Sogni d'inchiostro

Una storia Noir...( Y )


Erano ore che camminavo in tondo per l’ufficio…avevo messo le scarpe al contrario! Guardai l’orologio x l’ennesima volta, ancora le 6… alle 8 mi accorsi che era fermo. Dovevo correre, la vita di jack dipendeva da me. Montai in auto ma scesi subito, non era mia. Inforcai il mio scooter a metano e imboccai la Sun Valley Boulevard. Nessuna auto mi veniva incontro …poi vidi il cartello che indicava che era strada a senso unico e capii tutto. Arrivato a destinazione spensi il mezzo e guardingo costeggiai il basso muretto di arenaria che costeggiava il magazzino del vecchio porto…era troppo basso e mi tanarono immediatamente. Una graniuola di proiettili mi piovve addosso e dovetti nascondermi dietro alcuni container con scritto TNT…la compagnia di spedizioni pensai…ero al sicuro. Tirai fuori la mia smith & wesson ma quando dopo 5 minuti persi a cercare di togliere la sicura mi accorsi che per sbaglio avevo preso il phon ( oltretutto sono calvo). Una vocina mi sussurrò di preoccuparmi, era una zingarella che stava mangiando un Mars di nascosto. Jack era in posizione caprina, legato come un culatello e due aguzzini si preparavano a sodomizzarlo con un baccalà congelato di 3 kilogrammi se non fossi uscito allo scoperto. Tentai il mio asso nella manica e minacciai i due aguzzini, Orace e Jhonny che se non avessero liberato il mio socio avrei fatto fuori il loro capo Buck  detto il “pastore”, che tenevo prigioniero nella cuccia del mio cane Rinco Jo. Loro risero ed io ripetei la minaccia. Loro risero ancora ed io spazientito ripetei la sorte che sarebbe toccata al loro capo. Loro risero ancora così tanto che si piegarono come due Motorola. Quando chiesi loro che cazzo avevano da ridere mi risposero che loro due non erano Orace e Jhonny e che il loro capo si chiamava Less Torn ed era tornato a casa da un pezzo. Maledii la mia sbadataggine e Jack pianse. Venni legato come un salame ungherese e messo in posizione pecorina. La mia dignità aveva la consistenza di una robiola e mi preparai al peggio quando uno dei due aguzzini decise di sodomizzarmi con una rana pescatrice sottolio. Mi calarono i pantaloni e i boxer fuxia. Ormai era finita per noi, ma, come spesso accade nei momenti cruciali, le mie risorse segrete mentali vennero fuori. Uno dei due stupratori cercava di accendersi un Coiba per gustarsi con tutta calma le sevizie imminenti e tirò fuori uno zippo. Fu in quel momento che scorreggiai con tutte le mie forze viscerali una flatulenza scaturita da una dieta personale a base di hamburger del Mc Donald’s, Hot Dog con alici, mascarpone e Krauti e spaghetti con noci, peperoncino, capperi e mortadella. Io mi bruciai i peli riccioluti delle natike e piansi fino all’arrivo dei pompieri. I due aguzzini si incendiarono come batuffoli di cotone e si gettarono oltre la banchina, dove uno squalo tigre li divorò sputando sul molo soltanto i femori. Ancora una volta avevo fatto centro. La banda dei pesciai maniaci era stata sgominata e i nostri culi erano salvi… ma non avrei mangiato più zuppa di pesce x il resto dei miei giorni…