Sogni d'inchiostro

Rivera non mi rappresenta ma ha ragione


Premetto che gente come sto Andrea Rivera, classico frequentatore di centri sociali che essendo provvisto di parruccone e un briciolo di notorietà crede di potersi ergere a portavoce del popolo mi fanno solo ridere, devo dire però che il suo intervento sul Vaticano e sul Papa non solo è condivisibile ma opportuno. Quello che Rivera ha detto durante il concerto del 1° Maggio forse può sembrare inopportuno ma di certo non è campato in aria. Il Vaticano, questo circolo per benestanti fancazzisti in tonaca ha svolto funerali ai peggiori macellai della storia e poi lo ha negato a Welby, eticchettandolo come l'anatema della vita. E che Ratzinger più che rappresentante di Dio sia un degno rappresentante dell'opulenta ipocrisia clericale lo vado dicendo da anni e sono contento che a sdegnarsi delle parole di Rivera siano solo i politicanti collusi con i cardinali, mentre dal popolo si levano applausi. Ribadisco che non è Andrea Rivera, il classico giovincello figlio di papà che solo perchè veste come un operaio della Fiat pensa di essere il portavoce del popolo e del dissenso comune, che potrà mai rappresentarmi, ma il Vaticano, il più ricco stato d'occidente, che ha un giro immobiliare miliardario, che non paga una lira di tasse, che da secoli versa sangue, che adesso dirama i suoi tentacoli nelle maglie del nostro sistema, rappresentato da un papa burocrate e parruccone che di santo non ha un bel niente, deve prendere coscienza che il suo ascendente si sta esaurendo, almeno per chi ha ritrovato la capacità per vedere lontano e indietro nella storia.