, «la Messa non deve essere trasformata in uno spettacolo».

Ma secondo il New York Times la figura giusta per strappare fedeli ai pentecostali non è Papa Benedetto. E la memoria corre alla visita di due settimane del 1980 di Giovanni Paolo II che lasciò un segno profondo nelle favelas: il pontefice volle incontrare le comunità povere alle quali donò il suo anello, mentre Benedetto XVI si limiterà a una breve incursione in un centro di recupero per tossicodipendenti. Per non parlare della delusione per la mancata ascesa di Hummes, «il vescovo dei lavoratori», amico personale di Ignacio Lula da Silva, al soglio pontificio.

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=65792

 
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