Sogni d'inchiostro

Storia di fantasmi. Accadde davvero


Il mio ex-cognato si rifiutava di raccontarlo per paura che potesse capitargli ancora, ma alla fine cedette alle mie insistenze. Accadde 10 anni fa a Prima Porta, dove abitava lui e dove abito io adesso, una delle tante periferie a Nord di Roma, a pochi chilometri dal grande cimitero sulla Flaminia. I suoi due fratelli maggiori gli telefonano, lui sta a casa a guardare la Tv con la madre e l'altro fartello, il più piccolo. Gli dicono che stanno facendo una seduta spiritica perchè una loro amica, laura, vuole parlare con una sua amica morta prematuramente in un incidente. C'è anche un'altra ragazza con una sua amica, che dice di aver la ninna medium e di essere una cultrice dilettante dell'occulto. Pino, che parla al telefono ha la voce tremante, ha 30 anni, grande e grosso. Dice che ad un tratto hanno sentito freddo e una voce femminile dall'accento straniero ha cominciato a rimbombare per tutta la stanza, una voce fanciullesca. Racconta che Laura è svenuta, che l'hanno raccolta da terra e sono scappati. Davide, il mio ex-cognato pensa ad uno scherzo e lo manda a quel paese. Un'ora dopo tornano a casa e sono stravolti, Davide li prende per il culo e dopo un pò tutti vanno a letto. Anche Davide è grande  e grosso, circa 1,85 di altezza e 90 Kg di peso. Ha fatto body building fino all'anno prima e lavora come muratore. Non ha mai creduto a fantasmi e spiritelli. Verso le 23:30 va a dormire. La finestra si trova alla sua sinistra e per vederla deve alzare il mento e voltare un pò il capo se si trova sdraiato a letto. Da una prima sbirciata perchè qualcosa picchietta il vetro. E' il vento che ha cominciato a fischiare prepotente e i vetri tremano. Chiude gli occhi e si assopisce. Ma deve aprire gli occhi ancora una volta. Il picchiettìo è ritmico e insistente. Volta lo sguardo e vede una bambina accovacciata sul davanzale della finestra che lo guarda con un sorriso. La cosa che gli fa raggelare il sangue è che la figura è sovrapposta al telaio, come se fosse metà dentro la stanza e metà fuori. Non ha colorito. Davide non dice nulla, la guarda per un paio di secondi e si tira sul viso le coperte, come un bambino impaurito.Quando non ne può più, quando respirare lì sotto diventa difficile toglie la coperta e la bambina sta accucciata sul suo letto, sopra i suoi piedi, ma non ne sente il peso. Urla e gli getta addosso la coperta, con un balzo è in piedi, corre verso la porta passandogli accanto ma senza guardarla e una volta fuori la camera urla fino a svenire. Si svegliano tutti, i tre fratelli e la madre. Passa la nottata a bere latte caldo. Pino non parla, ha gli occhi sbarrati e un groppo in gola. Quella notte il fratellino ha dormito con la madre e Davide, Pino e Sergio dormono tutti e tre nel letto a due piazze di Sergio.Davide finisce di raccontarmi questa storia e prova a prendere il bicchiere dell vino, la mano trema. Decidiamo di parlare d'altro e mia sorella mi guarda male.