Sogni d'inchiostro

Non si torna indietro


Accade a ognuno di noi di correre alla ricerca di quel punto di svolta che ti indichi la direzione giusta. Si può sbagliare lavoro, comprare l’auto sbagliata, buttare tanti soldi nell’investimento catastrofico,  beccarsi un votaccio ad un esame. Al momento ci appaiono come catastrofi, ma nulla di tutto questo è la fine di ogni cosa, un punto di non ritorno. La vera catastrofe è quando capisci che la vita è un pezzo di stoffa, dal quale pende qualche filo, e l’errore vero, quello che ti condiziona il resto dei tuoi giorni, è il filo che tiene unito l’ordito e la trama della tua vita, lo tiri pensando di fare la cosa giusta, continui a tirare pensando che non accadrà nulla, che la vita è composta da milioni di fili, e che è normale che uno di questi non sia cucito alla perfezione. Ma solo alla fine, quando tirando tirando, ti accorgi che tutta la tessitura è ormai compromessa, che preghi di poter ricominciare, a quando la tua esistenza era ben tessuta, robusta. Ti ritrovi ad osservare non il fazzoletto di seta finissima che ti aspettavi, ma un brandello pieno di buchi…i rimpianti, tu tiravi in una direzione, convinto di fare bene, ma dietro di te si aprivano voragini che non hai più riempito, e che ora ci sono ancora, a ricordarti che potevi ricucire strappi passati. Niente di ciò che è di questo mondo è invincibile, e noi che ci trascorriamo una manciata di tempo siamo fragili come cristalli di sale al cospetto di una pioggia imminente. Eppure basterebbe così poco per non ritrovarsi un giorno, quando non ci sarà più tempo per riparare a nulla di quello che è stato fatto, a dover contemplare il proprio lembo di vita ridotto ad un brandello sfilacciato… basterebbe usare il proprio cuore come un ago, guidato dal nostro spirito, il migliore dei sarti. Il cuore sa sempre dove andare, ti sussurra continuamente in quale intrigo di fili devi andare  a cucire, per avere un giorno un bel fazzoletto da ammirare. Ma troppe cose ci condizionano. Spesso sappiamo che stiamo sbagliando, ma troppe cose futili e che non ci appartengono ci convincono che è meglio continuare nell’errore, sperando nella fortuna e in un alito benevolo del destino. Purtroppo sempre troppo tardi ci si accorge che le vere cose da seguire erano quelle che suggerivano il cuore, non la testa, non gli amici, non chi fa parte del tuo mondo. Accade che qualcuno scorda chi non solo faceva parte del suo mondo ma “era “ il suo mondo. E quando si arriva alla fine del lungo viaggio, ti giri indietro e guardi la nave che per anni ti ha portato verso la destinazione allontanarsi per sempre. A bordo eri in compagnia di fantasmi, ombre, falsi desideri, comparse, sogni e convincimenti apparentemente logici, necessari e fondamentali..e ad un tratto ti accorgi che non era quella la fine prevista, perché un giorno qualcuno volle che tu vedessi il volto del tuo amore, dell’uomo che doveva invecchiare con te, della donna che doveva tenerti per mano fino alla fine e tu da solo, incredulo, ti chiedi come hai mai potuto scegliere quello che hai scelto, mentire in un modo tanto bieco e asettico a te stesso, relegare in un passato dimenticato ciò che doveva essere il tuo futuro. Chi sa di aver scelto contro il volere del proprio cuore se lo chiederà, ma sarà sempre troppo tardi…