Sogni D'Inchiostro

Post N° 45


Ti ricordi di quando mi invaghii di quella dolce stronzetta che dava l’aria di essere simpatica e solare? Si mi ricordo di quelle prime ore passate a scriverci battute, conoscendoci un pezzettino per volta. Ti ricordi di quando sorridevi come uno scemo quando ti raccontava di aver mangiato due ciliegie in quel di Pavia? Immaginandola sola soletta in un hotel a fare il proprio dovere e a combattere con qualche fastidioso acciacco? Si, mi ricordo della compagnia che mi faceva al telefono mentre respiravo l’umidità del fiume mentre cercavo di guadagnare qualcosa. Di quando mi dedico quella originale e azzeccatissima canzone? Si mi ricordo di come mi sentii onorato e del brivido intenso che mi scorreva lungo la schiena quando la riascoltavo fino allo sfinimeto e del tentativo maldestro di ripagarla cantandole al telefono quella vecchia canzone degli 883. Quante cose hai fatto e che prima ti vergognavi solo di pensare.Ti ricordi di quando la smania di vederla e toccarla ti consumava e sentivi in lei la stessa voglia? Si, mi ricordo delle avversità che ci tenevano lontani. Mi ricordo della ostinazione oltre ogni avversità, ripagato del solo pensiero di quando avrei gustato la sua presenza fisica. Ricordi delle risate che ti sei fatto quando ti accolse come la bambina di The Ring? Con il viso nascosto dalla sua chioma dorata e profumata? Si…. E come dimenticare di come stavamo composti e agitati nel suo grazioso terrazzino dove troppi giorni aveva dovuto passarci contro la sua volontà, potendo godere del sole solo fuori dalla finestra o in terrazza. Ricordi quanto ti godevi la sua presenza, la sua forza che non si esauriva mai, anche tra febbricitanti momenti e incombenze varie? Si, certo che mi ricordo, come dimenticare il suo essere viva e sincera, come dimenticare di come mi faceva sentire utile e prezioso. Ricordi di come la guardavi quando usciva dal portone e ti trovavi a scortare la più elegante  femminile delle principesse? Si, solo allora mi sentivo un vero principe. Ricordi i salti mortali che hai fatto per incorniciare la vacanza più romantica e significativa che tu abbia mai fatto? Certo che la ricordo. E ricordo lei su quel ponte fiorito, bocciolo di dolcezza tra pollini e colori brillanti. La ricordo mentre la sua sagoma così ormai familiare e graziosa si distorceva tra gli anelli d’acqua del fiume di Briare, la ricordo come guardava guardinga e curiosa quel ristorante francese incastonato in un paesaggio da sogno a noi ancora estraneo. Come non ricordare il caos per trovare l’aeroporto. Lo sconforto per aver ammaccato la macchina a nolo? Si, ricordo il suo sostegno e la forza che mi donava inconsapevolmente. Ricordi quando ti perdesti nell’ammirare la sua pelle candida e levigata? Si… non lo dimenticherò mai di quando scoprii la sua passione, la sua timida eleganza e voglia di scoprire e di fondersi in un sogno. Ricordi del brivido che provasti quando hai capito di aver finalmente dato uno stop concreto alla tua ricerca di serenità? Si, mai come allora ho scoperto il peso specifico di una nuvola nell’Eden. Ricordi le passeggiate solitarie, la semplicità di un gesto, del suo modo di camminare, del suo modo di osservare il mondo? Ricordi la sua voce dal tono maturo, i suoi profumi, il suo modo di essere il tuo sogno senza ostentazione? Si ricordo ogni centimetro percorso con lei, nella gioia e nelle preoccupazioni. La sua mano smaltata ed elegante, piccola ma salda, sempre stretta nella mia. Ricordo la sua voglia di mangiare cinese, ricordo il nostro tavolo, l’ora in cui sceglievamo di uscire per arrivare in quella larga via, di quando le aprivo lo sportello e vedere spuntare i suoi piedi, icone di desiderio. Ricordi della solennità delle vostre parole? Convinte, viscerali? Si, ricordo spesso quegli attimi, ricordo le mie preoccupazioni di non essere all’altezza, ricordo le volte in cui ho sbagliato, le volte in cui abbiamo discusso sugli errori altrui, le volte in cui ho giudicato stupidi gli altri e le volte in cui lo sono stato io al massimo grado. Ricordo giorni vicini, passati, nei quali niente poteva toccarmi perché reso invincibile dall’amore vero e indissolubile. Allora ricordi… bei ricordi…. Perché ora ti fanno male? Perché i ricordi devono far parte di un presente che li rinnovi e renda sempre vivi e a cui se ne possano sempre aggiungere altri con gli stessi protagonisti e la stessa magia….